Martedì 13 maggio il Tesoro terrà l’asta mensile per l’emissione di titoli di stato a medio-lungo termine. Punterà per l’occasione di raccogliere fino a 7,5 miliardi di euro. Tre le tranche offerte di altrettanti bond, tra cui la decima del BTp a 20 anni con scadenza 1 settembre 2043 (ISIN: IT0005530032). Il debutto sul mercato sovrano risale a poco più di due anni e mezzo fa. L’importo offerto sarà compreso tra un minimo di 1 e un massimo di 1,5 miliardi.
Cedola effettiva netta ancora interessante
Questo BTp a 20 anni stacca cedola annuale lorda del 4,45%, corrisposta su base semestrale. Nella sua breve vita, ad oggi ha registrato variazioni profonde di prezzo.
Il minimo venne toccato nell’ottobre del 2023 a meno di 90 centesimi. Fu il periodo in cui i rendimenti europei avevano raggiunto il picco, crollando nei due mesi successivi per l’attesa di un imminente taglio dei tassi di interesse nell’Eurozona. La quotazione massima arrivò nel dicembre scorso a 111.
Ieri, il BTp a 20 anni si acquistava sul mercato secondario in area 103,40. Ben sopra la pari, ma decisamente sotto i massimi di 5 mesi fa. Il rendimento lordo si aggira a poco più del 4,20%. A dicembre era imploso al 3,66%. La cedola effettiva netta, cioè rapportata alla quotazione e detratta l’imposta, vale ancora il 3,77%. Si tratta di un livello appetibile, specie in un contesto di rientro dell’inflazione italiana dopo un periodo in cui era esplosa ai massimi dagli anni Ottanta.
Alta duration, prezzo sopra 100
Questo è il suo principale punto di forza. Un altro è dato dalla lunga “duration” superiore ai 12 anni. In pratica, se il rendimento scende dell’1%, la quotazione sale di oltre il 12%.
E poiché i rendimenti nel medio-lungo termine dovrebbero scendere, il BTp a 20 anni offrirebbe buone probabilità di guadagno in conto capitale e che andrebbero a sommarsi alla già soddisfacente cedola.
L’alta “duration” è un’arma a doppio taglio e può rivelarsi un punto debole nel caso in cui i rendimenti non scendessero e, anzi, tornassero a salire. Ciò non è da escludere per via delle numerose incertezze geopolitiche in corso. Un altro svantaggio è legato al prezzo sopra la pari. Gli investitori retail tendono a preferire i bond sotto o alla pari. Sopra la pari, pagano un sovrapprezzo. Ci può stare secondo una logica di rendimento, ma le famiglie ragionano in maniera più spicciola.
BTp 20 anni resta appetibile
Ai prezzi attuali, per inserire in portafoglio il BTp a 20 anni per un lotto minimo di 1.000 euro, bisogna spendere intorno a 1.034 euro. Questo significa che la cedola netta incassata per il primo anno, pari a 38,94 euro, servirebbe in gran parte a compensare la perdita legata alla minusvalenza. Nel complesso, però, il titolo appare interessante. Le probabilità che i rendimenti scendano nei prossimi mesi sembrano superiori a quelle di un loro rialzo. Con la conseguenza che converrebbe approfittarne sia ragionando da cassettisti che da speculatori.