Permessi legge 104 e invalidi, ecco come diventare beneficiari dei 3 giorni retribuiti, la guida passo a passo

Stop al referente unico per i permessi legge 104 e invalidi, ecco come diventare beneficiari dei 3 giorni retribuiti.
2 mesi fa
2 minuti di lettura
Permessi legge 104 e invalidi, ecco come diventare beneficiari dei 3 giorni retribuiti, la guida passo a passo
Foto © Pixabay

Una delle misure e agevolazioni più utilizzate dai lavoratori che hanno a che fare con l’invalidità di un familiare sono senza dubbio i tre giorni di permesso retribuiti al mese. I permessi previsti dalla Legge 104 per gli invalidi sono un diritto dei lavoratori, e come tale sono molti coloro che ne usufruiscono. Da qualche tempo non c’è nemmeno più il referente unico: non deve essere necessariamente un solo soggetto a poterne godere, ma possono essere più persone.

Alla luce di queste novità e dell’importanza di questa misura, servono alcuni chiarimenti, perché non tutti sanno come funziona la procedura.

Sui permessi Legge 104 e invalidità, ecco come diventare beneficiari dei tre giorni retribuiti: la guida passo passo per i tanti lettori che ci chiedono spiegazioni.

“Salve, sono un lavoratore dipendente, figlio di un padre disabile con Legge 104. I permessi della Legge 104 li ha sempre sfruttati mio fratello, che lavora da prima di me. Io sono stato assunto a dicembre del 2022. Adesso vorrei godere dei permessi, dal momento che mio fratello ha lasciato l’Italia temporaneamente, sempre per questioni di lavoro con la sua azienda. Starà fuori per diversi mesi e quindi non potrà sfruttare i permessi, e naturalmente devo essere io a portare papà a visita come faceva mio fratello. Per questo ho bisogno dei permessi. Mi dite come devo fare?”

“Buongiorno, mio padre sta male e vorrei fare la domanda di invalidità, anche per vedere se mi assegnano i permessi della Legge 104. Non so come devo fare e gradirei che mi indicaste la via esatta per arrivare alla soluzione della mia problematica. Grazie mille per il vostro aiuto.”

La procedura di richiesta dei benefici della Legge 104, ecco come arrivare ai 3 giorni di permesso mensili

Due quesiti, entrambi sulla Legge 104 e sui relativi permessi di tre giorni al mese retribuiti.

Solo che un lettore ha il familiare già disabile e già con i benefici della Legge 104 acquisiti, ma si domanda come fare a sfruttare il beneficio al posto del precedente beneficiario. Il secondo invece è ancora agli albori, perché deve procedere con tutto l’iter di riconoscimento dell’invalidità.

Partiamo proprio da quest’ultimo. In sostanza, per godere dei permessi della Legge 104, bisogna che l’invalido presenti la domanda di riconoscimento dell’invalidità civile. La procedura è semplice. Chi ha patologie tali da poter essere riconosciuto invalido deve prima di tutto rivolgersi al medico di famiglia, che redige il certificato medico introduttivo e lo inserisce online nella piattaforma. Con la copia del certificato medico e la ricevuta di trasmissione del certificato, che rilascia sempre il medico di famiglia, si va da un CAF o patronato a presentare domanda di invalidità con tutti i benefici della Legge 104.

Dopo la domanda, il richiedente è convocato a visita davanti alla Commissione Medica per gli Invalidi Civili, formata da medici della ASL e dell’INPS. Una volta superata la visita, la commissione rilascia un verbale e, se vengono concessi i benefici della Legge 104, il più è fatto.

Poi, con la copia del verbale, il lavoratore dipendente fa domanda dei permessi all’INPS. Se accolta, la copia della domanda va presentata al datore di lavoro (ma alcuni di questi non la richiedono, verificando tutto direttamente in banca dati).

Permessi Legge 104 e invalidi, ecco come diventare beneficiari dei 3 giorni retribuiti, la guida passo a passo

Per i permessi Legge 104 spettano tre giorni al mese per ogni invalido. Questi possono essere presi da qualsiasi familiare che presta assistenza, e non necessariamente da uno solo di loro. Il limite comunque è sempre di tre giorni, perché con l’addio al referente unico i permessi possono essere sfruttati, ad esempio, da qualsiasi figlio.

Purché ognuno presenti a sua volta domanda all’INPS, come ha fatto l’altro familiare che li ha sfruttati in precedenza.

Recependo i dettami della direttiva UE numero 2019/1158, un decreto legislativo, il numero 105 del 30 giugno 2022, ha eliminato di fatto il referente unico. In base alla Legge 104 del 1992, i diritti dei lavoratori e caregiver familiari sono così estesi a più soggetti in collegamento con uno stesso invalido. Ripetiamo: i permessi si prendono su richiesta e in alternanza tra i vari potenziali beneficiari, e sempre entro il numero massimo di tre giorni.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

licenziamento
Articolo precedente

Licenziamento a 67 Anni: quando l’azienda può dirti addio

imu
Articolo seguente

IMU, come gestire un avviso di accertamento