Bonus ristrutturazione 2025 con nuove soglie e limiti reddituali

La Legge di bilancio taglia il bonus ristrutturazione 2025 e gli altri bonus edilizi compreso ecobonus e sismabonus
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2 mesi fa
3 minuti di lettura

La bozza della nuova Manovra contiene diverse novità in materia di bonus ristrutturazione 2025. Anzi sono tutti i bonus edilizi ad essere rivisti compreso l’ecobonus e il sismabonus.

Agevolazioni  che subiranno importanti variazioni nelle percentuali di detrazione e nei requisiti di accesso. Le nuove regole puntano a razionalizzare le agevolazioni, limitandone l’applicazione e introducendo ulteriori riduzioni per i contribuenti con redditi più elevati. Questo intervento rappresenta un cambiamento cruciale per chi intende usufruire di agevolazioni fiscali legate a interventi di ristrutturazione e miglioramento energetico nei prossimi anni.

Vediamo nello specifico cosa prevede l’attuale bozza della L. di bilancio 2024.

Il bonus ristrutturazione

A oggi l’agevolazione spetta non al 36% ma al 50%. In più la spesa sulla quale calcolare la detrazione è pari a 96.000 euro. Anzichè 48.000 euro.

Sono agevolati i lavori su edifici condominiali:

  • manutenzione ordinaria (lett. a art.3 TUE);
  • manutenzione straordinaria (lett. b);
  • restauro e di risanamento conservativo (lett. c);
  • ristrutturazione edilizia (lett. d).

Per gli interventi effettuati sulle singole unità immobiliari e/o sulle relative pertinenze, sono agevolati gli stessi interventi ad eccezione di quelle relative alla manutenzione ordinaria. Ammenochè non si inseriscono in un intervento di ristrutturazione più ampio.

Bonus ristrutturazione 2025 con nuove soglie: salva l’abitazione principale

Nella bozza della Legge di bilancio 2025 è prevista una proroga del bonus ristrutturazione 2025 al 50%.

Ciò vale però solo per i lavori effettuati sull’abitazione principale del contribuente. Dunque per l’abitazione principale sarà possibile ancora sfruttare il bonus al 50% con un limite di spesa fissato a 96.000 euro.

Più nello specifico, in riferimento ai lavori eseguiti sulle abitazioni principali:

  • per le spese 2025 agevolazione al 50% su una spesa massima di 96.000 euro;
  • per quelle 2026 e 2027 agevolazione tagliata al 36% con una spesa max di 96.000 euro.

Bonus ristrutturazione seconde case

La situazione si fa più critica per i lavori eseguiti sulle seconde case. Ossia sulle abitazioni diverse dall’abitazione principale.

In particolare, il limite di spesa rimarrebbe a 96.000 euro ma il bonus si applicherà con le seguenti percentuali:

  • 36% per le spese sostenute nel 2025;
  • 30% per le spese sostenute nel 2026 e nel 2027.

C’è però un modo per assicurarsi il bonus ristrutturazione 2025 al 50% anche per le seconde case

Confermati i soggetti beneficiari del bonus

Anche nel 2025 e negli anni successivi, potranno richiedere il bonus:

  • proprietari o nudi proprietari;
  • titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
  • locatari o comodatari;
  • soci di cooperative divise e indivise; imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce;
  • soggetti indicati nell’articolo 5 del Tuir, che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali; ecc.

Come cambia l’ecobonus?

A cambiare è anche l’ecobonus che subirà un taglio piuttosto consistente.

In particolare nel testo della Manovra si legge che:

La detrazione di cui al presente articolo spetta anche per le spese documentate, sostenute negli anni 2025, 2026 e 2027, nella misura fissa per tutte le tipologie di interventi agevolati pari al 36 per cento delle spese sostenute nell’anno 2025 e al 30 per cento delle spese sostenute negli anni 2026 e 2027. La detrazione di cui al primo periodo spettante per gli anni 2025, 2026 e 2027 è innalzata al 50 per cento delle spese per l’anno 2025 e al 36 per cento delle spese per gli anni 2026 e 2027, nel caso in cui le medesime spese siano sostenute dai titolari di diritto di proprietà o di diritto reale di godimento sull’unità immobiliare adibita ad abitazione principale.

Dunque verrebbero salvate dal taglio più consistente le sole abitazioni principali. Per i lavori su tali immobili il bonus ristrutturazione sarà: del 50% per le spese 2025; 36% per quelle 2026 e 2027.

Novità anche per il sismabonus

Le novità non riguardano solo il bonus ristrutturazione 2025 e l’ecobonus.

Infatti, cambia anche il sismabonus, compreso il sismabonus acquisti che per due anni circa è stato al 110%. In vigenza del superbonus.

In particolare, il bonus passa al 36% per le spese sostenute nel 2025; 30% per le spese sostenute nel 2026 e nel 2027.

Un trattamento privilegiato è previsto sempre per le abitazioni principali per le quali saranno in vigore le seguenti aliquote:

  • per le spese 2025 agevolazione al 50%;
  • per quelle 2026 e 2027 taglio al 36%.

Il limite di spesa al quale applicare le suddette percentuali dovrebbe essere rimanere fermo a 96.000 euro.

Detrazioni tagliate in base al reddito

Quelle viste fin qui però potrebbero essere solo detrazioni teoriche, infatti, il bonus effettivo dipenderà dal reddito dichiarato dal contribuente.

Questo è un discorso che riguarderà tutte le detrazioni Irpef con pochissime eccezioni.

In particolare, è previsto un taglio sostanzioso delle detrazioni comprese i bonus edilizi, per coloro i quali hanno un reddito superiore a 75.000 euro.

Il taglio effettivo dipenderà poi dalla composizione del nucleo familiare. Nello specifico viene prevista una spesa massima detraibile complessiva (dovrebbero essere interessati tutti gli oneri art.15 e 16 bis del TUIR e altre norme agevolative) da moltiplicare per un coefficiente che varia in funzione del numero dei figli a carico.

Ad esempio per i redditi superiori a 75.000 euro, la spesa massima detraibile è pari a 14.000 euro. Da moltiplicare per il coefficiente pari a 0,70 se nel nucleo familiare è presente almeno un figlio a carico. Si arriverebbe ad una spesa massima detraibile di 9.800 euro.

Attenzione però rispetto alle spese che sono detratte per quote annuali, come ad esempio il bonus ristrutturazione, è la singola quota annuale che concorre al limite di 9.800 euro.

Rimarranno fuori dal taglio le spese sanitarie.

Riassumendo…

  • Bonus ristrutturazione: confermato al 50% per l’abitazione principale nel 2025, poi al 36% per il 2026-2027; riduzioni più marcate per le seconde case (36% nel 2025, 30% nel 2026-2027).
  • Ecobonus e Sismabonus: detrazioni ridotte al 36% nel 2025 e al 30% per il 2026-2027, con aliquote maggiori (50% e 36%) per le abitazioni principali.
  • Soggetti beneficiari: rimangono invariati (proprietari, usufruttuari, locatari, ecc.).
  • Tagli basati sul reddito: detrazioni ridotte per redditi oltre 75.000€, con limiti variabili in base al numero di figli a carico.
  • Eccezioni: spese sanitarie escluse dai tagli sulle detrazioni.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

1 Comment

  1. Il figlio che abita in un appartamento del padre di che aliquota di detrazione può usufruire nel 2025 per lavori condominiali straordinari se li paga lui?

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