Condono fiscale nel CPB. A chi conviene?

Il DL Omnibus prevede un nuovo condono fiscale per i soggetti ISA che intendono regolarizzare i redditi per le annualità 2018-2022
1 mese fa
2 minuti di lettura

In fase di conversione in legge del DL Omnibus (DL n°113/2024), il Governo ha introdotto una sorta di condono fiscale per chi entro il prossimo 31 ottobre aderisce alla proposta di concordato preventivo biennale e vuole dichiarare eventuali redditi aggiuntivi per le annualità 2018-2022.

Il vantaggio sta nel fatto che sui redditi ai tempi non dichiarati sarà possibile pagare un’imposta sostitutiva che varia in funzione della propria pagella fiscale.

Ma a chi conviene veramente questo condono? Non ci sono solo effetti positivi, infatti, chi aderisce al condono subirà un allungamento dei termini di acc.

to. Vediamo quali sono i vantaggi e gli svantaggi per chi aderisce al condono CPB 2018-2022.

Il condono fiscale nel CPB

E’ oggetto di condono fiscale il maggior reddito non dichiarato dai soggetti ISA effettivi per le annualità dal 2018 al 2022.

Il maggio reddito è dato dalla differenza tra il reddito d’impresa o di lavoro autonomo già dichiarato, alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto Omnibus, in ciascuna annualità e il valore dello stesso incrementato nella misura del:

  • 5 per cento per i soggetti con punteggio ISA pari a 10;
  • 10 per cento per i soggetti con punteggio ISA pari o superiore a 8 e inferiore a 10;
  • 20 per cento per i soggetti con punteggio ISA pari o superiore a 6 e inferiore a 8;30 per cento per i soggetti con punteggio ISA pari o superiore a 4 e inferiore a 6;
  • 40 per cento per i soggetti con punteggio ISA pari o superiore a 3 e inferiore a 4;
  • 50 per cento per i soggetti con punteggio ISA inferiore a 3.

Condono fiscale. Quanto si paga?

Ai redditi come sopra individuati si applica l’imposta sostitutiva al: 10 per cento, se nel singolo periodo d’imposta il livello di affidabilità fiscale è pari o superiore a 8; 12 per cento, se nel singolo periodo d’imposta il livello di affidabilità fiscale è pari o superiore a 6 ma inferiore a 8; 15 per cento, se nel singolo periodo d’imposta il livello di affidabilità fiscale è inferiore a 6.

Per il 2020 e il 2021 in considerazione della pandemia, le imposte sostitutive sono diminuite del 30%.

Dunque il DL Omnibus prevede un nuovo condono fiscale.

La sanatoria vale anche ai fini IRAP, con aliquota al 3,9%.

In ogni caso, il valore complessivo dell’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e delle relative addizionali da versare per ciascuna annualità oggetto dell’opzione non può essere inferiore a 1.000 euro.

Condono fiscale nel CPB. A chi conviene?

Chi aderisce al CPB e al condono fiscale avrà vantaggi ma anche svantaggi.

Tra i vantaggi, l’esclusione dai controlli del Fisco ex art.38 e 39 del DPR 600/1973:

  • controllo analitico;
  • analitico induttivo;
  • induttivo;
  • sintetico (redditometro).

Tuttavia, il DL Omnibus post conversione in legge  dispone che per chi aderisce al condono fiscale i termini di accertamento:

  • relativi alle annualità oggetto di “ravvedimento” sono prorogati al 31 dicembre 2027;
  • in ogni caso, i termini di decadenza per l’accertamento,  in scadenza al 31 dicembre 2024 sono prorogati al 31 dicembre 2025.

Tale previsione sembrerebbe scontrarsi con i vantaggi sopra elencati. Tuttavia non è così, infatti, le suddette tutele vengono meno laddove in esito all’attività istruttoria dell’Amministrazione finanziaria ricorrano cause di decadenza dal CPB.

Riassumendo…

  • Il DL Omnibus prevede un nuovo condono fiscale;
  • sono interessati i soggetti ISA effettivi;
  • sui maggior redditi non dichiarati tra il 2018 e il 2022 è possibile pagare un’imposta sostitutiva;
  • l’adesione porta una serie di vantaggi e svantaggi.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

Lascia un commento

Your email address will not be published.