Giovedì 29 maggio saranno in asta titoli di stato a medio-lungo termine per un controvalore nominale massimo pari a 10 miliardi di euro. Tra questi troviamo il BTp a 5 anni, scadenza 1 luglio 2030 e cedola 2,95% (ISIN: IT0005637399). La settima tranche sarà offerta per un importo compreso tra 3 e 3,25 miliardi. L’emissione coincide con l’ultimo giorno del collocamento del BTp Italia 2032 riservato agli investitori retail (Prima Fase). Il nuovo bond indicizzato all’inflazione italiana ha attirato una buona domanda nel primo giorno. Segno che l’interesse delle famiglie per i titoli di stato resta alto, anche quando la cedola non è fissa.
Tra cedola corta e rateo passivo
Il BTp con scadenza 2030 ha un orizzonte temporale perfetto proprio per le famiglie.
La durata è medio-lunga, sufficiente per spuntare un rendimento non infimo e al contempo non eccessiva da esporsi a rischi di quotazione elevati. L’emissione risale agli inizi del marzo scorso, per cui alla data di regolamento del 3 giugno saranno trascorsi 92 giorni di dietimi. Si tratta degli interessi maturati e non dovuti dall’investitore, il quale li dovrà riconoscere a chi gli vende il bond. Nello specifico si tratta sempre del Tesoro.
A conti fatti, chi acquista in asta domani il BTp con scadenza 2030, dovrà versare un extra pari allo 0,75% lordo (0,66% netto) del capitale nominale. In cambio, già dopo meno di un mese riceverà in pagamento la prima cedola “corta” dello 0,977901%. Questa farà riferimento a un periodo di possesso di 120 giorni su un semestre teorico di 181 giorni. Riepilogando: se compri il bond del Tesoro per un lotto minimo di 1.000 euro, pagherai oltre al prezzo di aggiudicazione un rateo passivo dello 0,75% (7,5 euro).
E l’1 luglio riceverai un accredito lordo di 9,78 euro (8,56 euro netti).
BTp scadenza 2030, quale rendimento?
E arriviamo proprio al prezzo di aggiudicazione? In base alle condizioni di mercato, ci aspettiamo che sarà in area 101, sopra la pari. Ieri, la quotazione era quasi invariata rispetto alla seduta di lunedì, a circa 101,11 e per un rendimento lordo del 2,73%. Per quanto possa sembrare una cifra poco esaltante, il BTp con scadenza 2030 rimane potenzialmente remunerativo al netto dell’inflazione e dell’imposizione fiscale. Le aspettative d’inflazione a 5 anni in Italia si aggirano intorno all’1,20%. Lo si apprende dal monitoraggio del BTp Italia 2030. Questo ci porta a stimare il rendimento netto reale del titolo in area 1,15%.