L’opportunità di fare pace con il fisco italiano e di mettersi in regola con le cartelle esattoriali è stata recentemente introdotta dalla rottamazione qater. Parliamo di quella sanatoria nata nel 2023, a cui hanno aderito tantissimi contribuenti, ma che ha un tasso elevato di decadenza. Significa che moltissimi di quelli che hanno aderito alla definizione agevolata delle cartelle esattoriali sono rimaste adesso escluse dalla sanatoria.
Perché hanno omesso di pagare una delle rate del piano di rateazione. Questo significa che anche chi aveva aderito alla sanatoria adesso è stato escluso. Il problema di fondo nasce dalla sanatoria stessa. Infatti con la rottamazione quater la decadenza scattava alla prima rata omessa.
Adesso però è stata introdotta la riapertura dei termini. In pratica anche i decaduti adesso potranno presentare domande in modo tale da ritornare a poter sfruttare di nuovo la rottamazione. Ma come bisogna fare adesso?
Rottamazione cartelle esattoriali, domanda entro il 30 aprile, ma come si fa adesso?
Per poter sfruttare la possibilità di riapertura dei termini bisogna presentare una specifica domanda. Ed è questa la cosa che molti nostri lettori ci chiedano adesso che si trovano nella condizione di poter ritornare a prendere i benefici della sanatoria da cui erano stati precedentemente esclusi.
“Buongiorno, potete indicarmi il modo per riattivare la rottamazione quater? Avevo aderito, ho pagato la prima rata delle 18 che mi erano state concesse e poi niente più. Adesso cosa devo fare? Mi dite la procedura e cosa comporta la riapertura?”
La procedura per aderire di nuovo alla rottamazione delle cartelle esattoriali da cui precedentemente si era decaduti è abbastanza semplice. Si può fare in area libera e in area riservata.
In quest’ultimo caso bisogna cedere con lo SPID, con la CIE o con la CNS. Infatti entrando sul sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione dopo l’autenticazione, bisogna compilare l’apposito formulario. In area riservata non c’è bisogno di allegare alcun documento perché la procedura, proprio perché si fa in area riservata, a tutti i crismi dell’ufficialità e della correttezza.
Invece in aria libera bisogna provvedere a completare una pratica leggermente più complessa. Il formulario va fatto sempre inserendo i dati anagrafici del richiedente, i dati di residenza, un indirizzo email è un numero di telefono. Sempre nel formulario vanno inseriti il numero delle cartelle che sono state inserite a loro volta nella rottamazione.
Oltre naturalmente al numero della comunicazione da cui si è precedentemente decaduti. In pratica bisogna avere tra le mani la lettera di approvazione della rottamazione quater delle cartelle esattoriali, da dove si evincono tutte le cartelle rottamate con i relativi numeri e la comunicazione di sanatoria.
Rottamazione quater, riapertura dei termini, la guida all’istanza e cosa succede dopo
Solo con il corretto inserimento di tutti i numeri di riferimento di ogni singola cartella che precedentemente l’interessato ha inserito nella rottamazione si può inviare l’istanza. Con il modulo di domanda che va stampato e firmato.
Inoltre va scannerizzato con la firma e quindi inviato nella stessa procedura come allegato.
In un unico file vanno inseriti l’istanza e una copia del proprio documento di riconoscimento in corso di validità. Una volta inviata la domanda, il sistema produce la risposta affermativa di questo invio con una segnalazione particolare da non sottovalutare. Sull’indirizzo email indicato in domanda l’Agenzia delle Entrate Riscossione invia una comunicazione con un link da validare entro 72 ore dall’istanza.
Una volta che la domanda di reintegro nella rottamazione quater delle cartelle è stata accolta, si torna a poter sfruttare i vantaggi della sanatoria. Iniziando probabilmente a pagare normalmente le rate non ancora scadute e pagando in 10 rate (con le stesse scadenze delle rate non ancora scadute) tutto l’arretrato maturato delle precedenti rate scadute e non pagate. Un arretrato su cui verranno caricati interessi del 2% annuo. Tutta la procedura ricordiamo, va espletata in ogni caso entro il prossimo 30 aprile. Altrimenti non si potrà più chiedere il reintegro nella rottamazione quater delle cartelle esattoriali.