Stai prendendo la pensione giusta? Ecco cosa devi controllare

Alla domanda se stai prendendo la pensione giusta la risposta si può trovare dal sito dell'INPS scaricando alcuni documenti.
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2 mesi fa
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Stai prendendo la pensione giusta
Foto © Investireoggi

Dormire sonni tranquilli una volta andati in pensione, oppure accontentarsi di ciò che l’INPS liquida mensilmente con il rateo pensionistico, è un errore comune a molti pensionati. Accontentarsi, infatti, è esattamente ciò che fanno in tanti, senza approfondire da cosa sia effettivamente composto il trattamento pensionistico ricevuto.

Oggi vedremo come molte delle pensioni percepite dagli italiani potrebbero nascondere delle criticità e come verificare se stai ricevendo davvero la pensione corretta. Analizzeremo come effettuare i controlli necessari, magari semplicemente individuando quali elementi mancano al trattamento, e a quali diritti il pensionato potrebbe accedere senza saperlo.

Nella stragrande maggioranza dei casi, queste lacune si traducono in una perdita economica per il pensionato, che si ritrova a ricevere una pensione inferiore rispetto a quanto gli spetterebbe.

Stai prendendo la pensione giusta? Ecco cosa devi controllare

Una volta raggiunta l’età pensionabile, i lavoratori e contribuenti italiani presentano domanda per il trattamento scelto: può essere la pensione di vecchiaia, quella anticipata, oppure uno dei tanti scivoli in deroga alla legge Fornero.

A prescindere dalla misura selezionata, ci sono numerosi aspetti da analizzare quando si riceve l’accoglimento della domanda da parte dell’INPS. Infatti, la pensione potrebbe non essere corretta nel calcolo: magari mancano contributi versati ma non conteggiati, oppure non sono state sfruttate alcune opportunità previste dalla normativa.

Esistono meccanismi e misure che possono consentire di ottenere un importo pensionistico più elevato, semplicemente facendo valere diritti già esistenti ma ignorati.

Cosa fare sul sito dell’INPS per controllare la propria pensione percepita o da percepire

Verificare alcuni documenti presenti nella banca dati riservata dell’INPS, accessibile tramite SPID, CIE o CNS, è il primo passo per chiarire eventuali anomalie.

Parliamo dell’area personale del sito INPS, dove ogni contribuente può consultare e scaricare informazioni essenziali.

Chi è già in pensione può scaricare il cedolino mensile della pensione oppure il modello OBIS/M, ovvero la busta paga del pensionato. Chi invece è in attesa del primo pagamento, oppure ha avuto l’accoglimento della domanda ma non ha ancora ricevuto il rateo, può scaricare l’estratto conto contributivo, sia in forma ordinaria che certificativa (quest’ultima va richiesta esplicitamente all’INPS e rappresenta il documento più importante).

Ecco cosa si può controllare dal sito dell’INPS

Tutti i documenti citati sono utili per diversi controlli. Cedolino e modello OBIS/M, ad esempio, servono per verificare se la pensione percepita include tutte le somme aggiuntive spettanti secondo la normativa, in base ai requisiti individuali.

Inoltre, consentono di controllare eventuali trattenute non dovute, come ad esempio la trattenuta sindacale, che può essere rimossa.

Tra le voci aggiuntive che potrebbero spettare ma non sono erogate in automatico dall’INPS, ci sono:

  • le maggiorazioni sociali;
  • i trattamenti di famiglia, come gli assegni per il nucleo familiare, soprattutto per chi ha un coniuge a carico;
  • le integrazioni al trattamento minimo, nel caso in cui l’importo pensionistico sia inferiore.

Tutti questi elementi rendono necessario un controllo accurato, per eventualmente richiedere quanto non ancora corrisposto.

Mettere a confronto estratti conto e prospetti di liquidazione per scoprire se stai prendendo la pensione giusta

Verificare se si sta percependo la pensione corretta passa anche attraverso il confronto tra estratto conto contributivo e prospetto di liquidazione.

L’estratto conto serve a controllare se tutti i contributi versati sono stati utilizzati per il calcolo. Il prospetto di liquidazione, invece, è il documento che accompagna la lettera di accoglimento della domanda di pensione e si può consultare anche nell’area riservata del sito INPS.

Confrontando questi due strumenti, è possibile verificare:

  • se i contributi risultano completi;
  • se ci sono periodi di vuoto contributivo;
  • se ci sono lavori svolti ma non accreditati per mancanza di versamenti da parte del datore di lavoro.

Stai prendendo la pensione giusta? Ecco come sfruttare alcune normative di favore

Esistono normative di favore che, se sfruttate, consentono l’aumento dell’importo pensionistico.

Ad esempio, chi è andato in pensione anticipatamente, una volta raggiunti i 67 anni, può chiedere all’INPS un ricalcolo della pensione sulla base delle regole della vecchiaia, che richiedono solo 20 anni di contributi.

Questo permette di escludere dal calcolo i periodi penalizzanti, come quelli relativi a:

  • disoccupazione indennizzata;
  • cassa integrazione;
  • lavoro part-time o con basse retribuzioni.

Inoltre, è possibile verificare se i contributi sono stati effettivamente versati dai datori di lavoro. Ci sono casi in cui il datore era inadempiente o fallito, e non ha provveduto ai versamenti nonostante il contratto di lavoro fosse regolare.

Cosa fare dopo aver notato che non stai prendendo la pensione giusta

Dai controlli effettuati si può capire se la pensione percepita è corretta o se è necessario intervenire.

Chi ha già ottenuto la pensione dovrebbe comunque verificare la propria posizione e, in caso di anomalie, richiedere un nuovo calcolo all’INPS, anche segnalando eventuali omissioni contributive tramite l’area personale sul sito.

In alternativa, si può:

  • presentare una domanda di ricostituzione per far valere contributi non inizialmente conteggiati;
  • versare oneri da riscatto per periodi ora riscattabili (ad esempio, laurea o periodi di lavoro non coperti);
  • valutare se si rientra nei benefici della Pace Contributiva.

Anche gli anni universitari possono essere trasformati in contributi utili alla pensione, contribuendo a migliorarne l’importo finale.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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