Controlli 730 e Redditi precompilato. Verifiche del Fisco e scontrini da conservare fino al 2030

La riforma 2024 estende i controlli 730 al Redditi PF: niente verifiche sugli oneri se la precompilata è accettata, controlli mirati solo se si cambia qualcosa
4 settimane fa
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controlli 730
Foto © Pixabay

Con l’avvio della stagione dichiarativa 2025, anche quest’anno sale alla ribalta la tematica dei controlli del Fisco sul 730 e sul modello Redditi precompilato. Una delle domande più frequenti che fanno i contribuenti riguarda la possibile attivazione di verifiche fiscali sulle spese detraibili o deducibili riportate in dichiarazione dei redditi.

Innanzitutto la prima distinzione va fatta sulla base del canale scelto per la presentazione della dichiarazione dei redditi precompilata: invio diretto, tramite sostituto d’imposta o ancora tramite Caf o professionista quale può essere il nostro commercialista di fiducia.

A seconda della modalità di invio scelta, le regole sui controlli sulla dichiarazione 2025 cambiamo e in alcuni casi sarà necessario conservare gli scontrini fino al 31 dicembre 2030.

Ma questa è una scadenza che riguarda anche chi presenta i modelli ordinari ossia non precompilati.

Vediamo nello specifico quali sono le condizioni che possono far scattare i controlli del Fisco e quali sono gli scontrini da conservare.

Il 730 precompilato e il modello Redditi. Quali dati troviamo?

L’Agenzia delle entrate inserisce nella dichiarazione precompilata i dati de seguenti oneri detraibili e deducibili e i dati relativi ai rimborsi di oneri, trasmessi da soggetti terzi:

  • quote di interessi passivi e relativi oneri accessori per mutui in corso;
  • premi di assicurazione sulla vita, causa morte e contro gli infortuni e premi
  • per assicurazioni aventi per oggetto il rischio di eventi calamitosi;
  • contributi previdenziali e assistenziali;
  • contributi versati per gli addetti ai servizi domestici e all’assistenza personale o familiare, anche tramite lo strumento del Libretto Famiglia;
  • spese sanitarie e relativi rimborsi;
  • spese veterinarie;
  • spese universitarie e spese per corsi statali post diploma di Alta formazione e specializzazione artistica e musicale e relativi rimborsi;
  • contributi versati alle forme di previdenza complementare;
  • spese funebri;
  • spese relative agli interventi di recupero del patrimonio edilizio e agli interventi finalizzati al risparmio energetico;
  • spese relative ad interventi di sistemazione a verde degli immobil

Ulteriori spese presenti in precompilata

Oltre ai suddetti oneri, sono presenti nella dichiarazione precompilata anche

  • erogazioni liberali nei confronti delle ONLUS, delle associazioni di promozione sociale, delle fondazioni e associazioni riconosciute aventi per scopo statutario la tutela, promozione e la valorizzazione dei beni di
  • interesse artistico, storico e paesaggistico e delle fondazioni e associazioni riconosciute aventi per scopo statutario lo svolgimento o la promozione di attività di ricerca scientifica;
  • spese per la frequenza degli asili nido e relativi rimborsi;
  • spese per la frequenza scolastica e relativi rimborsi;
  • spese per l’acquisto degli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale e relativi rimborsi;
  • rimborsi erogati per l’acquisto di occhiali da vista ovvero di lenti a contatto correttive (cd. “bonus vista”);
  • ecc.

Da quest’anno nel modello Redditi ci sono i dati delle e-fatture.

730 e Redditi precompilato. Controlli del Fisco e scontrini da conservare fino al 2030

Veniamo alla questione controlli.

La riforma fiscale 2024 ha esteso la dichiarazione precompilata anche ai titolari di partita IVA, facendo sì che l’apparato di verifiche già previsto per il 730 si applichi ora anche al modello Redditi PF.

In concreto, i controlli dell’Agenzia delle Entrate dipendono da due fattori: chi predispone/invia la dichiarazione (contribuente o intermediario) e l’eventuale presenza di modifiche che incidono su reddito o imposta. Restano valide le agevolazioni dell’art. 5 D.Lgs 175/2014: se il contribuente accetta i dati precaricati senza variazioni, il controllo formale sugli oneri comunicati da soggetti terzi è escluso; quando invece interviene con correzioni, i riscontri documentali si concentrano solo sulle voci modificate.

Con alcune precisazioni.

A seconda della modalità di invio scelta dunque le regole sui controlli sulla dichiarazione 2025 cambiamo e in alcuni casi sarà necessario conservare gli scontrini fino al 31 dicembre 2030. 

Controlli del Fisco su 730 e Redditi PF precompilati – Regole 2025

Dichiarazione Predisposizione / Invio Modifiche Controlli del Fisco (2024)
730 o Redditi PF precompilato Contribuente (presentazione diretta o tramite intermediario ma dichiarazione predisposta dal contribuente) Nessuna modifica Nessun controllo documentale sugli oneri detraibili/deducibili comunicati dai soggetti terzi
730 o Redditi PF precompilato Contribuente (presentazione diretta o tramite intermediario ma dichiarazione predisposta dal contribuente) Con modifiche che incidono su reddito o imposta Nessun controllo sugli oneri non modificati; verifica documentale limitata ai soli documenti che hanno determinato la modifica
730 o Redditi PF precompilato Intermediario abilitato che predispone la dichiarazione (CAF, professionista, ecc.) Nessuna modifica Nessun controllo formale sugli oneri indicati nella precompilata forniti dai soggetti terzi
730 o Redditi PF precompilato Intermediario abilitato che predispone la dichiarazione (CAF, professionista, ecc.) Con modifiche che incidono su reddito o imposta Controlli documentali nei confronti dell’intermediario su tutti gli oneri (eccetto spese sanitarie): per queste ultime il controllo riguarda solo i documenti non presenti nella precompilata

Attenzione, in ogni caso, come precisano le istruzioni di compilazione dei dichiarativi,

L’Agenzia delle entrate potrà comunque richiedere al contribuente la documentazione necessaria per verificare la sussistenza dei requisiti soggettivi per fruire di queste agevolazioni. Ad esempio, potrà essere controllata l’effettiva destinazione dell’immobile ad abitazione principale entro un anno dall’acquisto, nel caso di detrazione degli interessi passivi sul mutuo ipotecario per l’acquisto dell’abitazione principale.

Inoltre, i controlli documentali possono riguardare, invece, i dati comunicati dai sostituti d’imposta mediante la Certificazione Unica.

Si pensi ad esempio ai rimborsi erogati dal datore di lavoro su spese personali sostenute dal contribuente.

Riassumendo.

  • La riforma fiscale 2024 ha esteso la dichiarazione precompilata anche ai titolari di partita IVA, rendendo applicabili al modello Redditi PF gli stessi controlli previsti per il 730.
  • Se il contribuente invia il 730 o il Redditi PF precompilato senza modifiche, l’Agenzia non effettua controlli documentali sugli oneri già comunicati dai soggetti terzi.
  • Se il contribuente apporta modifiche che incidono su reddito o imposta, il Fisco controlla solo i documenti relativi alle voci modificate; le altre restano escluse da verifica.
  • Quando la dichiarazione è predisposta da un intermediario (CAF o professionista) senza modifiche, si conferma l’esonero totale dal controllo formale sugli oneri caricati dai soggetti terzi.
  • Se l’intermediario presenta la dichiarazione con modifiche rilevanti, l’Agenzia controlla tutti gli oneri, ad eccezione delle spese sanitarie già presenti nella precompilata, che restano verificate solo se mancanti.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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