La transizione alla guida di Stellantis è ormai entrata nel vivo. Con le dimissioni di Carlos Tavares, effettive dal 1° dicembre 2024, si apre una nuova fase per uno dei maggiori gruppi automobilistici globali. A occupare il ruolo di CEO, però, non è ancora stato nominato nessuno ufficialmente. Il nome in cima alla lista dei candidati è quello di Antonio Filosa, manager italiano di lungo corso all’interno dell’organizzazione, ma la designazione definitiva è attesa entro l’estate 2025. Questa situazione, già di per sé straordinaria, potrebbe influenzare profondamente l’equilibrio dell’intero settore automotive.
Dopo Tavares: si apre una fase di attesa e strategia
Carlos Tavares ha lasciato Stellantis dopo un mandato decisivo, segnato dalla fusione tra PSA e FCA, dalla riorganizzazione industriale globale e da un’accelerazione sull’elettrificazione dei modelli.
Il suo stile manageriale rigido e tecnico ha permesso al gruppo di raggiungere risultati record, ma anche di affrontare diverse critiche sul piano sociale e produttivo, in particolare nei confronti degli stabilimenti europei.
Con il suo addio, il consiglio di amministrazione presieduto da John Elkann ha assunto la gestione ad interim, mentre è in corso una riflessione su chi debba guidare la prossima fase del gruppo. In questo scenario, la scelta del nuovo CEO Stellantis è molto più di una semplice sostituzione: si tratta di individuare il profilo più adatto a governare un’azienda che deve affrontare transizione ecologica, concorrenza globale e instabilità geopolitica.
Antonio Filosa, il favorito per la nomina di Stellantis
Tra i nomi presi in considerazione, Antonio Filosa risulta essere il principale candidato. Attualmente a capo delle operazioni nordamericane e responsabile globale della qualità, Filosa è un dirigente con lunga esperienza nella galassia Fiat e in Stellantis.
Ha maturato successi in mercati complessi come il Sud America e gli Stati Uniti, dove ha contribuito a rafforzare il marchio Jeep.
Il suo profilo viene considerato come un compromesso tra continuità industriale e nuovo impulso strategico. È apprezzato sia per le capacità gestionali che per la conoscenza profonda delle dinamiche interne, ma anche per la capacità di dialogare con partner istituzionali e politici. Inoltre, il fatto che sia italiano potrebbe rafforzare il legame tra Stellantis e il tessuto produttivo nazionale, spesso marginalizzato negli ultimi anni. Tuttavia, nessuna nomina ufficiale è stata ancora comunicata, e sul tavolo restano anche altri profili, come Maxime Picat, responsabile acquisti del gruppo. La decisione finale è attesa entro giugno 2025.
Gli scenari futuri per Stellantis e per il settore
Chiunque sarà scelto come CEO, dovrà affrontare sfide imponenti. La prima riguarda l’equilibrio tra i 14 marchi del gruppo, dall’iconica Fiat ad Alfa Romeo, da Peugeot a Jeep, passando per Opel, Chrysler e Citroën. Garantire identità, innovazione e competitività per ogni brand sarà un compito delicato.
Sul fronte tecnologico, Stellantis deve accelerare la transizione verso l’elettrico, senza però trascurare il business dei motori endotermici in mercati dove la domanda è ancora forte. La pressione normativa in Europa si accompagna all’ascesa della concorrenza cinese e alle incertezze sul fronte delle materie prime.
Serve una visione chiara e pragmatica, capace di evitare fughe in avanti e di gestire i tempi reali dell’innovazione.
Inoltre, la gestione dei rapporti con sindacati e governi sarà fondamentale. In Italia, Francia e Germania, il gruppo è spesso accusato di ridurre gli investimenti industriali. Un nuovo CEO dovrà rassicurare le istituzioni e rilanciare un dialogo costruttivo con i territori, a partire dalla difesa dell’occupazione e dalla valorizzazione dei poli produttivi europei.
In sintesi.
- Si accende la corsa per la nuova guida del gruppo Stelantis.
- Antonio Filosa è il favorito alla carica di CEO, ma la nomina non è ancora ufficiale.
- Il futuro dell’automotive passa da elettrico, concorrenza globale e rilancio dei marchi.