Nuovo registro operatori oro 2025 dal 17 aprile: regole, requisiti, importi e scadenze da non perdere

Dal 17 aprile 2025 cambia la regolamentazione per gli operatori professionali in oro con l’attivazione del nuovo registro OAM.
3 settimane fa
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registro operatori oro
Foto © Pixabay

Dal 17 aprile 2025 prende ufficialmente avvio il nuovo registro operatori oro, uno strumento normativo e operativo destinato a regolamentare l’attività degli Operatori Professionali in Oro (OPO).

L’iniziativa è stata formalizzata dall’Organismo degli Agenti e dei Mediatori (OAM) attraverso la circolare n. 62 pubblicata il 26 marzo 2025. Si tratta di una tappa cruciale per l’intero comparto, con implicazioni significative per gli operatori già attivi e per quelli intenzionati ad avviare la propria attività nel settore del commercio di oro.

La nuova gestione del registro operatori oro: cosa cambia

Con il passaggio della competenza alla gestione dell’OAM, il registro operatori oro viene riorganizzato con una struttura più articolata e standardizzata.

La precedente tenuta del registro, affidata alla Banca d’Italia, lascia ora spazio a un sistema più dinamico e in linea con le attuali esigenze del mercato e della normativa antiriciclaggio. L’Organismo si occuperà quindi di ricevere, esaminare e decidere in merito alle domande di iscrizione, garantendo trasparenza e legalità nello svolgimento dell’attività.

Tempistiche e modalità di iscrizione

La data di avvio del nuovo registro operatori oro è fissata al 17 aprile 2025. Da quel giorno sarà possibile inviare la propria domanda di iscrizione esclusivamente in modalità telematica, tramite il portale ufficiale dell’OAM. È richiesta la registrazione preventiva all’area riservata e il possesso di una casella di posta elettronica certificata (PEC), condizione indispensabile per poter procedere alla trasmissione dell’istanza.

Gli operatori oro già attivi alla data di apertura del registro, e già presenti nell’albo precedentemente gestito dalla Banca d’Italia, potranno continuare a esercitare l’attività. Tuttavia, dovranno comunque trasmettere la richiesta di iscrizione entro 30 giorni, attendendo nel frattempo la decisione dell’OAM, che potrà approvare o rigettare la domanda.

Chi, invece, intende intraprendere l’attività ex novo a partire dal 17 aprile, sarà tenuto ad attendere l’esito formale dell’istruttoria prima di poter iniziare l’esercizio della professione. In questo caso, l’Organismo ha tempo 30 giorni per esprimersi sull’iscrizione, con una possibile proroga di ulteriori 15 giorni.

L’obbligo si affianca alle dichiarazioni periodiche degli operatori oro.

Importi e riduzioni: il contributo per il 2025

La circolare n. 62 fornisce anche indicazioni precise sul contributo economico da versare per ottenere l’iscrizione al registro operatori oro. Per l’anno 2025, l’ammontare previsto è pari a 980 euro. È tuttavia prevista una riduzione significativa per coloro che sono già registrati come operatori compro oro (OCO), i quali beneficeranno di un contributo agevolato pari a 680 euro. Questo incentivo rappresenta un importante riconoscimento per le realtà già sottoposte a forme di vigilanza e regolamentazione da parte dell’OAM.

Un’ulteriore agevolazione riguarda le società che intendono figurare in entrambi i registri (OPO e OCO): in tal caso, il contributo da versare resta equiparato a quello previsto per la sola iscrizione al Registro degli Operatori Professionali in Oro, evitando così una doppia imposizione.

Il pagamento dovrà essere effettuato entro cinque giorni dalla presentazione dell’istanza, esclusivamente tramite la piattaforma digitale pagoPA, in linea con le più recenti direttive sulla digitalizzazione dei pagamenti alla pubblica amministrazione.

I requisiti per essere ammessi al registro operatori oro

Per ottenere l’iscrizione al registro operatori oro, è necessario soddisfare una serie di criteri strutturali e personali, volti a garantire serietà, affidabilità e rispetto delle normative vigenti.

  • Forma giuridica – L’attività può essere svolta solo da società dotate di specifica forma giuridica. Sono ammesse: società per azioni, società in accomandita per azioni, società a responsabilità limitata, società cooperative.
  • Capitale sociale – L’importo minimo richiesto per il capitale sociale versato è di 50.000 euro, soglia che riflette quella già prevista per le società per azioni. Questo requisito assicura una solida base finanziaria e l’idoneità patrimoniale dell’operatore.
  • Oggetto sociale – Lo statuto societario deve esplicitamente prevedere l’attività di commercio di oro, elemento imprescindibile per ottenere l’autorizzazione.
  • Requisiti di onorabilità – Devono essere soddisfatti standard di moralità e affidabilità da parte di tutti i soggetti coinvolti nella gestione e nell’amministrazione della società, inclusi soci, amministratori e dipendenti con incarichi direttivi, sia tecnici che commerciali. Tali requisiti sono definiti in conformità alla normativa vigente in materia.

Integrazione tra Registro OPO e Registro OCO

Un aspetto importante introdotto dalla nuova regolamentazione è la possibilità per le società iscritte al Registro OCO di estendere la propria attività anche al settore degli operatori professionali in oro. In questi casi, pur dovendo presentare un’apposita istanza per l’iscrizione al nuovo registro, le società già sottoposte alla vigilanza dell’OAM beneficeranno di un trattamento economico agevolato.

Questa integrazione tra i due registri rappresenta una semplificazione procedurale significativa, soprattutto per quegli operatori che svolgono attività su più fronti nel mercato aurifero. L’approccio dell’OAM favorisce così una maggiore coerenza normativa e una razionalizzazione dei costi per le imprese.

Nuovo registro operatori oro: considerazioni finali

L’introduzione del nuovo registro operatori oro rappresenta un passaggio chiave nel percorso di razionalizzazione e controllo dell’attività di commercio professionale di oro. Affidando la gestione all’OAM, il legislatore mira a rafforzare la trasparenza del settore, a tutelare gli operatori onesti e a contrastare efficacemente i rischi di infiltrazioni illecite.

I tempi stretti per la presentazione delle domande, le modalità telematiche previste e gli obblighi contributivi delineano un quadro preciso e moderno, in cui il rispetto delle regole è condizione essenziale per operare in modo regolare. Al contempo, le agevolazioni introdotte per gli operatori già iscritti al registro compro oro mostrano l’intenzione di agevolare il passaggio al nuovo sistema, evitando aggravi inutili per le realtà già conformi.

Il nuovo registro rappresenta così un passo avanti verso una maggiore strutturazione e affidabilità del mercato, in un contesto in cui la tracciabilità delle operazioni, la conformità normativa e la solidità degli operatori sono sempre più centrali.

Riassumendo

  • Dal 17 aprile 2025 operativo il nuovo registro operatori oro gestito dall’OAM.
  • Iscrizione obbligatoria tramite portale OAM con PEC e firma del legale rappresentante.
  • Operatori già attivi devono fare domanda entro 30 giorni per mantenere l’attività.
  • Contributo di iscrizione 980 euro, ridotto a 680 per registrati al Registro OCO.
  • Requisiti: forma societaria specifica, capitale minimo 50.000 €, requisiti di onorabilità.
  • Pagamento contributo via pagoPA entro 5 giorni dalla presentazione dell’istanza.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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