Ecco le diverse strade per abbassare l’ISEE e prendere bonus, agevolazioni e altro

Ecco alcuni suggerimenti per abbassare l'ISEE troppo alto per prendere alcune prestazioni assistenziali, bonus e agevolazioni.
3 settimane fa
2 minuti di lettura
abbassare l'isee
Foto © Investireoggi

Abbassare il valore dell’ISEE oggi è diventato un tema di stretta attualità, dopo che il Governo ha confermato una misura introdotta nella legge di Bilancio di due anni fa. Si tratta della disposizione che consente di eliminare dal calcolo dell’ISEE tutti i patrimoni mobiliari garantiti dallo Stato.

Poiché l’ISEE è un documento imprescindibile per milioni di famiglie — che grazie ad esso accedono a prestazioni agevolate, bonus e sussidi — ridurlo è un obiettivo molto diffuso. A prescindere dall’intervento governativo, esistono varie strategie legittime per abbassare l’ISEE e rientrare nei requisiti di agevolazioni altrimenti inaccessibili.

Di seguito analizzeremo, una per una, le soluzioni utili a diminuire l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, così da ottenere i benefici menzionati.

Le vie dei benefici

Ecco le diverse strade per abbassare l’ISEE e prendere bonus, agevolazioni e altro Come detto, una delle soluzioni più recenti per ridurre l’ISEE è la novità introdotta dal Governo a partire da aprile. Chi, nell’ISEE, detiene patrimoni mobiliari relativi a buoni fruttiferi postali, libretti di risparmio postale, buoni del Tesoro o qualsiasi altro titolo di deposito a garanzia statale può escluderli dal calcolo.

È infatti prevista una franchigia di 50.000 euro: ogni famiglia può sottrarre fino a tale importo di patrimonio mobiliare rientrante nelle fattispecie sopra elencate. Va ricordato che i patrimoni mobiliari (come pure quelli immobiliari) incidono sull’ISEE per il 20% del loro valore. Proporzionato, però, alla scala di equivalenza del nucleo familiare. Eliminando queste dotazioni, l’ISEE si abbassa sensibilmente.

L’ISEE corrente può essere una soluzione da usare per abbassare il tutto Un’altra strategia consiste nel passare dall’ISEE ordinario all’ISEE corrente.

Chi ha subito di recente un netto calo reddituale o patrimoniale può così aggiornare l’indicatore, basato di norma sui dati del 2023, rendendolo più aderente alla situazione economica attuale.

In pratica, una famiglia i cui componenti abbiano perso il lavoro dopo il 2023 può presentare una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica e ottenere un ISEE più basso, coerente con il reddito attuale — talvolta azzerandolo nei casi di totale disoccupazione. Lo stesso vale per chi, nel 2023, possedeva in banca patrimoni oggi ridotti. Se la variazione supera la soglia prevista, si può passare da un ISEE ordinario, troppo alto per alcune misure, a un ISEE corrente che rientra nei limiti richiesti.

La composizione del nucleo familiare è importante, ecco i casi di soggetti che abbassano l’ISEE

La composizione del nucleo familiare è importante, ecco i casi di soggetti che aumentano l’ISEE. Un’ulteriore modalità per ridurre l’ISEE — sempre nel rispetto della legge — è scindere il nucleo familiare. Nell’ISEE, infatti, confluiscono i redditi del 2023 di tutti i componenti.

Immaginiamo una famiglia composta da madre, padre e due figli maggiorenni, tutti lavoratori: i redditi combinati di quattro persone possono far lievitare significativamente l’ISEE. Se i figli, economicamente autonomi, trasferiscono la propria residenza effettiva altrove, potranno richiedere un ISEE separato. I genitori, di conseguenza, resteranno con i rispettivi redditi e un indicatore più basso.

Tutto, però, deve avvenire nella piena legalità: un cambio di residenza fittizio — ad esempio in un garage o in un immobile inabitabile — è vietato. In caso di controlli, i benefici ottenuti andrebbero restituiti e si rischierebbero sanzioni penali per falso in atto pubblico.

La composizione del nucleo familiare è importante, ecco i casi di soggetti che abbassano l’ISEE. Se redditi e patrimoni pesano sull’ISEE, altrettanto rilevante è la composizione del nucleo e la situazione di ogni membro. Così come la presenza di un percettore di reddito lo fa aumentare, l’ingresso di un soggetto privo di redditi lo diminuisce.

Dunque, integrare nel nucleo familiare un parente senza reddito può ridurre l’indicatore. Ciò perché la scala di equivalenza premia i nuclei più numerosi a parità di reddito. Proprio per questo, l’ISEE ha sostituito la semplice dichiarazione dei redditi come criterio di accesso a bonus e agevolazioni. Consente, infatti, di fotografare con maggiore precisione la reale situazione economica e patrimoniale della famiglia.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

concordato preventivo biennale
Articolo precedente

CPB 2025-2026. Approvata la metodologia per elaborare la proposta reddituale

Stellantis
Articolo seguente

Con l’appoggio USA Stellantis è pronta a rivoluzionare le elettriche