L’Unione Europea scopre con colpevole ritardo di avere un grosso problema di crescita e di essere stata miope negli ultimi decenni sul piano geopolitico. Colmare il gap con gli USA sarà tutt’altro che semplice, anche ammesso che Bruxelles riuscisse ad imboccare la strada giusta per rilanciare la propria economia, cosa che per il momento non sembra affatto. I dati da 30 anni a questa parte non lasciano spazio al dubbio: siamo diventati la lumaca del mondo. Mentre le economie emergenti correvano e le altre stesse economie avanzate camminavano veloci, noi siamo quasi rimasti fermi.
Crescita europea, boom in Spagna e bene Francia
Di seguito abbiamo elencato per ciascuna delle quattro grandi economie dell’Eurozona i tassi di crescita cumulati tra il 1995 e il 2007 (ultimo anno prima della crisi mondiale), il 2019 (ultimo anno prima della pandemia) e il 2024 (l’ultimo dato disponibile).
Ecco i risultati:
- Germania +14,4% +32,6% +33% (media: 0,96%)
- Francia +36% +52,7% +58,3% (media: 1,54%)
- Spagna +61,7% +74,6% +86,8% (media: 2,1%)
- Italia +23,7% +18,4% +24,9% (media: 0,74%)
Come potete notare la crescita europea in media è stata relativamente bassa ovunque. La Spagna primeggia con il suo 2,1% medio, ma dobbiamo considerare che partiva da condizioni economiche arretrate rispetto alle altre grandi d’Europa. Si evince che fino alla crisi del 2008, la Germania sia stata l’economia più stagnante con una crescita di appena il 14,4% in 13 anni. A seguire l’Italia con il 23,7%. Ottimo il dato francese a +36%. E’ con la crisi che l’economia italiana implode, mentre quella tedesca continua ad avanzare, pur senza slancio. E così, alla vigilia della pandemia l’Italia risultava avere compiuto passi indietro rispetto ad oltre un decennio prima, mentre altrove il Pil era migliorato.
Dopo la pandemia le cose cambiano ulteriormente. Questa volta, la Germania torna stagnante e le altre grandi economie in Europa risultano in crescita. Ad ogni modo, i tedeschi riescono a fare (finora) meglio dell’Italia rispetto a 30 anni prima. Ma il gap sembra colmarsi a nostro favore.
Boom del debito in Francia e Spagna
Parlare di crescita europea senza considerare gli altri dati macro può risultare fuorviante. Ed ecco perché abbiamo tenuto conto anche della variazione del rapporto debito/Pil, che ci serve a capire come sia stata raggiunta la crescita in ciascuna delle grandi economie continentali. Vediamo cosa dicono i dati:
- Germania: +8,8% +3,8% +7,6%
- Francia: +7,7% +40,4% +55,2%
- Spagna: -25,9% +36,1% +40,2%
- Italia: -15,6% +14,8% +16,2%
In una prima fase fino al 2007, Spagna e Italia furono in grado di ridurre il debito pubblico rispetto al Pil. In Germania e Francia cresceva, pur in misura contenuta. Successivamente, il debito cresceva ovunque tranne in Germania. Alla fine dello scorso anno, risultava di poco superiore ai livelli di metà anni Novanta. Il secondo migliore dato si aveva in Italia a +16,2%, mentre in Spagna segnava un +16,2% e in Francia un pesante +55,2%. C’è da dire che la performance relativamente positiva del nostro Paese deriva dal fatto che già 30 anni possedevamo un debito enorme, quasi al 120% del Pil. Fummo costretti a contenere la spesa pubblica, anche a costo di frenare la crescita economica.
Migliora posizionamento di Spagna e Italia
Vediamo come il diverso tasso di crescita europea tra le varie nazioni abbia mutato i dati sul Pil pro-capite tra il 1995 e il 2024 in confronto al dato medio dell’Eurozona:
- Germania: 126,5% a 123,9%
- Francia: 106,6% a 103,9%
- Spagna: 61,4% a 79,4%
- Italia: 82,2% a 90,6%
Notiamo subito che Germania e Francia hanno registrato un calo del Pil pro-capite rispetto alla media dell’unione monetaria. La Spagna ha registrato un grosso balzo di ben 18 punti percentuali e l’Italia, malgrado tutto, dell’8,6%. A pesare è stato verosimilmente la stabilità del cambio. Le frequenti svalutazioni della lira italiana fino agli inizi degli anni Novanta riducevano il valore del Pil italiano nel confronto internazionale. Con l’euro il problema non c’è più stato ed è stato eliminato del tutto nel confronto con le altre economie dell’area.
Crescita europea a confronto con USA
Dicevamo, crescita europea bassa. Lo si capisce guardando agli USA. Questi sono cresciuti del 110% negli ultimi 30 anni, pari a un ritmo medio annuo del 2,5%. E la crescita è stata cospicua in ciascuna delle tre fasi sopra indicate. Fino al 2007, poi, gli USA furono capaci di tagliare il debito pubblico in rapporto al Pil dai livelli di metà anni Novanta. Le sorti si ribaltavano successivamente. Oggi, sono esposti per oltre il 120% del Pil, un incremento del 52% in 30 anni. Tra le grandi economie europee ad avere fatto peggio è stata la Francia, mentre l’Italia rimane con il maggiore debito/Pil sopra il 135%.