Proroga imposte selettiva: chi resta obbligato ai versamenti entro i termini ordinari

La proroga imposte 2024-2025 per partite IVA, approvata nel CDM di giugno non è per tutti. Ecco chi è fuori.
3 settimane fa
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proroga imposte
Foto © Pixabay

Il 12 giugno 2025 il Consiglio dei Ministri ha approvato uno schema di decreto legge contenente importanti novità fiscali. Tra le misure previste, spicca la proroga imposte per alcune categorie di contribuenti.

Il rinvio riguarda le scadenze per il versamento del saldo relativo all’anno fiscale 2024 e del primo acconto per l’anno 2025. La decisione si inserisce in una linea di continuità normativa già osservata negli anni recenti, con modalità simili adottate dal legislatore anche nel 2023.

Soggetti interessati dalla proroga imposte

Il provvedimento della proroga versamento imposte coinvolge in primo luogo i cosiddetti “soggetti ISA”, ovvero coloro che applicano gli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale.

A questa categoria si aggiungono anche i contribuenti che adottano il regime forfettario e quelli che operano in regime di vantaggio.

Per tutti questi soggetti, la scadenza originaria fissata al 30 giugno viene posticipata al 20 luglio 2025. Tuttavia, trattandosi di una domenica, la scadenza slitta automaticamente al 21 luglio 2025, come da prassi amministrativa.

È opportuno sottolineare che tale proroga non comporta alcuna maggiorazione sull’importo dovuto, a condizione che il versamento venga effettuato entro il nuovo termine fissato. In alternativa, sarà comunque possibile eseguire il pagamento in un secondo momento, dal 22 luglio al 20 agosto 2025, con l’applicazione di una maggiorazione dello 0,4% a titolo di interesse compensativo.

Contribuenti esclusi dalla proroga imposte

La proroga imposte non è però universale. Ne restano esclusi i contribuenti persone fisiche che non esercitano attività d’impresa o professionale – in altre parole, i privati sprovvisti di partita IVA. Per questa categoria, le scadenze restano invariate:

  • 30 giugno 2025 per il versamento ordinario;
  • 30 luglio 2025 qualora si opti per il pagamento con maggiorazione dello 0,4%.

La disparità di trattamento tra titolari di partita IVA e contribuenti privati si inserisce in una logica di semplificazione e sostegno rivolta principalmente a lavoratori autonomi e imprese, i quali spesso necessitano di maggiore flessibilità in fase di versamento delle imposte.

Modalità di rateizzazione

Resta confermata la possibilità, per tutte le categorie di contribuenti, di rateizzare l’importo dovuto. La dilazione può estendersi fino al mese di dicembre, con la regola che ogni rata successiva alla prima dovrà essere saldata entro il giorno 16 del mese. Se il giorno 16 cade di sabato o rosso a calendario, si slitta al primo giorno lavorativo successivo.

Questo strumento consente una migliore pianificazione del carico fiscale, in particolar modo per coloro che devono far fronte a pagamenti di importo elevato.

Continuità normativa e precedenti storici

La misura di proroga imposte adottata con lo schema di decreto fiscale dell’12 giugno 2025 si inserisce in un percorso normativo già tracciato negli anni precedenti. Già nel 2023, ad esempio, il legislatore aveva varato una proroga simile, destinata agli stessi soggetti, con analoghe modalità di calcolo della maggiorazione e identici criteri per la rateizzazione.

Questo approccio, basato sulla continuità, ha l’obiettivo di garantire una maggiore certezza del diritto e una più efficace gestione dei flussi finanziari da parte delle partite IVA, spesso soggette a elevata pressione fiscale e vincoli di liquidità.

Proroga imposte e programmazione fiscale

La proroga imposte rappresenta, di fatto, un’opportunità di rilievo per i contribuenti interessati. Posticipare il pagamento delle somme dovute permette una migliore gestione delle risorse finanziarie, soprattutto in un contesto economico incerto come quello attuale. Tuttavia, è importante che i contribuenti utilizzino questa chance con responsabilità, evitando che il rinvio dei versamenti si trasformi in una difficoltà futura.

È altrettanto rilevante il tema della pianificazione. Sapere con largo anticipo che sarà possibile avvalersi di una proroga consente ai consulenti fiscali e ai commercialisti di ottimizzare la strategia fiscale annuale, migliorando il rapporto tra incassi, spese e obblighi tributari.

Riassumendo

  • Approvata proroga imposte per saldo 2024 e acconto 2025 nel decreto fiscale.
  • Slittamento al 21 luglio 2025 per soggetti ISA, forfettari e vantaggio.
  • Versamento tra 22 luglio e 20 agosto con maggiorazione dello 0,4%.
  • Esclusi dalla proroga i privati senza partita IVA.
  • Possibile rateizzazione mensile fino a dicembre per tutti i contribuenti.
  • Misura conferma continuità normativa e supporto a imprese e autonomi.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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