Ci sarà anche il nuovo BTp a 10 anni all’asta di martedì 29 aprile del Tesoro. E arriverà a distanza di pochi mesi dalla precedente emissione, che risale agli inizi di gennaio. L’allora collocamento sindacato aveva attirato ordini record per circa 133 miliardi di euro, surclassando il precedente massimo storico di settembre di 131 miliardi e relativo al nuovo BTp a 30 anni. L’importo offerto per l’occasione sarà compreso tra un minimo di 3,5 e un massimo di 4 miliardi di euro. L’intera asta avrà ad oggetto tre bond per un importo complessivo fino a 9,5 miliardi.
Prima cedola corta a ottobre
Il nuovo BTp a 10 anni in asta avrà scadenza in data 1 ottobre 2035, 2 mesi più tardi dell’attuale benchmark con scadenza 1 agosto 2035. E la cedola risulterà appena più bassa del 3,65% offerto da quest’ultimo.
Essa sarà del 3,60% annuo lordo (1,80% semestrale), pari al 3,15% netto. Poiché la data formale dell’emissione e di regolamento per le sottoscrizioni è stata fissata per il 2 maggio prossimo, significa che la prima cedola in pagamento l’1 ottobre di quest’anno sarà corta, cioè inferiore all’1,80% ordinario. Essa farà riferimento a 152 giorni di possesso rispetto a un semestre di 183 giorni. Ne consegue che il tasso corrisposto sarà dell’1,495082%.
In parole povere, ad ottobre l’investitore che avrà acquistato il BTp a 10 anni in asta o successivamente sul mercato, riceverà 14,95 euro di cedola lorda per ogni lotto minimo di 1.000 euro. Al netto dell’imposizione fiscale, l’accredito sarà di 13,08 euro. In data 30 aprile si terrà l’asta supplementare, riservata agli Specialisti in titoli di stato, per un importo massimo di 1,2 miliardi.
Rendimento in calo sul mercato
Il rendimento decennale viaggiava poco sopra il 3,60% nella seduta di giovedì di questa settimana. Agli inizi di marzo era tornato a sfiorare il 4% sull’annunciato riarmo europeo a debito. Anche i dazi americani hanno creato diverse tensioni, a tratti ampliando lo spread fino a più di 130 punti base dai 100 a cui era crollato ai primi di marzo. Questo risultava sceso sotto i 113 punti con l’allentamento delle tensioni commerciali USA-UE e USA-Cina, segno che gli investitori hanno ripreso ad acquistare bond più rischiosi.
Il nuovo BTp a 10 anni in asta arriva a pochi giorni dall’upgrade di S&P a BBB+ con outlook stabile per i nostri titoli del debito pubblico. Al netto della volatilità di queste settimane, la promozione delle agenzie di rating contribuirà alla riduzione delle distanze con i titoli tedeschi e francesi. Il differenziale con questi ultimi è sceso sotto 40 punti per il tratto decennale, sebbene avesse sfiorato un minimo di 30 punti all’inizio dell’anno, in coincidenza con le turbolenze politiche a Parigi.
BTp 10 anni in asta ancora conveniente?
Quanto alla bontà dell’investimento, bisogna considerare che ad oggi il mercato si attende un’inflazione italiana relativamente bassa per il medio-lungo termine. Essa sarebbe decisamente inferiore al target del 2% fissato dalla Banca Centrale Europea. Ne consegue che il rendimento netto reale risulterebbe ancora positivo, cioè il capitale dopo il pagamento delle imposte continuerebbe a fruttare più dell’inflazione.
giuseppe.timpone@investireoggi.it
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