Verifica bonus tredicesima nel 730. Il calcolo dei giorni lavorativi (festività, riposi e permessi)

Con il 730 il lavoratore verifica il diritto al bonus‑tredicesima, lo richiede se non ricevuto o ne restituisce la parte eventualmente non spettante, calcolo sui giorni effettivi di lavoro
1 mese fa
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bonus 100 euro in busta paga
Foto © Pixabay

Con la presentazione del modello 730 il contribuente verifica se il bonus tredicesima che gli è stato riconosciuto dal datore di lavoro sia effettivamente spettante oppure lo sia solo in parte, con conseguente obbligo di restituzione per la quota non spettante.

Può anche succedere che il datore di lavoro non abbia riconosciuto l’indennità per svariate ragioni. Ad esempio, perché il lavoratore non ha presentato la dichiarazione sostitutiva che attestava il rispetto dei requisiti. O anche perché il lavoratore aveva il dubbio di poter superare la soglia di redditi complessivo fissata a 28.000 euro.

A ogni modo, in sede di presentazione del 730 è possibile verificare se il lavoratore ha diritto al bonus o meno richiedendolo direttamente nel dichiarativo.

L’indennità ossia l’importo effettivo è rapportata al periodo di lavoro.

Dunque bisogna far riferimento  al numero dei giorni compresi nel periodo di durata del rapporto di lavoro per i quali il lavoratore ha diritto alle detrazioni per lavoro dipendente (detrazioni per tipologia di reddito).

Da qui, potrebbero esserci dubbi su come conteggiare quei giorni riferiti a festività, riposi settimanali e altri giorni non lavorativi.

Vediamo quali sono gli errori da non commettere per evitare di dover restituire soldi al Fisco. Infatti, l’indennità concorre ai fini della determinazione dell’Irpef risultante dalla dichiarazione dei redditi.

Il bonus tredicesima

Il cosiddetto “bonus tredicesima” – una tantum da 100 euro introdotta dall’art. 2‑bis del DL 113/2024 (“DL Omnibus”) – nasce per attenuare l’erosione del potere d’acquisto causata da inflazione e caro‑vita.

Il beneficio confluisce nella tredicesima mensilità 2024 dei lavoratori dipendenti oppure, se non corrisposto in busta paga, può essere recuperato con il modello 730/2025.

Le FAQ pubblicate dall’Agenzia delle Entrate sul bonus 100 euro  il 18 aprile 2025 hanno chiarito termini, documentazione richiesta e ipotesi di restituzione del contributo.

Possono richiederlo i dipendenti, pubblici o privati, con reddito complessivo 2024 non superiore a 28 000 euro (l’abitazione principale non si calcola) e con sufficiente capienza d’imposta.

In origine occorreva avere, oltre ad almeno un figlio fiscalmente a carico: anche il coniuge a carico.

Con il DL 167/2024 la platea è stata estesa: oggi basta un figlio a carico in un nucleo monogenitoriale. E rientrano anche unioni civili, coppie di fatto e lavoratori domestici.

Se entrambi i genitori possiedono i requisiti, l’indennità spetta a uno solo per evitare duplicazioni.

Infatti, come da circolare n°22/2024 sul bonus Natale, nel caso di due lavoratori dipendenti, per i quali sussistano i requisiti richiesti dalla norma, l’indennità spetta a uno solo di essi, ove siano: coniugati, non legalmente ed effettivamente separati; conviventi di fatto ai sensi dell’articolo 1, commi 36 e 37, della legge n.76 del 2016.

Verifica bonus tredicesima nel 730. Il calcolo dei giorni lavorativi

Come detto in premessa, l’importo del bonus tredicesima dipende dall’effettivo periodo di lavoro.

Dunque bisogna far riferimento  al numero dei giorni compresi nel periodo di durata del rapporto di lavoro per i quali il lavoratore nel 2024 ha avuto diritto alle detrazioni per lavoro dipendente (detrazioni per tipologia di reddito).

Da qui, potrebbero esserci dubbi su come conteggiare quei giorni riferiti a festività, riposi settimanali e altri giorni non lavorativi.

Concorrono al periodo di lavoro le festività, i riposi settimanali e gli altri giorni non lavorativi. Vanno esclusi però i giorni per i quali non spetta alcun reddito, neppure sotto forma di retribuzione differita (ad esempio, le assenze per aspettativa senza corresponsione di assegni).

Non fa differenza se il rapporto di lavoro è part-time o full-time.

A ogni modo,  per la compilazione della dichiarazione dei redditi (rigo C14 del modello 730/2025 o rigo RC14 del modello REDDITI 2025 PF- colonna 5 e 8) i contribuenti possono utilizzare:

le informazioni contenute nei punti 721 e 726 della CU 2025 oppure, se tali punti non sono compilati, le informazioni contenute nelle annotazioni della CU, nonché le altre informazioni relative al rapporto di lavoro.

Sulla base delle info riportate nella CU è possibile compilare correttamente i suddetti righi del dichiarativo.

Riassumendo

  • Verifica e possibile restituzione. Con il modello 730/2025 il lavoratore controlla se il bonus‑tredicesima da 100 € corrisposto in busta paga è interamente dovuto. La quota non spettante va restituita tramite conguaglio IRPEF.
  • Recupero se non pagato. Se l’azienda non ha erogato l’indennità (mancata dichiarazione sostitutiva, timore di sforare i 28.000 € di reddito, ecc.), il dipendente può richiederla in dichiarazione,  rigo C14 (o RC14).
  • Calcolo proporzionale. L’importo è rapportato ai giorni per cui spettano le detrazioni da lavoro dipendente: contano festivi e riposi settimanali. Devono essere esclusi giorni senza retribuzione (aspettative non retribuite). Vale sia per part‑time sia per full‑time.
  • Requisiti e limiti. Il bonus spetta a chi ha reddito complessivo 2024 ≤ 28.000 € e almeno un figlio a carico; se entrambi i genitori hanno i requisiti, l’indennità può essere percepita da uno solo per evitare duplicazioni.
  • Compilazione corretta. Per determinare i giorni utili e l’importo si usano i punti 721 e 726 (o le annotazioni) della CU 2025; errori di conteggio o di requisiti comportano conguagli IRPEF sfavorevoli nella stessa dichiarazione.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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