Bonus 100 euro. In quali casi l’età del figlio fa perdere l’accredito (quesito)

Il bonus di 100 euro verrà erogato insieme alla tredicesima per i lavoratori dipendenti che rispettano specifici requisiti reddituali e familiari
4 settimane fa
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bonus natale 100 euro
Foto © Pixabay

In Redazione di Investire Oggi, alla nostra casella e-mail. è arrivato un quesito molto interessante sul c.d. bonus 100 euro che sarà erogato insieme alla tredicesima ai lavoratori dipendenti.

Buongiorno, grazie al DL Omnibus noi lavoratori dipendenti dovremmo ricevere sotto Natale un bonus di 100 euro. Penso di rispettare tutti i requisiti per ottenere l’accredito direttamente in busta paga. Infatti ho fiscalmente a carico sia mia moglie sia mio figlio che oltre a studiare, nei fine settimana lavora come cameriere in un locale della nostra città. Tuttavia, ho un dubbio, considerato che mio figlio ha un reddito annuo di circa 3.500 euro e che compirà 25 anni al 30 dicembre, quale limite reddituale dovrò considerare per verificare la condizione di figlio a carico, quello più alto di 4.000 visto che per quasi tutto l’anno ha avuto un’età inferiore a 25 anni o quello più basso di 2800 euro visto che compirà 25 anni al 30 dicembre? In tale ultimo caso perderei il diritto al bonus 100 euro. 

Il bonus 100 euro

Prima di dare una risposta al nostro lettore, è utile riprendere i principali requisiti che il lavoratore dipendente deve rispettare per avere il bonus 100 euro.

O bonus Natale.

L’indennità è riconosciuta ai lavoratori che congiuntamente:

  • abbiano, nell’anno d’imposta 2024, un reddito complessivo non superiore a 28.000 euro;
  • abbiano il coniuge, non legalmente ed effettivamente separato, e almeno un figlio, anche se nato fuori del matrimonio, riconosciuto, adottivo o affidato, entrambi (coniuge e figlio) fiscalmente a carico, oppure, in alternativa, abbiano almeno un figlio, fiscalmente a carico, in presenza di un nucleo familiare c.d. monogenitoriale,
  • presentino imposta lorda 2024 determinata sui redditi da lavoro dipendente (con esclusione di pensioni e di assegni a esse equiparati) d’importo superiore a quello delle detrazioni spettanti.

Dunque oltre al requisito reddituale e familiare ci deve essere anche capienza fiscale. Nel caso specifico l’IRPEF lorda dovuta sui redditi da lavoro dipendente deve essere superiore alla detrazione spettante sui redditi da lavoro dipendente.

Si veda la circolare ADE n° 19/e 2024 sul bonus Natale.

Bonus 100 euro. In quali casi l’età del figlio fa perdere l’accredito (quesito)

Soffermiamoci sul requisito che riguarda la verifica di familiare fiscalmente a carico sia per il coniuge che per almeno un figlio. La verifica riguarda il periodo d’imposta 2024.

Sono considerati familiari fiscalmente a carico:

  • i membri della famiglia che nel 2023 hanno posseduto un reddito complessivo uguale o inferiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili;
  • i figli di età non superiore a 24 anni che nel 2023 hanno posseduto un reddito complessivo uguale o inferiore a 4.000 euro, al lordo degli oneri deducibili.

Tali limiti valgono anche per la verifica dei figli a carico nel 730.

Nel limite di reddito di 2.840,51 euro (o 4.000 euro) che il familiare deve possedere per essere considerato fiscalmente a carico, vanno computate anche le seguenti somme, che non sono comprese nel reddito complessivo:

  • il reddito dei fabbricati assoggettato alla cedolare secca sulle locazioni;
  • le retribuzioni corrisposte da Enti e Organismi Internazionali, Rappresentanze diplomatiche e consolari, Missioni, Santa Sede, Enti gestiti direttamente da essa ed Enti Centrali della Chiesa Cattolica;
  • la quota esente dei redditi di lavoro dipendente prestato nelle zone di frontiera ed in altri Paesi limitrofi in via continuativa e come oggetto esclusivo del rapporto lavorativo da soggetti residenti nel territorio dello Stato;
  • ecc.

La risposta al nostro lettore. Figlio a carico e verifica del limite reddituale

Ricapitolando:

  • i figli di età non superiore a 24 anni sono fiscalmente a carico se hanno un reddito complessivo uguale o inferiore a 4.000 euro, al lordo degli oneri deducibili (comma 2 dell’articolo 12 del Tuir);
  • tale limite reddituale scende a euro 2840,51 se il figlio ha un’eta superiore a 24 anni.

Nel corso di Telefisco 2020, l’Agenzia delle entrate ha chiarito che:

il requisito anagrafico deve ritenersi sussistere per l’intero anno in cui il figlio raggiunge il limite di età, a prescindere dal giorno e dal mese in cui ciò accade.

Ciò sta a significare che: se il figlio ha compiuto 24 anni nel 2024 potrà essere considerato a carico ai fini del bonus 100 euro;  al contrario, come nel caso del nostro lettore se ha compiuto 25 anni o li compirà entro il 31 dicembre 2024, potrà essere considerato a carico solo se non supera il limite reddituale di 2.840,51. Dunque il compimento dei 25 anni fa scattare il limite reddituale più basso.

In poche parole, se il reddito del figlio del nostro lettore è superiore a 2.840,51, quest’ultimo non avrà diritto al bonus 100 euro.

Riassumendo.

  • Bonus 100 euro: Il bonus di 100 euro verrà erogato insieme alla tredicesima per i lavoratori dipendenti che rispettano specifici requisiti di reddito e composizione familiare.
  • Requisiti: Per ottenere il bonus, il lavoratore deve avere un reddito complessivo non superiore a 28.000 euro e un coniuge e/o figlio fiscalmente a carico, oppure essere un genitore single con un figlio a carico.
  • Limiti di reddito per i familiari a carico: I familiari sono considerati fiscalmente a carico se il loro reddito non supera 2.840,51 euro annui; tuttavia, per i figli di età fino a 24 anni, il limite è 4.000 euro.
  • Caso specifico: Il figlio del lettore compirà 25 anni il 30 dicembre e ha un reddito annuo di 3.500 euro; superando i 24 anni, dovrà rispettare il limite più basso di 2.840,51 euro per essere considerato a carico.
  • Conclusione: Se il reddito 2024 del figlio supera 2.840,51 euro, il lettore non potrà beneficiare del bonus 100 euro.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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