I più in difficoltà avranno passato l’estate con la calcolatrice per capire come gestire gli aumenti, molti altri invece avranno avvertito i rincari senza però quantizzarli correttamente. Ebbene, c’è chi lo fa per noi; secondo i dati Istat appena pubblicati, la media è di 300 euro in più a famiglia. Questo il valore dell’aumento di questo caldo e bollente mese di agosto appena terminato. Insomma, ci siamo messi l’estate alle spalle, ma la brutta notizia è che forse i prezzi continueranno a rimanere proibitivi.

Gli aumenti più consistenti

Ristorazione e servizi ricettivi, sono questi i settori che hanno dato le maggiori batoste agli italiani. Massimiliano Donà, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, ha studiato attentamente gli ultimi dati Istat rilasciati e ha pensato bene di dare l’allarme per offrire la misura dei rincari che gli italiani hanno subito questa estate. Come detto, hotel e alberghi hanno speculato molto sulla situazione, del resto è il loro mese e ci può stare. È bene però sempre rimanere vigili e sapere quali sono appunto i settori che più di tutti sono aumentati. Parliamo di +4,4 punti percentuali alle voci dei servizi ricettivi e di ristorazione.

La spesa complessiva su base annua in media è stata di 108 euro in più per famiglia con due figli, e 97 euro in più per famiglia con un solo figlio. Se per ristoranti e alberghi ha influito la voglia degli italiani di andare in vacanza, cosa che ha portati gli esercenti a speculare, su cibo e bevande invece ha influito l’inflazione. Anche qui il calcolo è terribile, per famiglia con 2 figli si è andato a spendere 88 euro in piazza su base annua, mentre con un figlio la spesa è aumentata di 80 euro. Sommati ai costi precedenti dei servizi, si arriva a +221 e +203.

Rincari d’agosto, abbiamo pagato 300 euro in più

E dire che poteva andare anche peggio.

Analizzando infatti i valori dell’inflazione, si temevano aumenti ancora più alto. Insomma, i rincari ci sono stati, ma sostanzialmente meno peggio di quanto si credeva. Questo perché l’inflazione ad agosto ha iniziato a rallentare, in particolare su alcuni su alcuni beni che sono scesi di percentuali, come ad esempio quelli durevoli e i servizi relativi alle abitazioni. Sono invece aumentati i servizi per i trasporti, i beni alimentari lavorati e i beni energetici regolamentati. L’inflazione acquisita per il 2024 è pari a +1,1% per l’indice generale e a +2,2% per la componente di fondo. Anche per quanto riguarda la visione d’insieme generale possiamo parlare di un calo dell’inflazione. Nell’Eurozona infatti l’indice è al ribasso, ma ciò nonostante gli esperti della BCE continua a professare calma.

I punti più importanti…

  • rincari esorbitanti ad agosto, tutte le famiglie hanno pagato di più;
  • si arriva quasi a un aumento di 300 euro per una famiglia con due figli;
  • a pesare soprattutto la speculazione di ristoranti e alberghi che sfruttano la voglia di vacanza degli italiani.