Ci risiamo; l’anno 2025 si preannuncia critico per gli automobilisti italiani, con un incremento previsto per le multe che potrebbe pesare notevolmente sui bilanci familiari. A seguito della fine del periodo di sospensione degli adeguamenti biennali previsti dalla normativa, gli importi delle sanzioni saranno aggiornati automaticamente sulla base dell’inflazione. Questa misura, sebbene regolamentata e prevista, rappresenta un ulteriore colpo alle tasche dei cittadini, già gravate da rincari in molti settori. La chiave per comprendere gli impatti di questo aggiornamento è analizzare i motivi dietro il rincaro e come potrebbero cambiare le dinamiche delle multe nel 2025.
Multe 2025: cosa cambia dal prossimo gennaio
Dal primo gennaio 2025 le multe subiranno un adeguamento legato all’indice dei prezzi al consumo, come stabilito dall’Istat. In base alle ultime stime, l’inflazione potrebbe portare a un incremento del 5,7% sugli importi delle sanzioni stradali. Questo aggiornamento, che avviene ogni due anni, era stato sospeso nel 2023 in virtù di un provvedimento straordinario legato alle difficoltà economiche post-pandemiche e alla crisi energetica. Ora, con il ritorno alla normalità normativa, la revisione sarà inevitabile.
Un esempio pratico riguarda le multe per infrazioni minori, come il divieto di sosta, che potrebbero aumentare di 2-3 euro, passando da 42 a 44 euro. Tuttavia, per infrazioni più gravi, come il superamento dei limiti di velocità di oltre 60 km/h, i rincari saranno più significativi, con sanzioni che potrebbero superare i 900 euro, circa 50 euro in più rispetto al 2024. Questo aumento, sebbene previsto dalla legge, alimenta il dibattito pubblico sull’equità del sistema sanzionatorio, soprattutto alla luce del crescente utilizzo delle multe come fonte di entrate per i Comuni italiani.
Doppio rincaro in vista: gli automobilisti sono preoccupati
Secondo l’Associazione sostenitori e amici della polizia stradale (Asaps), l’adeguamento delle multe potrebbe essere calcolato su base quadriennale anziché biennale. Questo scenario nasce dall’esigenza di recuperare il mancato aggiornamento del 2023, considerando l’intero periodo di inflazione degli ultimi quattro anni.
Con un rincaro di questa portata, anche le sanzioni meno rilevanti diventerebbero un onere significativo. Per esempio, una multa attualmente fissata a 100 euro potrebbe superare i 117 euro. Tale prospettiva preoccupa soprattutto le famiglie già messe a dura prova dal caro vita. Inoltre, il rischio di mancati pagamenti potrebbe aumentare, aggravando il già elevato tasso di insolvenza delle multe.
I Comuni, tuttavia, vedono nei rincari una possibilità per incrementare le entrate, spesso destinate al miglioramento della viabilità urbana e alla sicurezza stradale. Non mancano le critiche verso questo approccio, percepito come un modo per fare cassa anziché promuovere il rispetto delle regole.
Bisogna fare prevenzione e informazione
Mentre i rincari delle multe 2025 sembrano ormai inevitabili, è essenziale concentrarsi su strategie di prevenzione. Sensibilizzare gli automobilisti sull’importanza di rispettare il Codice della Strada non solo può ridurre il numero di sanzioni, ma anche migliorare la sicurezza stradale complessiva. Campagne di informazione, corsi di guida sicura e investimenti in infrastrutture più moderne potrebbero rappresentare un valido contrappeso agli aumenti.
Inoltre, è fondamentale che il governo valuti attentamente l’impatto sociale di questi rincari, considerando soluzioni che possano mitigare gli effetti sui cittadini più vulnerabili. Ad esempio, un piano di rateizzazione delle multe o sconti per chi paga tempestivamente potrebbe rendere il sistema più sostenibile. Il tema delle multe 2025 mette in evidenza la necessità di un approccio bilanciato tra esigenze economiche degli enti locali e il diritto dei cittadini a un trattamento equo. Il prossimo anno si aprirà con nuove sfide per gli automobilisti, ma anche con l’opportunità di riflettere su un sistema sanzionatorio che non sia solo punitivo, ma anche educativo e sostenibile.
In sintesi…
- Dal 2025 aumenti delle multe con adeguamento all’inflazione, +5,7% stimato.
- Possibile doppio rincaro con calcolo quadriennale, fino al +17%.
- Preoccupazioni su impatti economici e uso delle multe come fonte di entrate.
L’ennesima dimostrazione che le multe non servono ad altro che a cercare di far cassa per tappare i buchi