A che età va in pensione un lavoratore con la 104

La "pensione 104" rappresenta una risorsa cruciale per i caregiver che desiderano una pensione anticipata, garantendo supporto e tutela
1
3 giorni fa
3 minuti di lettura
pensione 104
Foto © Licenza Creative Commons

La Legge 104 è da tempo un pilastro fondamentale nella legislazione italiana per la tutela dei diritti delle persone disabili e dei loro familiari. Non solo garantisce supporto e assistenza, ma prevede anche benefici specifici sul fronte pensionistico. Tra questi, la possibilità di una “pensione 104” rappresenta una soluzione di ritiro anticipato dal mondo del lavoro per chi si occupa dell’assistenza a familiari disabili, comunemente noti come caregiver.

Attualmente diverse sono le principali opzioni di pensionamento anticipato legato alla Legge 104. Opzioni che richiedono il rispetto di determinati requisiti.

C’è però da capire che le prospettive future per queste misure, visto che sono in scadenza al fine 2024.

Opzioni di pensione 104 per i Caregiver

Attualmente, i caregiver possono accedere a diverse formule di pensionamento anticipato, ideate per agevolare chi si trova a dover conciliare la vita lavorativa con la cura di un familiare non autosufficiente. Le due principali opzioni di pensionamento sono “Opzione Donna” e “APE Sociale”, entrambe pensate per chi assiste un parente disabile, con specifici criteri di ammissibilità e vincoli.

C’è opzione Opzione donna che consente alle lavoratrici di accedere al pensionamento anticipato al raggiungimento dei 61 anni di età, a patto che abbiano accumulato almeno 35 anni di contributi. Uno dei requisiti principali è che il richiedente conviva con il familiare assistito per almeno sei mesi prima di inoltrare la domanda. L’Opzione Donna si rivolge quindi a quelle lavoratrici che, oltre a svolgere attività lavorativa, sono impegnate nel ruolo di caregiver all’interno del nucleo familiare.

L’altra forula è APE Sociale. Si tratta di una misura che permette l’uscita dal mondo del lavoro a partire da 63 anni e 5 mesi, con l’obbligo di aver maturato 30 anni di contributi. Questa formula si applica ai caregiver che prestano assistenza a un familiare con grave disabilità e rappresenta una possibilità concreta per chi desidera lasciare il lavoro prima della normale età pensionabile.

Entrambe queste opzioni, tuttavia, sono in scadenza il 31 dicembre 2024 e vi è una forte incertezza riguardo alla loro conferma o modifica nella manovra di Bilancio 2025.

Possibili cambiamenti nel futuro: la Quota 41 ristretta

Uno dei temi di maggiore interesse nell’ambito delle riforme pensionistiche riguarda l’introduzione di una nuova versione della Quota 41, che potrebbe essere riservata a categorie specifiche, come i caregiver. La proposta di Quota 41 avanzata dalla Lega, versione iniziale, prevede la possibilità di andare in pensione con 41 anni di contributi, senza vincoli d’età. Tuttavia, sul tavolo dei lavori finisce una nuova versione che potrebbe presentare requisiti aggiuntivi e più restrittivi per l’accesso. Per il caregiver, si ipotizza che la misura possa includere  i seguenti criteri:

  • Aver maturato complessivamente 41 anni di contributi.
  • Possedere almeno 35 anni di contributi effettivi, escludendo periodi di disoccupazione o malattia.
  • Aver versato almeno 12 mesi di contributi prima del compimento dei 19 anni.
  • Assistere un parente convivente con grave disabilità da almeno sei mesi.

L’introduzione della Quota 41 versione ristretta come possibili di pensione 104 potrebbe rappresentare un’importante novità per i lavoratori che svolgono il ruolo di caregiver, ma la sua attuazione resta in dubbio a causa dei costi elevati che una riforma strutturale comporterebbe. È più probabile, infatti, che la Quota 41 venga introdotta come misura temporanea, rinnovabile annualmente, piuttosto che come una soluzione definitiva.

L’importanza della legge 104 per i Caregiver e persone con disabilità

La Legge 104 rappresenta un punto di riferimento imprescindibile per il riconoscimento dei diritti dei disabili e dei loro familiari. Garantisce, oltre ai benefici pensionistici, anche una serie di tutele che vanno dall’assistenza sanitaria alla possibilità di usufruire di permessi retribuiti sul lavoro. Per questo motivo, la “pensione 104” è una soluzione che cerca di dare sollievo a chi, per motivi di assistenza, potrebbe trovare difficoltà a proseguire l’attività lavorativa fino all’età pensionabile standard.

È importante sottolineare che i caregiver, pur essendo una figura cruciale nel supporto quotidiano delle persone con disabilità, non hanno sempre la possibilità di accedere a pensionamenti anticipati a causa delle stringenti condizioni richieste. Questo crea una situazione di incertezza e difficoltà per molti lavoratori. Che devono trovare un equilibrio tra la necessità di cura e il bisogno di reddito.

La prospettiva del governo sulle pensioni 104

Con la scadenza prevista nel 2024 per Opzione Donna e APE Sociale, e con la possibilità di una versione ristretta della Quota 41, il Governo italiano si trova di fronte a una scelta importante: mantenere o modificare le attuali misure di pensionamento anticipato? Le discussioni sulla prossima Legge di Bilancio lasciano intravedere diversi scenari. Un’eventuale proroga delle misure esistenti potrebbe garantire continuità ai lavoratori che svolgono un ruolo cruciale nell’assistenza familiare. Ma i costi elevati e le risorse limitate pongono una sfida considerevole.

È probabile che le future politiche previdenziali, aventi ad oggetto, la pensione 104 si concentrino su interventi mirati. Piuttosto che su riforme strutturali di ampio respiro. Per i caregiver, questo significa che sarà fondamentale seguire con attenzione le prossime mosse legislative. E prepararsi a eventuali cambiamenti nei requisiti di accesso alle pensioni anticipate.

Riassumendo…

  • La Legge 104 offre pensione anticipata ai caregiver attraverso Opzione Donna e APE Sociale.
  • Opzione Donna richiede 61 anni d’età, 35 anni di contributi e convivenza con il familiare.
  • APE Sociale consente il pensionamento a 63 anni e 5 mesi con 30 anni di contributi.
  • La quota 41 potrebbe essere introdotta per i caregiver, con criteri più restrittivi.
  • Le attuali misure pensionistiche per caregiver scadono nel 2024 e potrebbero subire modifiche.
  • Il futuro della “pensione 104” dipende dalle decisioni della Manovra di Bilancio

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

1 Comment

  1. io so solo che sono maledettamente artigiano da 29 anni, ne ho 62 e circa 9 di lavoro dipendente, sebbene ho la mamma disabile al 100% e la moglie con patologia tumorale e attualmente non in grado di svolgere nessun lavoro in casa ed io ho molte difficoltà ma non ho diritto a niente !!!!!

Lascia un commento

Your email address will not be published.

pensioni 2025
Articolo precedente

Riforma delle pensioni 2025, ecco come alzeranno l’età del pensionamento

Autostrada
Articolo seguente

Autostrada senza caselli, nasce la Milano Torino del nuovo progetto