Collocamento BTp Italia 2032 cedola minima garantita 1,85% al via da oggi

Al via da oggi il collocamento per il 20-esimo BTp Italia 4 giugno 2032 (ISIN: IT0005648248) con cedola minima garantita dell'1,85%.
4 settimane fa
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Collocamento BTp Italia 2032
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Prendi il via da oggi il collocamento del 20-esimo BTp Italia, questa volta con scadenza 4 giugno 2032 (ISIN per la Prima Fase: IT0005648248), dunque della durata iniziale di 7 anni. Esso si concluderà, salvo chiusura anticipata, nella mattinata di giovedì 30 maggio. I primi tre giorni saranno riservati agli investitori retail o individuali, cosiddette famiglie (Prima Fase). La seconda fase sarà riservata agli investitori istituzionali (banche, compagnie assicurative, fondi d’investimento, asset manager, ecc.). L’emissione avverrà alla pari, cioè al 100% del valore nominale. Saranno dealer dell’operazione Unicredit, Intesa Sanpaolo e Banco BPM. Co-dealer Monte Paschi di Siena e Banca Sella.

Collocamento BTp Italia, cedola minima e premio fedeltà

Alla vigilia del collocamento del BTp Italia, il Tesoro ha comunicato a metà giornata di ieri la cedola minima garantita: 1,85% annuale lordo.

Si tratta del tasso che l’obbligazionista riceverà ogni anno al netto dell’inflazione del periodo. Al termine del collocamento, tale cedola potrà essere rivista al rialzo o restare invariata. I sottoscrittori retail avranno altresì diritto ad un premio fedeltà pari all’1% del capitale nominale sottoscritto, qualora manterranno il bond indicizzato fino alla scadenza.

Come acquistare il bond indicizzato

Per partecipare al collocamento del BTp Italia si può prenotare presso la filiale bancaria o postale dove si detiene un conto deposito titoli. In alternativa, è sufficiente collegarsi al proprio conto corrente online, se abilitato alle funzioni di home banking. L’ordine minimo è di 1.000 euro e saranno accettati anche multipli di 1.000 euro. Non esiste alcun limite agli ordini, in quanto il Tesoro emette il bond con la “tecnica a rubinetto”. Nel caso in cui le prenotazioni risulteranno raggiungere ed eccedere il valore che informalmente esso si è prefissato, previa comunicazione il collocamento sarà cessato in anticipo.

La data di regolamento coincide con quella di godimento, cioè cade giorno 4 giugno quando gli ordini effettuati dovranno essere pagati. Successivamente al collocamento, il BTp Italia potrà essere rivenduto sul Mercato obbligazionario Telematico di Borsa Italiana. In quel caso, il venditore si esporrà al rischio di quotazione. L’acquirente non avrà alcun diritto a percepire il premio fedeltà alla scadenza.

Trattamento fiscale agevolato

Sul piano fiscale la cedola e le eventuali plusvalenze realizzate con la rivendita anticipata sul mercato sono sottoposte ad un’aliquota del 12,50%. Ricordiamo che per le obbligazioni private è del 26%. Come gli altri titoli di stato, anche il BTp Italia in collocamento oggi non è soggetto all’imposta di successione. E l’investimento è escluso dal calcolo ISEE fino a un ammontare massimo di 50.000 euro, inclusi tutti gli altri titoli di stato e Buoni fruttiferi postali acquistati. Il capitale sconta l’imposta di bollo dello 0,2%, che si applica sulle giacenze del conto deposito titoli al termine di ciascun periodo (trimestre, semestre o annuale).

Cedola più inflazione

Veniamo alle caratteristiche tecniche. Il BTp Italia in collocamento da oggi offrirà all’investitore una cedola minima dell’1,85% all’anno (1,61875%), pari allo 0,9250% (0,809375%) a cui aggiungere il tasso d’inflazione del periodo.

Questo si ottiene dalla differenza tra il valore assunto dall’indice FOI dell’ISTAT ex tabacchi alla fine di ogni semestre, rispetto al suo valore iniziale. Una volta calcolata la variazione in termini percentuali, essa serve per la rivalutazione del capitale e l’indicizzazione della cedola.

L’indice FOI è l’indice che l’ISTAT dedica ai consumi alle famiglie di operai e impiegati. Nello specifico, è calcolato al netto dei tabacchi. Se esso scende in uno o più trimestri, il capitale rimane invariato e frutterà la sola cedola minima garantita. Questa è una protezione per il caso di deflazione temporanea o anche strutturale. Considerato che un bond del Tesoro a 7 anni con cedola fissa offre oggi il 3,15%, il BTp Italia in collocamento rende circa l’1,30% in meno. Questo è il livello d’inflazione di riferimento da ora alla scadenza. Se risultasse più alta, l’obbligazionista riceverebbe pagamenti in media superiori a quelli ottenuti acquistando oggi un titolo di stato ordinario. Viceversa, riceverebbe rendimenti più bassi.

Collocamento BTp Italia, rischio inflazione sempre in agguato

A priori non è mai possibile affermare quale tra le due opzioni sia preferibile. L’inflazione varia anche velocemente in base a diverse variabili non soltanto di tipo economico. Basti pensare alla pandemia di cinque anni fa o alla guerra tra Russia e Ucraina. Per non parlare alla confusione all’orizzonte per effetto dei dazi americani sulle importazioni straniere. In generale, possiamo limitarci a prendere atto che sia saggio inserire in portafoglio una quota minima (10-15%) di bond indicizzati all’inflazione.

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Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
Il suo motto è “Il lettore al centro grazie a una corretta informazione”; ogni suo articolo si pone la finalità di accrescerne le informazioni, affinché possa farsi un'idea dell'argomento trattato in piena autonomia.

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