Il mondo del risparmio obbligazionario europeo torna a far parlare di sé, questa volta con buone notizie per gli investitori. È il caso di SNS REAAL N.V. e SNS Bank N.V., due istituzioni finanziarie olandesi travolte dalla crisi immobiliare nel 2013, oggi alla ribalta per una storica sentenza che apre la strada a significativi risarcimenti. Dopo anni di incertezza, molti risparmiatori italiani potrebbero finalmente vedere riconosciuti i propri diritti.
Il fallimento SNS: dalle scommesse immobiliari al salvataggio di stato
All’inizio degli anni Duemila, SNS REAAL si era fatta largo nel settore finanziario olandese, operando sia nel comparto bancario che assicurativo.
Tuttavia, una serie di investimenti immobiliari ad alto rischio, in particolare tramite la divisione SNS Property Finance, si sono rivelati fatali. Le crescenti perdite hanno rapidamente eroso la solidità patrimoniale del gruppo, spingendo il governo olandese a intervenire il 1° febbraio 2013 con una misura straordinaria: la nazionalizzazione del gruppo per evitare un contagio sistemico.
Questa operazione di salvataggio, dal valore di oltre 3,7 miliardi di euro, ha però comportato l’azzeramento forzato di diverse obbligazioni subordinate in mano a investitori privati, inclusi molti italiani.
L’esproprio degli obbligazionisti: un colpo durissimo
Con l’intervento del governo, i possessori di strumenti subordinati emessi da SNS Bank e SNS REAAL hanno visto i propri investimenti azzerati da un decreto di esproprio. Le obbligazioni sono state revocate senza alcun indennizzo immediato, provocando forti perdite per migliaia di investitori, alcuni dei quali avevano acquistato quei titoli tramite intermediari italiani.
A partire da quel momento si è aperta una lunga battaglia legale per il riconoscimento dei diritti di quei creditori, battaglia che solo recentemente ha raggiunto un punto di svolta.
La sentenza della corte suprema: riconosciuto il diritto al risarcimento
Nel 2021, il Consiglio dello Stato olandese aveva già riconosciuto l’illegittimità del mancato indennizzo per l’esproprio delle obbligazioni SNS. Ma è stata la sentenza della Corte Suprema dei Paesi Bassi, arrivata il 21 aprile 2023, a mettere la parola fine alla vicenda giudiziaria, obbligando lo Stato a risarcire gli ex detentori di questi strumenti finanziari.
In seguito alla sentenza, il Ministero delle Finanze dei Paesi Bassi ha stanziato un fondo di oltre 800 milioni di euro – comprensivo di interessi – per rimborsare i soggetti danneggiati.
Chi può chiedere il rimborso?
Hanno diritto a ricevere il risarcimento:
- Gli investitori che possedevano obbligazioni subordinate di SNS Bank o SNS REAAL al 1° marzo 2013 e non le hanno vendute successivamente;
- I detentori di strumenti subordinati non quotati, come i “SNS Participatie Certificaten 3”, che abbiano subito perdite superiori al 10% del valore nominale;
- Altri soggetti coinvolti in prestiti espropriati, come i portatori dei cosiddetti “prestiti Van Doorn”, “Poseidon”, “OHRA Stichting”, e altri strumenti a cavallo tra obbligazione e partecipazione.
Un aiuto per gli investitori italiani: il supporto di Martingale Risk
Per i risparmiatori italiani coinvolti, muoversi tra leggi olandesi, moduli burocratici e procedure tecniche può rappresentare un ostacolo considerevole. In questo contesto, Martingale Risk, società specializzata nella tutela legale di investitori danneggiati, offre un’opportunità concreta: partecipare a un’azione collettiva senza alcun anticipo di spesa.
L’approccio proposto prevede un’analisi gratuita della posizione individuale, seguita – se ritenuto idoneo – dalla completa copertura dei costi legali. L’investitore verrà rimborsato solo in caso di esito positivo, con una percentuale trattenuta sull’indennizzo ottenuto. Un modello “no win, no fee” che permette anche ai piccoli risparmiatori di far valere i propri diritti senza rischi economici.
Una seconda occasione per chi ha perso tutto
La vicenda SNS non è soltanto una delle tante crisi bancarie europee del passato recente: è anche un precedente giudiziario importante, che dimostra come – anche a distanza di anni – sia possibile ottenere giustizia quando le istituzioni si muovono in modo scorretto.
Per gli investitori italiani che avevano ormai perso la speranza, questa nuova fase rappresenta un’occasione da non lasciarsi sfuggire. Agire tempestivamente è fondamentale: la finestra per presentare la domanda di risarcimento non resterà aperta per sempre.
Per maggiori dettagli sull’iniziativa di recupero e per richiedere una valutazione gratuita, è possibile consultare il sito: https://martingalerisk.it/sns-reaal-n-v-e-sns-bank-n-v-recupero-delle-perdite-subite-su-bond-subordinati
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