Modello Redditi precompilato con i dati delle e-fatture. Rischi controlli e opportunità

L’e-fattura finisce subito nel redditi precompilato, ma se non è incassata gonfia il reddito: necessario correggere con possibili controlli dell’Agenzia delle entrate
3 settimane fa
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redditi precompilato
Foto © Investireoggi

Dal pomeriggio del 30 aprile i contribuenti possono prendere visione della propria dichiarazione dei redditi precompilata: modello 730 o modello Redditi.  Dallo scorso anno la precompilata riguarda anche i titolari di partita iva per i quali si applica lo stesso meccanismo di controlli del dichiarativo in essere già per il 730.

Anno per anno i dati che il Fisco inserisce in dichiarazione sono sempre più completi. Ad esempio da quest’anno sono precaricati anche i redditi da “fotovoltaico” comunicati dal GSE all’Agenzia delle entrate. Si tratta di redditi diversi  ex art. 67, comma 1, lettera i) del Tuir i quali saranno precaricati  nel quadro D rigo D5 del modello 730 o nel quadro RL rigo RL14 del modello Redditi.

Un’altra importante novità, per i titolari di partita Iva in questo caso, è l’inserimento nella precompilata dei dati delle fatture elettroniche. Nei fatti, tra i redditi soggetti a tassazione i contribuenti in regime forfettario e i c.d. ex minimi troveranno le fatture emesse nel 2024.

Attenzione però, si tratta di una novità che andrà gestita con la massima attenzione. Ciò che sembrerebbe un vantaggio per il contribuente potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio.

La dichiarazione dei redditi precompilata. Quali dati contiene

L’Agenzia delle entrate inserisce nella dichiarazione precompilata i dati de seguenti oneri detraibili e deducibili e i dati relativi ai rimborsi di oneri, trasmessi da soggetti terzi:

  • quote di interessi passivi e relativi oneri accessori per mutui in corso;
  • premi di assicurazione sulla vita, causa morte e contro gli infortuni e premi
    per assicurazioni aventi per oggetto il rischio di eventi calamitosi;
  • contributi previdenziali e assistenziali;
  • contributi versati per gli addetti ai servizi domestici e all’assistenza personale o familiare, anche tramite lo strumento del Libretto Famiglia;
  • spese sanitarie e relativi rimborsi;
  • spese veterinarie;
  • spese universitarie e spese per corsi statali post diploma di Alta formazione e specializzazione artistica e musicale e relativi rimborsi;
  • contributi versati alle forme di previdenza complementare;
  • spese funebri;
  • spese relative agli interventi di recupero del patrimonio edilizio e agli interventi finalizzati al risparmio energetico;
  • spese relative ad interventi di sistemazione a verde degli immobili.

Ulteriore spese precaricate

Oltre ai suddetti oneri, sono presenti nel 730 e nel modello Redditi precompilato anche:

  • erogazioni liberali nei confronti delle ONLUS, delle associazioni di promozione sociale, delle fondazioni e associazioni riconosciute aventi per scopo statutario la tutela, promozione e la valorizzazione dei beni di interesse artistico, storico e paesaggistico e delle fondazioni e associazioni riconosciute aventi per scopo statutario lo svolgimento o la promozione di attività di ricerca scientifica;
  • spese per la frequenza degli asili nido e relativi rimborsi;
  • spese per la frequenza scolastica e relativi rimborsi;
  • spese per l’acquisto degli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale e relativi rimborsi;
  • rimborsi erogati per l’acquisto di occhiali da vista ovvero di lenti a contatto correttive (cd. “bonus vista”);
  • rimborsi erogati dalla Commissione per le Adozioni Internazionali (CAI) presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, per le spese sostenute per procedure di adozione o affidamento preadottivo di minori stranieri, concluse tramite Ente autorizzato;
  • oneri versati per il riscatto dei periodi non coperti da contribuzione.

Modello Redditi precompilato con i dati delle fatture elettroniche

A partire da quest’anno, come riportato dall’Agenzia delle entrate nel provvedimento sulla dichiarazione precompilata:

Dal 2025, ai fini della elaborazione della dichiarazione precompilata modello Redditi Persone fisiche, con riferimento ai redditi dei soggetti che aderiscono al regime di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità (articolo 27, commi 1 e 2, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito con modificazioni dalla legge 15 luglio 2011, n. 111) e dei soggetti che aderiscono al regime forfetario (articolo 1, commi da 54 a 89, della legge 23 dicembre 2014, n. 190), l’Agenzia delle entrate utilizza, in via sperimentale, anche le informazioni desumibili dai dati delle fatture elettroniche e dai corrispettivi.

Si tratta di una novità di assoluto rilievo che rende la precompilata ancora più completa.

Attenzione però, tale novità deve essere letta insieme alla previsione di esonero dall’invio della certificazione unica per i redditi corrisposti ai forfettari.

Il ragionamento del legislatore è molto semplice: tu committente non mi invii più la CU per fatture pagate a forfettari ( si pensi ad esempio alle provvigioni pagate all’agente di commercio in regime forfettario) perché i dati me li ricavo direttamente dalla fattura elettronica emessa dal forfettario stesso.

Tuttavia non si è tenuto conto di una cosa molto importante.

I suddetti contribuenti “dichiarano la fattura” solo se la incassano. Nei fatti potrebbe accadere che per tot. fatture emesse non ci sia stato alcun incasso.

Da qui il contribuente non si ritroverà d’accordo con il reddito proposto dal Fisco e sarà costretto a mettere mano al dichiarativo che risulterà modificato rispetto a quanto pre-caricato. Nei fatti in molti casi si avrà un’imposta a debito effettiva inferiore rispetto a quella proposta dall’Agenzia delle entrate.

La conseguenza maggiore si avranno in termini di controlli del Fisco sulla precompilata.

Così ad esempio, se il modello Redditi PF precompilato si presenta, direttamente tramite l’applicativo Redditi PF web o Redditi on line oppure, tramite intermediario abilitato ma la dichiarazione è stata predisposta dal contribuente con modifiche che incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta: non saranno effettuati i controlli documentali sugli oneri, comunicati all’Agenzia delle entrate, che non sono stati modificati.

Per quelli modificati invece i controlli potranno essere attivati.

Riassumendo

  • Disponibilità dal 30 aprile 2025 – Da quel pomeriggio tutti i contribuenti possono consultare online la propria dichiarazione precompilata (modello 730 o Redditi PF); l’estensione ai titolari di partita IVA, introdotta nel 2024, resta confermata.
  • Dati precaricati sempre più ricchi – Oltre a sanità, interessi mutuo, bonus edilizi ecc., nel 2025 vengono inseriti anche i redditi da impianti fotovoltaici comunicati dal GSE (quadro D5 del 730 / quadro RL14 del Redditi).
  • Fatture elettroniche dei forfettari – Per chi è in regime forfettario (ed ex-minimi) la precompilata include, in via sperimentale, i dati delle  e-fatture 2024, in sostituzione dei dati di Certificazione Unica che i committenti non trasmettono più.
  • Rischio “doppio taglio” – Poiché i forfettari dichiarano le fatture solo se effettivamente incassate, la base imponibile proposta dall’Agenzia può risultare più alta di quella reale; il contribuente dovrà allora correggere la precompilata per allinearla agli incassi effettivi.
  • Effetti sui controlli – Se la dichiarazione viene presentata senza modifiche, gli oneri non sono soggetti a controllo documentale; quando invece si rettificano i dati (es. fatture non incassate), l’Agenzia potrà avviare controlli formali solo sulle voci cambiate, lasciando indenni quelle accettate così come precaricate.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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