Detrazione spese per DSA: come recuperare le spese per tablet, PC e software didattici

Sostenere l’apprendimento degli studenti con DSA è possibile anche fiscalmente, grazie alla detrazione del 19% per spese specifiche.
2 settimane fa
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detrazione spese per dsa
Foto © Investireoggi

Negli ultimi anni, l’attenzione verso i disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) è aumentata notevolmente, tanto sul piano educativo quanto su quello normativo. Un importante strumento di sostegno alle famiglie è rappresentato dalla possibilità di beneficiare di una detrazione fiscale per le spese sostenute nell’acquisto di strumenti compensativi e sussidi informatici necessari all’apprendimento.

Questa misura, introdotta per alleggerire l’impatto economico delle esigenze educative speciali, è stata formalmente regolamentata a partire dal 2018.

Detrazione spese per DSA: quadro normativo di riferimento

Il punto di partenza per comprendere questo beneficio fiscale è la legge n. 205/2017, ovvero la Legge di Bilancio 2018. Al comma 665, essa ha modificato l’articolo 15, comma 1, del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR), introducendo la lettera e-ter.

Questa nuova disposizione riconosce il diritto alla detrazione Irpef del 19% per le spese connesse all’acquisto di ausili didattici in favore di soggetti con diagnosi di DSA.

La detrazione spese per DSA si applica alle spese effettuate per i minori o per i maggiorenni, purché frequentino la scuola secondaria di secondo grado. Tale beneficio non prosegue, quindi, oltre il termine del ciclo scolastico superiore, anche se il disturbo persiste.

Tipologie di spese detraibili

La normativa specifica con precisione quali siano le spese che rientrano nel beneficio. Sono ammesse alla detrazione tutte le spese sostenute per strumenti che agevolano il percorso di apprendimento in presenza di DSA. In particolare, rientrano tra i beni detraibili:

  • strumenti compensativi: includono apparecchiature elettroniche e informatiche come computer, tablet, software didattici specifici, calcolatrici parlanti, programmi di sintesi vocale e altri dispositivi progettati per facilitare la comprensione e la produzione scritta e orale;
  • sussidi tecnici e informatici: oltre ai dispositivi hardware e software, anche servizi accessori come gli abbonamenti alla connessione internet (ad esempio Wi-Fi o fibra ottica), se funzionali all’utilizzo degli strumenti sopra menzionati, possono essere considerati spese detraibili;
  • tecnologie per l’apprendimento linguistico: sono inclusi anche strumenti che favoriscono l’apprendimento di lingue straniere in modo graduale, come software specifici o app interattive, particolarmente utili nel caso di studenti con difficoltà di elaborazione fonologica.

Condizioni necessarie per accedere alla detrazione

Per usufruire della detrazione spese per DSA, non è sufficiente l’acquisto degli strumenti. Occorre che siano soddisfatte alcune condizioni formali e sostanziali, come sotto elencate.

  • Presenza di una certificazione medica: deve essere disponibile un documento rilasciato da un ente del Servizio Sanitario Nazionale (tipicamente l’AUSL) che attesti la diagnosi di disturbo specifico dell’apprendimento. Inoltre, è necessario che il certificato medico evidenzi chiaramente la correlazione funzionale tra i sussidi acquistati e il tipo specifico di disturbo diagnosticato.
  • Documentazione fiscale corretta: ogni spesa deve essere comprovata da una fattura o da uno scontrino parlante. Questi documenti devono riportare il codice fiscale del beneficiario (cioè della persona con DSA) e devono specificare in maniera chiara la natura del prodotto acquistato, così da poter dimostrare che si tratta effettivamente di un bene destinato all’apprendimento.
  • Intestazione delle spese: la fattura può essere intestata direttamente al soggetto con DSA o al familiare che ha sostenuto la spesa.

    In questo secondo caso, è fondamentale che il documento fiscale indichi anche il soggetto per il quale è stata effettuata la spesa, ossia il familiare beneficiario.

Chiarimenti operativi dell’Agenzia delle Entrate

A supporto dell’attuazione pratica della detrazione spese per DSA, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato un apposito provvedimento il 6 aprile 2018. Questo documento ha precisato ulteriormente:

  • il perimetro degli strumenti ammessi alla detrazione, includendo anche strumenti digitali innovativi che soddisfano i requisiti di funzionalità educativa;
  • le modalità di compilazione della dichiarazione dei redditi, specificando che la spesa deve essere indicata nel quadro E, sezione I, del Modello 730 o del Modello Redditi Persone Fisiche;
  • i criteri per la tracciabilità dei pagamenti, raccomandando l’utilizzo di mezzi tracciabili (come bonifici, carte di credito o debito), per garantire la corretta rendicontazione fiscale. Ad ogni modo, ricordiamo che per l’acquisto di dispositivi medici detraibili non serve il pagamento tracciabile (bonifico, assegno, bonifico parlante, ecc.).

Finalità e impatto della detrazione spese per DSA

La detrazione spese per DSA rappresenta uno strumento importante non solo sul piano fiscale, ma anche sociale. Attraverso questa misura, lo Stato riconosce l’onere economico che le famiglie affrontano per garantire un’istruzione adeguata ai figli con difficoltà di apprendimento.

La possibilità di recuperare parte delle spese sostiene l’inclusione scolastica e riduce le disuguaglianze educative, favorendo l’utilizzo di tecnologie didattiche avanzate.

Riassumendo

  • La detrazione spese per DSA è del 19% su strumenti compensativi e informatici.
  • È valida per studenti con diagnosi DSA fino alla fine della scuola superiore.
  • Sono detraibili tablet, PC, software, Wi-Fi e strumenti per lingue straniere.
  • Serve certificazione medica che colleghi strumenti al disturbo diagnosticato.
  • Le spese devono essere documentate con fattura o scontrino parlante.
  • Possono detrarre anche i familiari, se indicato il beneficiario sul documento fiscale.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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