Passata, non senza qualche affanno per i ritardatari, la scadenza dell’ottava rata della Rottamazione-quater, originariamente fissata al 31 maggio ma effettivamente onorabile fino al 9 giugno grazie ai 5 giorni di tolleranza, ora l’attenzione dei contribuenti si sposta sulle prossime scadenze.
Chi ha aderito alla sanatoria ha ormai sott’occhio il calendario ma resta fondamentale ricordarsi le scadenze: basta un errore, un versamento dimenticato o tardivo per perdere tutti i benefici e ritrovarsi con l’intero debito fiscale sulle spalle, aggravato da sanzioni e interessi.
E non finisce qui: c’è anche chi ha ottenuto una seconda chance grazie alla riammissione, prevista dalla legge di conversione del Milleproroghe.
Per loro, il percorso riparte proprio quest’estate, con la prima scadenza già a fine luglio.
La rottamazione-quater e la riammissione alla rottamazione
La Rottamazione-quater, lo sappiamo, consente ai contribuenti di estinguere i debiti fiscali affidati all’agente della riscossione dal 2000 al 30 giugno 2022, pagando solo la quota capitale e le spese, senza sanzioni e interessi.
Un’agevolazione non da poco, soprattutto per chi ha vecchie cartelle mai chiuse.
Il piano rateale prevede un massimo di 18 rate in 5 anni, con scadenze fisse ogni fine febbraio, maggio, luglio e novembre.
Per ognuna, è prevista una finestra di tolleranza di 5 giorni. In questo schema si è inserita, ormai da tempo, una platea molto ampia di contribuenti.
Poi ci sono i “ritardatari”: coloro che, per varie ragioni, non hanno rispettato una o più scadenze delle prime rate e sono decaduti dalla rottamazione. Per loro, la Legge n. 15/2025 ha riaperto le porte della definizione agevolata. Stessa cosa dicasi per coloro i quali hanno pagato una rata oltre i cinque giorni di tolleranza.
Chi ha presentato domanda entro il 30 aprile 2025 sarà riammesso nel piano. Con la possibilità di pagare quanto dovuto in una soluzione unica o in 10 rate, partendo dal prossimo 31 luglio.
La riammissione funziona come una nuova rottamazione, ma compressa in due anni e mezzo. Anche in questo caso, vale la regola della tolleranza di 5 giorni: se la scadenza è il 31 luglio, si può pagare fino al 5 agosto senza perdere il beneficio. Ma attenzione: non è previsto alcun margine oltre quel termine.
Rottamazione-quater. Le prossime scadenze
Superato l’ultimo checkpoint del 9 giugno, restano ancora 10 scadenze per chi sta proseguendo regolarmente il piano e 10 scadenze anche per i riammessi, ma con tempistiche e importi differenti.
Per i contribuenti già in regola, le date da segnare in agenda sono: 31 luglio 2025; 30 novembre 2025; 28 febbraio 2026; 31 maggio 2026; 31 luglio 2026; 30 novembre 2026; 28 febbraio 2027; 31 maggio 2027; 31 luglio 2027; 30 novembre 2027
Per chi è stato riammesso alla definizione agevolata, le scadenze sono identiche ma rappresentano l’inizio di un nuovo percorso, con la prima rata o il saldo da versare entro il 31 luglio 2025.
Chi sceglie la rateazione avrà poi da rispettare le seguenti date:
- 31 luglio 2025 – prima rata
- 30 novembre 2025 – seconda
- 28 febbraio 2026 – terza
- 31 maggio 2026 – quarta
- 31 luglio 2026 – quinta
- 30 novembre 2026 – sesta
- 28 febbraio 2027 – settima
- 31 maggio 2027 – ottava
- 31 luglio 2027 – nona
- 30 novembre 2027 – decima e ultima rata
Insomma, che si sia già dentro o appena rientrati nel piano, il messaggio è lo stesso: non si può saltare una scadenza.
Ogni rata è una tappa obbligata per arrivare alla meta: la chiusura definitiva dei propri debiti col Fisco.
Le scadenze per i territori alluvionati
Per i soggetti con la residenza, la sede legale o la sede operativa nei territori indicati dall’allegato n. 1 del “Decreto Alluvione” i termini e le scadenze della rottamazione sono prorogati di 3 mesi:
- la domanda di adesione poteva essere presentata entro il 30 settembre 2023;
- Agenzia delle entrate-Riscossione ha trasmesso la Comunicazione delle somme dovute entro il 31 dicembre 2023;
- la scadenza della prima e della seconda è stato considerato tempestivo se effettuato integralmente entro mercoledì 20 marzo 2024;
- la terza rata è scaduta il 31 maggio ma grazie ai 5 giorni di tolleranza, il pagamento è considerato tempestivo se effettuato entro il 5 giugno 2024;
- la quarta rata è scaduta il 31 agosto. In considerazione dei 5 giorni di tolleranza concessi dalla legge, e dei differimenti previsti nel caso di termini coincidenti con giorni festivi, il pagamento è considerato tempestivo se effettuato entro lunedì 9 settembre 2024;
- la quinta rata è scaduta il 31 ottobre. In considerazione dei 5 giorni di tolleranza concessi dalla legge, il pagamento è considerato tempestivo se effettuato entro il 5 novembre 2024;
- la sesta rata è scaduta il 28 febbraio. In considerazione dei 5 giorni di tolleranza concessi dalla legge il pagamento è considerato tempestivo se effettuato entro il 5 marzo 2025;
- la settima rata è scaduta il 31 maggio. In considerazione dei 5 giorni di tolleranza concessi dalla legge il pagamento è considerato tempestivo se effettuato entro il 9 giugno 2025.
Nel caso di pagamento rateale, l’ottava rata scade il 31 agosto 2025. In considerazione dei 5 giorni di tolleranza concessi dalla legge, e dei differimenti previsti nel caso di termini coincidenti con giorni festivi, il pagamento è considerato tempestivo se effettuato entro lunedì 8 settembre 2025.
Tali contribuenti qualora siano decaduti dalla rottamazione e abbiano presentato istanza di riammissione, dovranno rispettare le scadenze ordinarie così come individuate nel pr. precedente.
Chi non rispetterà le scadenze può comunque attendere la rottamazione-quinquies.
Riassumendo
- L’ultima scadenza (8ª rata) è slittata al 9 giugno grazie alla tolleranza.
- La prossima è il 31 luglio 2025, e vale per tutti: regolari e riammessi.
- Chi è stato riammesso riceverà entro fine giugno la comunicazione con gli importi dovuti.
- Ogni rata ha una tolleranza di 5 giorni: da rispettare rigorosamente.
- Basta saltarne una per perdere la definizione e tornare alla situazione debitoria originaria