L’INPS, nella Circolare n. 83 del 2025 ha chiarito che gli artigiani e commercianti in regime forfettario possono scegliere se aderire alla riduzione contributi del 35% (già prevista) o alla nuova riduzione 50% (novità prevista con la legge di bilancio 2025).
Ricordiamo che la riduzione 50% si applica per 36 mesi e solo per chi inizia attività nel 2025. Mentre quella del 35% non ha limite temporale e non è legata all’anno di inizio attività.
Le opzioni disponibili: 35% o 50% di riduzione contributiva
Dunque, nel 2025, il panorama contributivo per artigiani e commercianti in regime forfettario si arricchisce di una nuova opportunità. L’INPS, attraverso la Circolare n. 83/2025, ha infatti chiarito le modalità di applicazione della nuova misura di sostegno e le sue implicazioni, offrendo ai soggetti interessati la possibilità di scegliere tra due diverse opzioni di riduzione degli oneri previdenziali.
Gli artigiani e commercianti che operano in regime forfettario possono oggi valutare due differenti agevolazioni:
- la riduzione dei contributi del 35%, già prevista negli anni precedenti;
- la nuova riduzione del 50%, introdotta nel 2025.
La scelta
La scelta tra le due formule dipende da diversi fattori, a partire dal momento di avvio dell’attività. La nuova riduzione del 50% è infatti riservata esclusivamente a coloro che avviano una nuova attività nel corso del 2025. Essa si applica per un periodo massimo di 36 mesi, offrendo così uno sgravio significativo nei primi tre anni di attività.
Diversamente, la riduzione contributi 35% dei forfettari non è vincolata all’anno di inizio dell’attività e si configura come una misura strutturale, senza limiti temporali predefiniti (salvo revoca). Questo rende l’agevolazione del 35% accessibile a una platea più ampia di contribuenti.
Effetti sulla futura pensione: una valutazione necessaria
Se da un lato le agevolazioni rappresentano un sostegno concreto nell’abbattimento del carico contributivo, dall’altro è imprescindibile considerare le ripercussioni sul trattamento pensionistico futuro.
Riducendo il versamento dei contributi, si assiste inevitabilmente a un decremento del montante contributivo accumulato, che rappresenta la base di calcolo della pensione.
Il tipo di riduzione incide in maniera differente:
- la riduzione al 50% comporta una diminuzione più marcata dei contributi accreditati;
- la riduzione al 35%, invece, provoca un impatto minore sulla posizione previdenziale.
È quindi essenziale che ogni contribuente ponderi attentamente la scelta, considerando non solo il beneficio immediato in termini di risparmio, ma anche le conseguenze di lungo termine sul proprio futuro previdenziale.
Le regole per chi avvia l’attività nel 2025
Un’attenzione particolare va rivolta ai soggetti che avviano una nuova attività artigianale o commerciale nel 2025.
Per usufruire della riduzione del 35%, questi soggetti dovevano inoltrare apposita domanda all’INPS. Tuttavia, l’Istituto, nella Circolare sulla riduzione contributi artigiani e commercianti, ha previsto una possibilità di riconsiderazione. Coloro che hanno già presentato richiesta per la riduzione del 35% possono ritrattare la propria scelta e optare per la nuova riduzione del 50%.
La nuova misura, una volta adottata, sarà valida per 36 mesi consecutivi. Alla scadenza di questo periodo agevolato, il contribuente potrà comunque tornare a beneficiare dello sconto del 35%, riprendendo l’applicazione delle condizioni precedenti.
Riduzione contributi artigiani e commercianti: un’analisi delle opportunità
Il 2025 si configura dunque come un anno di importanti decisioni per artigiani e commercianti in regime forfettario.
La possibilità di scegliere tra due diverse forme di riduzione contributiva introduce una maggiore flessibilità, consentendo a ciascun soggetto di modulare il proprio impegno contributivo in funzione della situazione personale e delle proprie prospettive future.
La riduzione contributi artigiani e commercianti rappresenta un’opportunità concreta per sostenere il lavoro autonomo, in un’ottica di alleggerimento fiscale che, però, richiede una gestione consapevole e una valutazione accurata dell’impatto previdenziale.
Riassumendo
- Due riduzioni contributive: 35% tradizionale o 50% per nuove attività dal 2025.
- Durata agevolazioni: Il 50% dura 36 mesi; il 35% è senza limiti temporali.
- Effetti sulla pensione: Meno contributi versati significano una futura pensione più bassa.
- Cambio di opzione: Chi ha scelto il 35% può passare al 50% entro il 2025.
- Strategia previdenziale: È fondamentale valutare l’impatto pensionistico prima di scegliere l’agevolazione.
- Opportunità e attenzione: La riduzione contributiva aiuta subito, ma serve pianificazione previdenziale.
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