Il 24 aprile 2025 segna un’importante tappa per la gestione fiscale dei prossimi anni. Il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Vincenzo Carbone, ha firmato il provvedimento che definisce in dettaglio le modalità operative per la trasmissione telematica dei dati necessari alla formulazione della proposta di concordato preventivo biennale 2025-2026, nonché le procedure per aderire o recedere dall’accordo.
Ricordiamo che lo strumento è giunto alla sua seconda edizione, dopo la prima dello scorso anno. A questa seconda edizione sono esclusi i contribuenti che operano in regime forfettario.
Il contenuto del provvedimento sul concordato preventivo biennale 2025-2026
Il documento approvato introduce e disciplina vari aspetti chiave, tra cui:
- Le specifiche tecniche che i contribuenti devono seguire per inviare telematicamente i dati richiesti per l’elaborazione della proposta di concordato preventivo per il biennio 2025-2026.
- Le modalità pratiche per l’invio delle informazioni, sia in fase di accettazione della proposta sia in caso di successiva rinuncia.
- L’aggiornamento delle regole tecniche e dei controlli di coerenza relativi agli indici sintetici di affidabilità fiscale (Isa), modificando quanto previsto dal precedente provvedimento del 17 marzo 2025.
- Le variazioni ai modelli Redditi 2025 e alle relative istruzioni operative, sempre rispetto a quanto stabilito nei provvedimenti del marzo 2025.
In particolare, viene introdotta un’importante novità: una gestione più flessibile delle pratiche di adesione o revoca, che si integra con le consuete dinamiche della trasmissione annuale della dichiarazione dei redditi.
Adesione e revoca: una gestione più dinamica
Un elemento centrale del provvedimento riguarda la semplificazione dei procedimenti di adesione al concordato preventivo biennale 2025-2026. L’obiettivo è armonizzare questa operazione con il sistema ordinario utilizzato per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi, pur mantenendo distinti i termini per ciascun adempimento.
Infatti, mentre per il periodo d’imposta 2024 la dichiarazione dei redditi potrà essere presentata fino al 31 ottobre 2025, la finestra per aderire al concordato o per esercitare la facoltà di revoca si chiuderà il 31 luglio 2025. Tuttavia, il decreto legislativo correttivo, già approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri e ora in fase di esame parlamentare, prevede la possibilità di prorogare questo termine fino al 30 settembre.
Nel provvedimento viene altresì precisato che, per quanto riguarda modalità di comunicazione della revoca dell’adesione alla proposta concordato preventivo biennale, questa può avvenire inviando telematicamente il modello Cpb 2025/2026 entro gli stessi termini previsti per l’adesione al concordato (ossia 31 luglio ovvero 30 settembre 2025), esclusivamente con modalità autonoma (ossia in modo disgiunto dalla trasmissione della dichiarazione dei redditi), utilizzando il solo frontespizio dei modelli Redditi 2025.
Modalità operative per la trasmissione dell’adesione
Il provvedimento stabilisce due modalità alternative per comunicare telematicamente l’adesione alla proposta elaborata dall’Agenzia delle Entrate:
Contestualmente alla dichiarazione dei redditi e alla trasmissione dei modelli Isa: in questo scenario, il contribuente invia simultaneamente l’adesione al concordato preventivo biennale insieme alla documentazione ordinaria prevista per il periodo d’imposta 2024.
Separatamente dalla dichiarazione dei redditi: in alternativa, l’adesione può essere comunicata autonomamente, trasmettendo soltanto il frontespizio dei modelli Redditi 2025.
In tal caso, la trasmissione completa dei modelli Redditi e dei relativi Isa avverrà successivamente, in una fase distinta.
Questa impostazione flessibile è stata pensata per agevolare i contribuenti, permettendo di modulare le operazioni a seconda delle proprie necessità organizzative e operative.
Interventi sugli indici sintetici di affidabilità fiscale
Non meno rilevanti sono le modifiche che il provvedimento introduce sugli Isa. Le novità riguardano sia le specifiche tecniche per la trasmissione telematica sia i controlli di coerenza. Si tratta di interventi di aggiornamento rispetto a quelli approvati con il provvedimento del 17 marzo 2025.
Gli Isa, strumenti fondamentali per valutare la posizione fiscale dei contribuenti, sono quindi oggetto di affinamento tecnico, al fine di garantire una maggiore attendibilità ed efficacia nella definizione delle proposte di concordato preventivo biennale 2025-2026.
Concordato preventivo biennale 2025-2025: modifiche ai Modelli Redditi
Il pacchetto di novità si completa con la revisione dei modelli Redditi 2025 e delle relative istruzioni operative. Anche in questo caso, l’aggiornamento si rende necessario per adeguare gli strumenti dichiarativi alle esigenze introdotte dal nuovo concordato preventivo.
Le modifiche non riguardano solo aspetti formali ma intervengono anche sulle modalità di raccolta e trasmissione delle informazioni, in modo da rendere il sistema più funzionale all’elaborazione automatica delle proposte da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Riassumendo
- Approvate regole tecniche per il concordato preventivo biennale 2025-2026 dall’Agenzia delle Entrate.
- Definite modalità di trasmissione telematica per adesione e revoca al concordato preventivo.
- Adesione possibile insieme alla dichiarazione dei redditi o in modo autonomo.
- Aggiornate specifiche tecniche e controlli per gli indici sintetici di affidabilità fiscale (Isa).
- Modificati i modelli Redditi 2025 e relative istruzioni operative per adeguamenti tecnici.
- Prevista flessibilità e semplificazione nella gestione delle adesioni e revoche.