BTp a 7 anni, scadenza luglio 2032 e confronto con l’indicizzato: il rendimento in asta crolla

Il BTp 15 luglio 2032, ossia l'attuale benchmark a 7 anni, è stato emesso in asta oggi con una quarta tranche da 3 miliardi di euro.
1 mese fa
1 minuto di lettura
BTp luglio 2032 in asta
BTp luglio 2032 in asta © Licenza Creative Commons

Il Tesoro ha raccolto nella mattinata di oggi tutti i 6,75 miliardi di euro che si era prefisso alla vigilia con l’emissione di tre tranche relativi ad altrettanti titoli di stato a medio-lungo termine. Di questi, 3 miliardi sono stati incassati con la quarta tranche del BTp 15 luglio 2032 con cedola 3,25% (ISIN: IT0005647265). Il bond ha una durata di 7 anni ed è stato collocato per la prima volta sul mercato alla fine di aprile, poche settimane fa.

Prima cedola corta tra un mese

Le richieste sono state per 4,4 miliardi, per cui il rapporto di copertura è risultato di 1,48. Il prezzo di aggiudicazione è stato di 101,57, appena sotto la quotazione di mercato sul Mercato obbligazionario Telematico di Borsa Italiana.

Ciò ha corrisposto a un rendimento lordo alla scadenza del 3,02%, in calo di ben 26 punti base (0,26%) rispetto alla precedente asta del 13 maggio.

Il BTp luglio 2032 staccherà tra poco più di un mese una prima cedola corta. Essa farà riferimento a 81 giorni di possesso rispetto alla data di emissione del 25 aprile, su un semestre teorico di 181 giorni (15 gennaio – 15 luglio). Pertanto, il Tesoro accrediterà sul conto deposito titoli degli obbligazionisti lo 0,727210% del capitale nominale investito. Fanno 7,27 euro lordi per ogni lotto minimo di 1.000 euro. Al netto dell’imposta del 12,50%, 6,36 euro. A partire dal pagamento di gennaio 2026, la cedola semestrale sarà sempre corrisposta in pieno all’1,625%.

BTp luglio 2032, rendimento reale ancora profittevole

A maggio il Tesoro emetteva il BTp Italia 2032, cioè il bond indicizzato all’inflazione italiana e con scadenza simile a quella della tranche di oggi con cedola fissa. Il confronto ci permette di valutare le aspettative d’inflazione sul mercato italiano per i prossimi 7 anni.

L’indicizzato offre oggi un rendimento reale di 1,78% per mezzo di una quotazione salita a 100,44. Dunque, l’inflazione italiana per gli investitori si attesterebbe a una media di 1,24%. A questi livelli, un investimento sui titoli di stato a medio-lunga scadenza continuerebbe ad avere senso, considerato il basso profilo di rischio.

[email protected] 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
Il suo motto è “Il lettore al centro grazie a una corretta informazione”; ogni suo articolo si pone la finalità di accrescerne le informazioni, affinché possa farsi un'idea dell'argomento trattato in piena autonomia.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

imu
Articolo precedente

IMU 2025, l’Italia si prepara a versare 11 miliardi: seconde case ne mirino del fisco

quota 103
Articolo seguente

Quota 103 verso l’addio? Cosa potrebbe cambiare dal 2026