La necessità di procedere alla sostituzione del condizionatore con un modello più efficiente dal punto di vista energetico è una scelta sempre più diffusa, anche per beneficiare di specifici incentivi fiscali. Soprattutto in vista della prossima estate.
La normativa italiana, infatti, prevede misure che premiano gli interventi volti al miglioramento dell’efficienza energetica degli immobili, anche in assenza di opere edilizie vere e proprie.
Bonus condizionatori: il quadro normativo di riferimento
Le agevolazioni per interventi di riqualificazione energetica sono regolamentate dall’articolo 14 del Decreto Legge n. 63/2013 e dall’articolo 16-bis, lettera h), del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR).
Queste disposizioni stabiliscono che è possibile accedere ai benefici fiscali anche quando l’intervento non comporta lavori edili in senso stretto, purché venga acquisita adeguata documentazione che certifichi il miglioramento delle prestazioni energetiche secondo le norme vigenti.
Con l’approvazione della legge n. 207/2024 (legge di bilancio 2025), il legislatore ha confermato la possibilità di usufruire della detrazione anche per le spese sostenute nel corso del 2025. Tuttavia, sono escluse le operazioni di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie alimentate esclusivamente da combustibili fossili.
Entità della detrazione fiscale: novità dal 2025
Per chi decide di procedere alla sostituzione del condizionatore nel 2025, la detrazione prevista è pari al 36% delle spese sostenute. Questo beneficio è riconosciuto a fronte di pagamenti tracciabili e documentabili. Tuttavia, il vantaggio fiscale è ancora più significativo nel caso in cui l’intervento riguardi l’abitazione principale di proprietà o su cui si vanta un diritto reale di godimento. In tali circostanze, la percentuale di detrazione sale al 50%.
Se poi si sposta la spesa al 2026 e 2027, la detrazione è al 30% ovvero al 36% se la sostituzione del condizionatore interessa l’abitazione principale.
Si tratta di un’opportunità rilevante per chi intende migliorare le performance energetiche della propria casa, riducendo al contempo l’impatto delle spese sostenute.
Procedura da seguire per accedere al beneficio
Affinché sia possibile beneficiare della detrazione fiscale per la sostituzione del condizionatore, è fondamentale rispettare alcune specifiche procedure di pagamento. Le spese devono essere saldate tramite bonifico bancario o postale, utilizzando una modalità idonea ai fini delle agevolazioni fiscali.
Il bonifico deve essere parlante, ossia dovrà riportare:
- la causale del versamento, con esplicito riferimento alla normativa che disciplina l’agevolazione;
- il codice fiscale della persona che intende avvalersi della detrazione;
- il codice fiscale o il numero di partita IVA del soggetto che ha effettuato l’intervento (impresa o professionista).
Per completezza si consiglia di indicare nella causale anche il numero e la data della fattura a cui il pagamento si riferisce.
Questo aspetto procedurale assume un’importanza cruciale: l’assenza di una corretta compilazione del bonifico potrebbe compromettere il diritto all’agevolazione.
La documentazione tecnica per il bonus condizionatori senza lavori
Un altro requisito essenziale è la disponibilità della documentazione che attesti il miglioramento dell’efficienza energetica conseguente all’intervento. Tale certificazione deve essere conforme alla normativa vigente e rappresenta uno strumento indispensabile per dimostrare che la sostituzione del condizionatore ha prodotto un effettivo risparmio energetico.
Il documento deve essere rilasciato da un tecnico abilitato o da una ditta specializzata, il quale attesterà che l’intervento ha incrementato il livello di efficienza energetica dell’edificio, anche in assenza di opere edilizie.
Esclusioni dal bonus condizionatori previste dalla normativa
Va segnalato che l’agevolazione, dal 2025, non è riconosciuta per tutte le tipologie di intervento. In particolare, l’esclusione riguarda la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con caldaie alimentate esclusivamente da combustibili fossili. Questa scelta normativa è coerente con gli obiettivi di sostenibilità energetica. E anche di progressiva decarbonizzazione imposti anche a livello europeo.
Pertanto, chi intende sostituire il proprio impianto è invitato a optare per soluzioni che privilegino l’efficienza energetica e l’uso di fonti rinnovabili o comunque a minor impatto ambientale.
Riassumendo
- La sostituzione del condizionatore efficiente consente di accedere ad agevolazioni fiscali specifiche nel 2025.
- Le agevolazioni si applicano anche senza opere edilizie, previa idonea documentazione energetica.
- La detrazione per spese 2025 è pari al 36%, aumentata al 50% per l’abitazione principale.
- Per le spese 2026 e 2027 la detrazione è 30%, aumentata al 36% per l’abitazione principale
- I pagamenti devono avvenire tramite bonifico con causale, codici fiscali e dati fattura corretti.
- Obbligatoria la certificazione tecnica che attesti il miglioramento dell’efficienza energetica.
- Nessuna agevolazione per sostituzioni con caldaie alimentate esclusivamente da combustibili fossili.