Diverse sono le voci che è possibile portare in detrazione con il 730/2025. Come canta Gianluca Grignani con il brano Quando ti manca il fiato: “Questa è l’unica legge che conosco e rispetto. Ti ricordi quando ti dicevo che la vita chiede i conti al passato, proprio quando ti manca il fiato”.
Diverse sono le situazioni del passato che tornano prepotenti nella nostra vita, costringendoci a portare a termine determinati compiti.
Lo sanno bene tutti i contribuenti che si ritrovano alle prese con la dichiarazione dei redditi percepiti nel precedente periodo d’imposta. Un adempimento obbligatorio, grazie a cui i cittadini comunicano all’Agenzia delle Entrate il reddito ottenuto, calcolano le imposte e possono determinare gli eventuali importo a debito o a credito.
Proprio soffermandosi su quest’ultimo punto, a rivestire un ruolo importante sono le detrazioni. Quest’ultime, infatti, aiutano ad abbattere l’importo delle tasse da pagare, consentendo di risparmiare un bel po’ di soldi.
Guida alla compilazione del 730/2025 e a tutte le voci detraibili
Anche nel corso del 2025 bisognerà presenterà la dichiarazione dei redditi. Entrando nei dettagli il modello 730/2025 anno di imposta 2024 dovrà deve essere presentato entro il 30 settembre tramite il servizio online disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate, oppure rivolgendosi a un Caf, ad un professionista o al sostituto d’imposta.
In particolare a partire dal 30 aprile è possibile accedere al 730 precompilato. Bisognerà attendere la data del 15 maggio, però, per apportare le modifiche e inviare i modelli dichiarativi. A tal proposito è bene ricordare che il 730 precompilato non è obbligatorio. Il contribuente, infatti, può decidere se utilizzare tale modello oppure optare per il 730 ordinario.
In entrambi i casi si invita a prestare attenzione alle detrazioni. Se il modello 730 precompilato non necessita di alcun tipo di integrazione o correzione, allora il soggetto interessato può accettare la versione proposta. Se, invece, vi sono dati incompleti o errati, allora è necessario apportare le relative integrazione.
Tra queste, appunto, rientra la possibile integrazione di voci detraibili non indicati nella dichiarazione precompilata. Diverse, d’altronde, sono le spese che è possibile portare in detrazione. In tale ambito si invia a prestare attenzione alle varie novità che riguardano ad esempio i bonus edilizi.
Entrando nei dettagli si ricorsa che il Superbonus spetta nella misura del 70% per le spese sostenute nel 2024. Per quanto riguarda il bonus mobili ed elettrodomestici, invece, si ha diritto alla detrazione del 50%, calcolata su un importo massimo di 5 mila euro. Tra le altre voci che è possibile portare in detrazione, poi, si annoverano i versamenti Inps effettuati nel 2024, l’assicurazione sulla vita o infortuni, i premi delle assicurazioni contro il rischio di eventi calamitosi ed eventuali oneri sostenuti per la pensione al fine di coprire i periodi non coperti dai contributi.
Spese sanitarie detraibili
Oltre alle voci poc’anzi citate, è possibile beneficiare di una detrazione Irpef del 19% per le spese sanitarie sostenute nel 2024. Tra queste si annoverano le visite rese da un medico generico, l’acquisto di medicinali, le prestazioni chirurgiche, le prestazione specialistiche, ma anche analisi, indagini radioscopiche, ricerche e applicazioni, terapie, ricoveri per degenze, cure termali e acquisto o affitto di dispositivi medici e attrezzature sanitarie.
Ma non solo, come riportato sul sito dell’Agenzia delle Entrate:
“Inoltre, sono detraibili, nella stessa misura del 19%, le seguenti spese di assistenza specifica:
- assistenza infermieristica e riabilitativa (per esempio, fisioterapia, kinesiterapia, laserterapia, eccetera)
- prestazioni rese da personale in possesso della qualifica professionale di addetto all’assistenza di base o di operatore tecnico assistenziale esclusivamente dedicato all’assistenza diretta della persona
- prestazioni rese da personale di coordinamento delle attività assistenziali di nucleo
- prestazioni rese da personale con la qualifica di educatore professionale
- prestazioni rese da personale qualificato addetto ad attività di animazione e di terapia occupazionale”.
Tutte queste spese, viene inoltre sottolineate, possono essere indicate nella dichiarazione dei redditi per l’importo eccedente quota 129,11 euro.
Detrazioni per le spese dei figli e non solo
In sede di dichiarazione dei redditi è possibile portare in detrazione anche le spese di istruzione. Quest’ultime riguardano ogni tipo di ordine e grado, a partire dall’asilo fino ad arrivare all’università. Rientrano quindi le tasse per la scuola d’infanzia, i costi sostenuti per la mensa, così come le tasse pagate per frequentare gli istituti di istruzione secondaria e quelle per l’Università. Ma non solo, si ha diritto alla detrazione anche per il riscatto degli anni di laurea, così come per le eventuali rette per l’asilo nido.
Se tutto questo non bastasse è possibile detrarre anche i costi per le attività sportive svolte dai ragazzi e le erogazioni a favore di enti, associazioni Onlus, associazioni sportive e dilettantistiche, istituzioni religiose riconosciute. Oltre alle detrazioni per le spese dei figli, si ha diritto alle detrazione per le spese veterinarie, per quelle funebri e per i canoni di locazione per giovani fino a 31 anni non compiuti.
In ogni caso, per beneficiare di tale agevolazione, è fondamentale pagare le varie spese attraverso strumenti di pagamento tracciabili, quali bonifico o bancomat. In caso di dubbi e per conoscere le altre voci da poter detrarre si consiglia di rivolgersi a un Caf, un patronato o semplicemente leggere le istruzioni per la compilazione del modello 730/2025 messe a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.