L’ISEE, acronimo di Indicatore della Situazione Economica Equivalente, è da sempre una vera gioia o un vero dolore per milioni di famiglie e contribuenti italiani.
Per quanto possa sembrare un controsenso, una famiglia o un singolo può essere contento di avere un ISEE basso, poiché questo consente l’accesso a bonus, agevolazioni e sussidi. Naturalmente, un ISEE basso è indice di redditi e patrimoni limitati, quindi di una condizione economica debole. Ma per molti, ciò rappresenta l’unico modo per ottenere supporto pubblico.
Al contrario, un ISEE troppo alto può comportare la perdita di qualsiasi diritto alle prestazioni agevolate, con un effetto penalizzante per chi, pur non essendo benestante, supera certe soglie.
Negli anni abbiamo più volte spiegato la differenza tra ISEE ordinario e ISEE corrente, sottolineando come il secondo possa servire per abbassare il valore ISEE e rientrare nelle agevolazioni.
Oggi, però, parliamo di una terza variante poco conosciuta: l’ISEE ristretto.
ISEE ristretto: così accedi più facilmente a bonus e agevolazioni
Tornato alla ribalta in occasione della nuova prestazione universale per anziani non autosufficienti, l’ISEE ristretto è ancora poco conosciuto o sottovalutato da molti.
Il motivo del suo recente ritorno è proprio il bonus anziani over 80 con invalidità al 100% e accompagnamento, che prevede un voucher mensile da 850 euro per chi ha un ISEE inferiore a 6.000 euro.
Con il messaggio INPS n. 1842 del 10 giugno 2025, è stato chiarito che tale beneficio può essere richiesto anche con ISEE ristretto. In questo caso, l’ISEE si calcola sulla base del solo anziano beneficiario e della persona che lo assiste, escludendo altri membri della famiglia.
Senza entrare nei dettagli del bonus, è importante chiarire cos’è l’ISEE ristretto, chi può ottenerlo e quando può essere utilizzato.
Quando il nucleo familiare non deve essere indicato interamente
Con ISEE ristretto si intende una versione dell’indicatore in cui si considera un nucleo familiare limitato, ovvero non l’intera famiglia anagrafica del richiedente.
Deve essere però precisato che ci sono situazioni e prestazioni per cui è obbligatorio l’ISEE ordinario, e l’ISEE ristretto non può essere usato in alternativa.
La differenza principale tra ISEE ordinario e ISEE ristretto sta proprio nella composizione del nucleo familiare:
- L’ISEE ordinario prende in esame l’intero nucleo, come risultante dallo stato di famiglia presente nella banca dati ANPR (Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente).
- A volte sono considerati anche i familiari non conviventi, ad esempio: coniugi non residenti insieme, che rientrano comunque nello stesso ISEE; figli maggiorenni non conviventi, ma fiscalmente a carico dei genitori.
ISEE ristretto: quando si può usare e a cosa serve
L’ISEE ristretto si utilizza in presenza di prestazioni specifiche, tra cui rientra l’ISEE sociosanitario, utilizzato ad esempio:
- per la prestazione universale per anziani (come da messaggio INPS del 10 giugno),
- per prestazioni assistenziali non residenziali a favore di maggiorenni con disabilità,
- oppure per alcune borse di studio e dottorati di ricerca.
In queste situazioni, il soggetto interessato può calcolare l’ISEE considerando solo sé stesso, escludendo coniugi o altri familiari.
Ma attenzione: questo vale solo per le prestazioni legate alla disabilità o a condizioni particolari.
Per tutte le altre agevolazioni, si applica sempre e solo l’ISEE ordinario.