Fino a quando si può andare in pensione con somma età e contributi più bassa di 100

Fino a quando sarà possibile andare in pensione con somma età e contributi più bassa di 100? Ecco cosa c'è da aspettarsi!
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2 settimane fa
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Pensione
Foto © Pixabay

Fino a quando si può andare in pensione con somma età e contributi più bassa di 100? Come cantava Lucio Dalla con il brano Cosa sarà: “Cosa sarà? Che fa crescere gli alberi, la felicità, che fa morire a vent’anni anche se vivi fino a cento”.

Nulla si può dare per scontato. La vita è piena di imprevisti e sono tante le situazioni da dover affrontare, le cui cause, e conseguenze, sono spesso indipendenti dalla nostra volontà. Basti pensare ai vari adempimenti burocratici, che richiedono il rispetto di parametri e tempistiche già prestabilisti dagli organi competenti.

Lo sanno bene tutti i lavoratori che non vedono l’ora di andare in pensione e poter finalmente staccare la spina dalla routine quotidiana.

A tal fine, però, devono rispettare determinati requisiti che non sono sempre facilmente raggiungibili.

Se tutto questo non bastasse la speranza di vita continua a crescere e questo potrebbe comportare un aumento dell’età pensionale. Si fa così sempre più largo l’ipotesi che in molti per andare in pensione debbano attendere il raggiungimento di un’età pari almeno a 70 anni, anziché gli attuali 67 anni.

Fino a quando si può andare in pensione con somma età e contributi più bassa di 100

In attesa di una riforma del sistema pensionistico del nostro Paese, sono tanti i dubbi che affliggono i cittadini su tale tematica. In particolare si teme di dover attendere più tempo del previsto per poter accedere alla pensione. Proprio per questo motivo è bene conoscere le varie misure disponibili, in modo tale da poter optare per l’opzione più vantaggiosa.

A tal proposito interesserà sapere che è ancora possibile, in determinati casi, andare in pensione con somma età e contributi più bassa di 100.

Questo è possibile grazie alla cosiddetta quota 97,6 a cui hanno diritto coloro che  svolgono attività lavorative particolarmente faticose e pesanti, definite usuranti.

Tra questi si annoverano lavori in galleria, nelle cave e in cassoni ad aria compressa. Rientrano anche i lavori svolti dai palombari, ad alte temperature, espletati in spazi ristretti, i lavori di asportazione dell’amianto e la lavorazione del vetro cavo.

Per beneficiare di tale misura bisogna presentare apposita domanda, accedendo all’era personale del sito ufficiale dell’Inps, entro il 1º maggio dell’anno precedente a quello di maturazione dei requisiti agevolati. Se i requisiti saranno maturati nel 2026, pertanto, la domanda doveva essere presentata entro il 1° maggio 2025.

Nel caso in cui abbiate diritto a tale misura, ma non avete presentato apposita richiesta non preoccupatevi. È possibile presentare la richiesta anche in seguito. In questo caso, però, bisogna fare i conti con una penalizzazione sulla decorrenza dell’assegno.

In particolare, se la domanda è presentata entro giugno, il pagamento del trattamento pensionistico sarà posticipato di un mese. Se la domanda si presenta entro luglio, si dovranno fare i conti con un ritardo di due mesi. Se la domanda si presenta oltre tre mesi dalla scadenza, la decorrenza della pensione sarà posticipata di tre mesi.

Benefici previdenziali per gli addetti a lavori usuranti

Oltre a svolgere lavori usuranti, per andare in pensione con somma età e contributi più bassa di 100 bisogna rispettare determinati requisiti anagrafici e contributivi. Entrando nei dettagli,  è necessario che l’attività usurante sia svolta per almeno sette anni negli ultimi dieci anni di lavoro o per almeno metà della vita lavorativa complessiva. Ma non solo, come spiegato sul sito dell’Inps:

Dal 2016 al 2026, i requisiti agevolati per accedere al trattamento pensionistico anticipato sono:

  • per i lavoratori impegnati in mansioni particolarmente usuranti (addetti alla cosiddetta “linea catena”, conducenti di veicoli adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo, notturni a turni occupati per un numero di giorni lavorativi pari o superiore a 78 all’anno o per lavoratori notturni che prestano attività per periodi di durata pari all’intero anno lavorativo:
    • dipendenti: quota 97,6 (somma di età e anzianità contributiva) con età minima di 61 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni;
    • autonomi: quota 98,6 (somma di età e anzianità contributiva) con età minima di 62 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni;
  • per i lavoratori notturni a turni occupati per un numero di giorni lavorativi da 72 a 77 all’anno:
    • dipendenti: quota 98,6 (somma di età e anzianità contributiva) con età minima di 62 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni;
    • autonomi: quota 99,6 (somma di età e anzianità contributiva) con età minima di 63 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni;
  • per i lavoratori notturni a turni occupati per un numero di giorni lavorativi da 64 a 71 all’anno:
    • dipendenti: quota 99,6 (somma di età e anzianità contributiva) con età minima di 63 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni;
    • autonomi: quota 100,6 (somma di età e anzianità contributiva) con età minima di 64 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni”.

In caso di dubbi sulle modalità di accesso e tempistiche, si invita a consultare il sito dell’istituto di previdenza o rivolgersi ad un professionista, come un Caf o Patronato.

Veronica Caliandro

In InvestireOggi.it dal 2022 si occupa di articoli e approfondimenti nella sezione Fisco. E’ Giornalista pubblicista.
Laureata in Economia Aziendale, collabora con numerose riviste anche su argomenti di economia e attualità. Ha lavorato nel settore del marketing e della comunicazione diretta, svolgendo anche attività di tutoraggio.

1 Comment

  1. Buongiorno mi chiamo Mauro ho 65 anni compiuti a ottobre 2024 e purtroppo solo 36 anni di contributi pagati mi è stata riconosciuta una invalidità civile del 70 percento e svolgo una attività che erroneamente non è definita usurante ,Carrozzeria su autobus e mezzi pesanti . Non ho nessuna possibilità di fermarmi di lavorare devo per forza morire sul lavoro. Ho cominciato a lavorare nel 1973 a 14 anni e per varie ragioni non ho tutti i contributi. Grazie mille

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