Da quando è entrato in vigore nel 2024 il cambio di rotta tra Assegno di Inclusione e Reddito di Cittadinanza è stato subito netto. La platea dei beneficiari dell’Assegno di Inclusione non è paragonabile a quella del Reddito di Cittadinanza. Perché è ridotta solo a persone over 60, invalidi, minorenni. Oppure soggetti con carichi di cura o presi in carico dai servizi sociali e sanitari locali. Oggi analizziamo il caso degli invalidi. Perché è uno di quelli che maggiormente crea difficoltà interpretative.
“Volevo conoscere quali sono le caratteristiche che deve avere un invalido per poter rientrare nell’Assegno di Inclusione. Da alcune parti leggo che ci vuole il 67% di invalidità. Invece da altre parti il 46%. Io non ci capisco nulla. Ho 57 anni di età ed il 50% di invalidità appena assegnato. Sono single e senza lavoro, reddito o patrimonio. Cosa devo fare per prendere il sussidio?”
Assegno di Inclusione prima dei 60 anni, ecco le due vie possibili da sfruttare
In effetti prendere l’Assegno di Inclusione come invalido è una possibilità. L’età non conta se il richiedente dell’Assegno di Inclusione è invalido. Oppure se l’invalido è un componente della famiglia del richiedente.
Ma per rientrare nell’Assegno di Inclusione occorre che l’invalido sia stato riconosciuto tale da una Commissione Medica Invalidi Civili dell’INPS e delle ASL. Ma in misura non inferiore al 67%. Questo è il grado di invalidità necessario per essere dentro l’Assegno di Inclusione. Inferiore al 74% che serve per esempio per pensioni come l’Ape sociale, la quota 41 precoci o l’opzione donna. Basta il 67% di invalidità quindi. Su questo non ci sono dubbi e non ci devono essere dubbi.
Ecco quando anche una invalidità inferiore al 67% può dare diritto all’Assegno di Inclusione prima dei 60 anni
Il fraintendimento più comune riguarda il fatto che per l’Assegno di Inclusione a volte basta anche il 46% di disabilità certificata. Ma è un fraintendimento. Perché non basta il 46%. O meglio, ci vuole altro oltre ad un grado di invalidità tra il 46% ed il 66%. Chi non arriva al 67% infatti deve essere quanto meno preso in carico dai servizi sociali, sanitari o assistenziali. Perché devono essere queste strutture a confermare che il soggetto, alla luce di patologie o dipendenze invalidanti, ma non così gravi da portare al 67% di invalidità civile, e pur non avendo 60 anni di età, non sono occupabili al lavoro. Cioè non rientrano nella misura parallela all’Assegno di Inclusione che si chiama Supporto formazione lavoro. Infatti bisogna ricordare che i soggetti che hanno tra i 18 e i 59 anni di età se non hanno invalidità o altre problematiche come quelle relative ai figli piccoli e quindi ai cosiddetti carichi di cura, non possono avere accesso all’Assegno di Inclusione ma devono accedere al Supporto formazione e lavoro. Però come dicevamo se sono invalidi al 67% almeno oppure se sono invalidi tra il 46% e il 66%, ma in quest’ultimo caso, se presi in carico dai servizi sociali, sanitari o assistenziali possono avere comunque accesso all’Assegno di Inclusione.
Ecco le conclusioni
Ricapitolando, per entrare nell’Assegno di Inclusione chi ha un’età che invece lo proietta nel Supporto formazione e lavoro perché occupabile, deve avere delle situazioni contingenti differenti. Può andare bene avere dei figli piccoli da assistere o dei familiari disabili bisognosi di assistenza. In questo caso la soluzione sono i carichi di cura. In alternativa, anche tra i 18 ed i 59 anni un invalido è considerato vulnerabile e quindi dentro il perimetro dell’Assegno di Inclusione. Infine, con dipendenze da alcol, droga, gioco, con altre problematiche di diversa natura, o anche con una invalidità tra il 46% ed il 66%, l’Assegno di Inclusione spetta anche prima dei 60 anni. Ma a condizione che il soggetto sia stato preso in carico dai servizi sociali e assistenziali come prima detto. Serve però che la struttura che ha preso in carico il soggetto abbia comunicato questa condizione del richiedente, all’INPS, altrimenti nulla da fare. Anche perché nell’ISEE non si può inserire per esempio, un grado di invalidità inferiore a quello che parte dal 67%. E di conseguenza l’INPS non può sapere a priori se il soggetto a cui ha confermato una invalidità inferiore, è stato preso in carico dai servizi sociali.
Vorrei sapere se ho 61 anni. Sono seguita da una psichiatra dal ospedale. Prendo la pensione minima di mio marito morto. Sono in affitto dove pago 510 Euros. Mi trovo che devo pagare per il trattamento per essere depressa con atachi di panico. E non mi viene fatto il asegno. Sociale, ho de inclusione. Grazie
O, 57 ani, sono con 46% disabilita, sono sola, abito in afitto, reddito 0,con certificato da medico no sono idonia aSFL come posso fare, anche dificulta di caminare e 117 kg pesso