È stata una giornata davvero singolare quella che gli spagnoli hanno vissuto ieri l’altro, ma a quanto pare ora arriva anche il conto da pagare. La Spagna è stata travolta da un blackout senza precedenti che ha paralizzato l’intero Paese nella giornata del 28 aprile. Milioni di persone si sono ritrovate senza corrente elettrica, causando interruzioni nei trasporti, disagi nelle comunicazioni e caos nella vita quotidiana. Ma ora, oltre ai disagi pratici, il Paese iberico deve affrontare un problema ancora più serio: il rischio di un buco fino a 4,5 miliardi di euro nel proprio Prodotto Interno Lordo.
Quanto può costare un blackout della Spagna
Secondo le prime stime riportate da El Pais e spiegate da Angel Talavera, capo economista europeo di Oxford Economics, il blackout potrebbe costare alla Spagna l’equivalente del PIL generato in una giornata tipo, circa 4,5 miliardi di euro.
Questo dato si basa su una logica simile a quella usata all’inizio della pandemia di Covid-19: stimare l’entità dell’attività economica bloccata e per quanto tempo. Tuttavia, si tratta di una stima massima, che dovrà essere ridimensionata, considerando che il blackout non è durato 24 ore e non ha colpito in modo uniforme tutto il territorio nazionale.
Manuel Hidalgo, professore di economia all’Università Pablo de Olavide di Siviglia, ha sottolineato che molte attività, anche se interrotte, possono riprendere successivamente senza perdite definitive. Per questo motivo, prevede che il danno economico reale non supererà il miliardo di euro. Tuttavia, il rischio di ripercussioni più estese sul medio termine non può essere escluso.
Le ripercussioni economiche a breve e medio termine
Dal punto di vista strettamente economico, un blackout di queste dimensioni ha effetti che vanno ben oltre la semplice perdita di produttività giornaliera.
Prima di tutto, interrompe i processi industriali, rallenta la logistica e danneggia il settore terziario, in particolare i servizi digitali, i trasporti e il commercio al dettaglio. Ogni ora di fermo produttivo può comportare perdite consistenti, soprattutto per aziende che lavorano su scala internazionale o in settori ad alta intensità tecnologica.
Inoltre, si creano effetti indiretti: molte aziende dovranno sostenere costi aggiuntivi per riparare danni ai macchinari, recuperare la produzione persa o gestire reclami da parte dei clienti. Anche il turismo, uno dei pilastri economici della Spagna, potrebbe subire un contraccolpo: immagini di aeroporti bloccati, treni fermi e città al buio possono disincentivare i visitatori internazionali nel breve termine.
Nel medio periodo, se dovessero emergere dubbi sulla stabilità delle infrastrutture energetiche spagnole, la fiducia degli investitori potrebbe risentirne. Gli investimenti stranieri, già sotto pressione per via della congiuntura internazionale incerta, potrebbero subire ulteriori rallentamenti se il blackout venisse percepito come un segnale di vulnerabilità strutturale.
Blackout Spagna, cause ancora da chiarire e le implicazioni future
Al momento, le autorità spagnole stanno cercando di fare piena luce sulle cause del blackout. L’Agenzia meteorologica statale (Aemet) ha escluso fenomeni atmosferici anomali, il che fa pensare a cause tecniche o forse ad attacchi informatici, anche se nessuna ipotesi è ancora confermata. Il premier Pedro Sanchez ha convocato una nuova riunione straordinaria del Consiglio Nazionale della Sicurezza per analizzare l’accaduto.
Se dovessero emergere responsabilità legate a carenze strutturali o a cyberattacchi, il governo spagnolo potrebbe trovarsi costretto a investire massicciamente in sicurezza energetica e tecnologica, con nuovi piani di resilienza e aggiornamento delle infrastrutture. Questo comporterebbe ulteriori spese pubbliche, con possibili ripercussioni sul bilancio statale e sul quadro macroeconomico generale.
Il blackout spagnolo suona anche come un campanello d’allarme per tutta l’Europa. In un contesto di crescente digitalizzazione e dipendenza energetica, la vulnerabilità delle reti elettriche può trasformarsi rapidamente in un problema economico e di sicurezza nazionale. In particolare, le oscillazioni anomale nella rete elettrica che sembrano aver avuto un ruolo in questo blackout dimostrano quanto sia fragile l’equilibrio energetico europeo.
La sfida per il futuro sarà non solo riparare i danni immediati, ma anche costruire sistemi più resilienti, in grado di fronteggiare imprevisti senza mandare in tilt interi Paesi. La Spagna, con questa esperienza drammatica, potrebbe diventare un banco di prova per nuove strategie di sicurezza energetica che, se gestite con intelligenza, potrebbero rafforzare l’intera Unione Europea.