Bonus anziani: prendere 542 euro di indennità e 850 euro di assegno, ecco i chiarimenti INPS

Ecco gli ultimi chiarimenti dell'INPS sulla Prestazione Universale prevista dal Bonus anziani per prendere 542 euro di indennità e 850 euro di assegno.
2 settimane fa
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pensione, arretrati INPS
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Con il decreto anziani l’unica novità rilevante, anche se per qualcuno è una novità che riguarda una piccola platea di pensionati, è l’assegno di assistenza. Parliamo di una misura che consente di arrotondare ciò che un pensionato in determinate condizioni di salute, anagrafiche e reddituali percepisce già dall’INPS. Una novità che però non è ancora partita, o meglio, sono partite le istanze ma non le erogazioni. A tal punto che adesso l’INPS è uscito con un chiarimento ufficiale tramite un messaggio del 5 maggio scorso pubblicato sul suo portale istituzionale.

Bonus anziani: prendere 542 euro di indennità e 850 euro di assegno, ecco i chiarimenti INPS

Con l’articolo numero 34 del decreto legislativo numero 29 del 15 marzo 2024 è stata introdotta una misura sperimentale valida fino al 31 dicembre 2026 che si chiama Prestazione Universale.

Molti lo chiamano assegno di assistenza. Ed è quella misura che promette di assegnare ai beneficiari 850 euro al mese di voucher. Il tutto per pagare i servizi di assistenza domiciliare erogati da ditte specializzate in questo genere di servizi. O semplicemente per pagare una badante. Il tutto tramite voucher spendibili unicamente per i servizi sopracitati.
Un assegno che riguarda pensionati che sono già titolari di indennità di accompagnamento e invalidi al 100% con permanente riduzione della capacità lavorativa e di svolgimento delle attività della vita di tutti i giorni. In pratica, una somma aggiuntiva alle prestazioni per invalidi già percepite. E nel messaggio INPS numero 1401 del 5 maggio 2025, ecco i chiarimenti riguardo l’esito della novità appena introdotta.

Indennità di accompagnamento INPS e Prestazione Universale, ecco il contenuto del messaggio INPS

I beneficiari devono essere soggetti che hanno una età superiore a 80 anni (cioè 80 anni almeno già compiuti).

Ma che sono anche in possesso di un ISEE in corso di validità pari o inferiore a 6.000 euro.

Si chiama Prestazione Universale perché i richiedenti a cui l’INPS accoglie la domanda, avranno in una unica prestazione, erogata però in due distinte modalità di pagamento, l’indennità di accompagnamento ed il voucher prima spiegato. Nella comunicazione prima citata l’INPS però parla di due distinti pagamenti e cioè quello corrispondente alla misura dell’indennità di accompagnamento che nel 2025 è pari a circa 542 euro al mese.

E quello corrispondente al voucher da 850 euro al mese. Ma non come meccanismo di erogazione quanto invece come tempistiche. La misura è già partita. Ma adesso ci sono da ultimare le operazioni di controllo. Perché i requisiti specifici devono essere detenuti e l’INPS deve approntare le dovute verifiche.

Cosa succede adesso per le due diverse prestazioni?

Le verifiche dell’INPS come si legge nel messaggio riguardano per esempio il livello di bisogno assistenziale gravissimo, che in base al testo del provvedimento da cui è nata la misura, deve essere un fattore individuato dall’INPS interrogando le banche dati delle informazioni sanitarie a disposizione dell’Istituto e sentendo le indicazioni fornite da quella commissione tecnico-scientifica creata appositamente per la misura.

L’INPS specifica nel messaggio che i pagamenti dell’assegno di assistenza arriveranno in un secondo momento.

Ed il fatto che vengono differenziate le due prestazioni comprese nella nuova Prestazione Universale, nasce dalla necessità di evitare che per colpa dei controlli e delle procedure, ci siano soggetti che rimangono privi anche dell’indennità di accompagnamento che percepivano anche prima del varo della nuova misura unica.

Oltretutto specifica l’INPS che essendo in voucher l’erogazione dell’assegno ed essendo in danaro liquido l’indennità di accompagnamento, quest’ultima continuerà ad essere versata come sempre, mentre la prima verrà liquidata con una nuova procedura di cui però non è ancora disponibile il sistema.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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