Proroga delibere TARI 2025: slittano anche le rate?

Una nuova proroga estende al 30 giugno 2025 il termine per l’approvazione delle delibere TARI da parte dei Comuni.
1 mese fa
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cartelle esattoriali tari
Foto © Investireoggi

Con l’entrata in vigore della Legge n. 69/2025, che ha convertito il Decreto Legge n. 25/2025, meglio noto come Decreto “PA”, viene introdotta una significativa novità sul fronte della fiscalità locale. Il provvedimento apporta una proroga eccezionale per l’anno in corso riguardante i termini di approvazione delle delibere comunali relative alla TARI, la tassa sui rifiuti.

Slittamento del termine per approvare le delibere TARI 2025

Il cuore della misura è rappresentato dall’articolo 10-ter del citato decreto, che posticipa il termine entro cui le amministrazioni comunali sono tenute a deliberare su una serie di elementi fondamentali per la gestione del tributo TARI.

In deroga al calendario ordinario, che prevede la scadenza al 30 aprile di ogni anno, per il 2025 i Comuni avranno tempo fino al 30 giugno per approvare:

  • il piano economico-finanziario relativo al servizio di gestione dei rifiuti urbani;
  • le tariffe TARI e la cosiddetta tariffa corrispettiva;
  • i regolamenti che disciplinano le modalità di applicazione del tributo.

Questo differimento temporale offre agli enti locali un margine operativo più ampio per calibrare in maniera più accurata le scelte su tariffe e regolamenti, in un contesto economico e normativo spesso mutevole.

Riferimenti normativi: l’evoluzione delle scadenze

La proroga si inserisce nel solco tracciato dal Decreto Legge n. 228/2021, all’articolo 3, comma 5-quinquies, che già in passato aveva previsto una certa elasticità nei termini di approvazione delle delibere tributarie, in particolari situazioni.

La norma attuale, però, ha carattere eccezionale e riguarda esclusivamente l’annualità 2025, rispondendo all’esigenza di garantire più tempo per l’adeguamento dei piani e dei regolamenti comunali.

Per le amministrazioni comunali più tempo

Il rinvio della scadenza al 30 giugno comporta una ridefinizione dei tempi interni dei Comuni per la predisposizione e l’approvazione dei documenti necessari.

Si tratta di una finestra temporale utile non solo per adattare i piani finanziari alla realtà gestionale dei servizi di igiene urbana, ma anche per tener conto di eventuali modifiche normative o di linee guida emanate da ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), che regola la materia tariffaria.

In particolare, i piani economici e finanziari devono tener conto dei costi efficienti del servizio e delle modalità di calcolo previste dal Metodo Tariffario Rifiuti (MTR-2), il quale impone vincoli tecnici e procedurali complessi. Il differimento del termine consente un’analisi più approfondita, utile per migliorare la trasparenza e l’equilibrio della fiscalità locale.

Proroga delibere TARI 2025: variazione per le scadenze di pagamento?

Pur trattandosi di una misura di proroga sui termini di approvazione, è importante sottolineare che non cambia nulla per quanto riguarda il calendario dei versamenti. Le scadenze per il pagamento della TARI 2025 da parte dei contribuenti restano quelle previste nei regolamenti comunali già adottati. Quindi, anche se le delibere TARI 2025 possono essere approvate entro il 30 giugno, eventuali rate già calendarizzate prima di tale data dovranno essere rispettate dai cittadini.

Questa disposizione mantiene stabile il flusso di cassa previsto dai Comuni e consente di evitare ritardi nell’incasso delle entrate tributarie, salvaguardando la programmazione finanziaria degli enti locali.

Effetti sulla determinazione dell’importo dovuto

Un aspetto centrale della normativa riguarda la determinazione dell’importo della TARI o della tariffa corrispettiva per l’anno 2025. Nonostante la proroga dei termini deliberativi, gli importi dovuti saranno comunque basati sui documenti approvati entro il 30 giugno. In pratica, la validità delle nuove tariffe e regolamenti decorre da quel momento, costituendo il riferimento ufficiale per i conteggi dei tributi.

Tale assetto normativo assicura che, pur in presenza di tempistiche più estese, venga garantita certezza del diritto: i contribuenti conosceranno con precisione gli importi dovuti per l’intero anno una volta che le delibere saranno definitivamente approvate.

Delibere TARI 2025: la ratio della proroga

La scelta del legislatore, fatta con il decreto PA, di estendere la finestra temporale per la definizione delle delibere TARI 2025 risponde a diverse esigenze. In primo luogo, vi è la volontà di favorire una maggiore efficienza nella gestione del tributo, evitando approvazioni affrettate e potenzialmente errate. Inoltre, il rinvio agevola i Comuni nell’implementazione di processi partecipativi e di confronto con i gestori del servizio, le autorità regolatorie e le rappresentanze dei cittadini.

In seconda battuta, la misura consente di alleggerire il carico burocratico delle amministrazioni comunali in un periodo dell’anno – la primavera – solitamente ricco di adempimenti, dalla rendicontazione al bilancio. Infine, si rafforza il principio di trasparenza amministrativa, poiché i cittadini potranno beneficiare di delibere meglio ponderate e più coerenti con la realtà locale.

Prospettive future: sarà strutturale la proroga?

Sebbene la proroga sia per ora limitata all’anno 2025, non è escluso che in futuro il legislatore possa intervenire nuovamente per rendere strutturale questo slittamento temporale. Già in passato, l’approvazione delle delibere TARI ha generato dibattiti sull’adeguatezza dei termini ordinari. Soprattutto in relazione ai tempi tecnici per la definizione dei piani tariffari secondo il metodo ARERA.

In ogni caso, l’attenzione resta alta: sia i Comuni che i contribuenti dovranno monitorare con attenzione l’evoluzione normativa, per cogliere tempestivamente eventuali ulteriori modifiche.

Riassumendo

  • Prorogata al 30 giugno 2025 l’approvazione delle delibere TARI comunali.
  • La proroga riguarda tariffe, regolamenti e piani finanziari sulla gestione dei rifiuti.
  • Non cambiano le scadenze di pagamento previste nei regolamenti comunali.
  • Le tariffe TARI 2025 si baseranno su delibere approvate entro fine giugno.
  • Obiettivo: dare più tempo ai Comuni per decisioni più accurate e trasparenti.
  • Possibile riflessione futura sulla stabilizzazione della proroga come misura strutturale.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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