Assegno unico via dall’ISEE: come la manovra 2025 aiuta le famiglie

La Legge di Bilancio 2025 introduce un'importante novità: l'assegno unico non influirà più sul calcolo dell'ISEE familiare.
3 settimane fa
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assegno unico
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La Legge di Bilancio 2025 prevede importanti novità a sostegno delle famiglie italiane, tra cui una modifica di rilievo legata all’assegno unico per i figli a carico.

La misura è stata approvata dal Consiglio dei Ministri il 15 ottobre 2025 e ora passerà al vaglio del Parlamento per eventuali emendamenti e l’approvazione definitiva, che dovrà avvenire entro la fine dell’anno. Una delle novità più significative è l’uscita dell’assegno unico dal calcolo dell’ISEE, un cambiamento che avrà un impatto positivo su molte famiglie.

Cos’è l’assegno unico e chi può beneficiarne

L’assegno unico è una prestazione economica erogata dall’INPS per sostenere i nuclei familiari con figli a carico. Questa misura, introdotta per semplificare il sistema di sostegno alle famiglie, ha sostituito diversi altri aiuti economici in precedenza esistenti. L’assegno è destinato a famiglie con figli minori, figli maggiorenni fino a 21 anni (a determinate condizioni) e figli disabili senza limiti di età.

Per beneficiare dell’assegno unico, i richiedenti devono soddisfare alcuni requisiti. Prima di tutto, il richiedente deve essere residente in Italia da almeno due anni continuativi, oppure deve avere un contratto di lavoro in Italia, che sia a tempo determinato o indeterminato. Inoltre, è necessario che i figli siano a carico del richiedente ai fini ISEE. L’assegno è destinato ai figli minori e ai figli maggiorenni fino ai 21 anni, ma solo se soddisfano condizioni specifiche, come essere iscritti a un corso di studi, svolgere un tirocinio o avere un lavoro con un reddito annuo inferiore a una certa soglia. Infine, per i figli disabili non ci sono limiti di età per ricevere il beneficio.

L’importo variabile

L’importo dell’assegno unico varia in base alla situazione economica della famiglia, misurata attraverso l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE). In generale, l’assegno è più alto per le famiglie con un ISEE più basso e diminuisce gradualmente all’aumentare del reddito familiare.

Per il 2024, l’importo minimo è fissato a 57 euro al mese, e l’erogazione è prevista da marzo 2024 a febbraio 2025. Gli importi possono subire aggiornati annuali in base all’indice dei prezzi al consumo, per tenere conto delle variazioni del costo della vita.

Tuttavia, uno dei punti deboli dell’assegno unico fino ad oggi era che l’importo percepito concorre a determinare il valore dell’ISEE del nucleo familiare. Questo crea una sorta di penalizzazione per le famiglie, poiché l’assegno ricevuto aumentava il loro ISEE e può limitare l’accesso ad altri benefici o aumentare i costi dei servizi. La Legge di Bilancio 2025 ha deciso di risolvere questo problema con una modifica che elimina l’assegno unico dal calcolo dell’ISEE.

L’uscita dell’assegno unico dall’ISEE

Con l’approvazione della Legge di Bilancio 2025 da parte del Governo, dunque, l’assegno unico non farà più parte del calcolo dell’ISEE. Questo significa che l’importo ricevuto dalle famiglie a titolo di assegno unico non sarà più considerato nel valore complessivo dell’indicatore economico del nucleo familiare. In pratica, il reddito percepito sotto forma di assegno unico non influirà più negativamente sulla valutazione economica della famiglia, consentendo di mantenere un ISEE più basso.

L’uscita dell’assegno unico dall’ISEE porterà con sé numerosi vantaggi per le famiglie italiane. In primo luogo, questa modifica ridurrà il rischio che le famiglie superino soglie ISEE importanti che determinano l’accesso a forme di sostegno economico e sociale. Molti servizi pubblici, come le agevolazioni per le rette scolastiche, i contributi per l’affitto e altri benefit, sono infatti basati sul valore dell’ISEE. Con l’assegno unico fuori dal calcolo, le famiglie potranno mantenere un accesso più agevolato a questi servizi, migliorando la loro capacità di usufruire di ulteriori sostegni.

L’uscita dell’assegno unico dall’ISEE, dunque, senza dubbio, rappresenterà un cambiamento significativo e positivo per molte famiglie. Consentirà di evitare l’effetto “boomerang”. Anche se la manovra dovrà ancora essere definitivamente approvata in Parlamento è con tutta probabilità che questa sarà una delle misure che troverà conferma (salvo colpi di scena) nel testo che finirà in Gazzetta Ufficiale.

Riassumendo…

  • La Legge di Bilancio 2025 esclude l’assegno unico dal calcolo dell’ISEE.
  • L’assegno unico sostiene famiglie con figli minori, maggiorenni fino a 21 anni e disabili.
  • L’assegno unico non inciderà più negativamente sul calcolo dell’ISEE delle famiglie.
  • Questo cambiamento migliorerà l’accesso a benefici sociali e agevolazioni economiche.
  • L’uscita dell’assegno unico dall’ISEE garantirà maggiore equità e sostegno per le famiglie.

 

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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