BTp a 30 anni, nuova tranche in asta con rendimenti ancora ai livelli di inizio gennaio

Il BTp a 30 anni, scadenza ottobre 2054, sarà in asta con una settima tranche e ancora offre rendimenti come agli inizi di gennaio.
2 giorni fa
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BTp a 30 anni in asta
BTp a 30 anni in asta © Licenza Creative Commons

Giovedì 12 giugno il Tesoro tornerà a rivolgersi al mercato per raccogliere fino a 6,75 miliardi di euro con l’emissione di tre titoli di stato a medio-lungo termine. Di questi, un importo fino a 1,25 miliardi arriverà dalla settima tranche in asta del BTp a 30 anni. Il bond ha scadenza in data 1 ottobre 2054 (ISIN: IT0005611741) e venne emesso nel settembre dello scorso anno tramite collocamento sindacato. Segnò un record, attirando ordini per più di 130 miliardi. Sarebbe stato infranto nel gennaio scorso dal collocamento del nuovo BTp a 10 anni.

Cedola allettante e quotazione attorno alla pari

Il BTp a 30 anni in asta ha chiuso ieri le contrattazioni sul Mercato obbligazionario Telematico di Borsa Italiana sopra la pari, a 100,48.

Per acquistarlo bisogna spendere poco più del suo valore nominale. In cambio, si ottiene una cedola di tutto riguardo: 4,30% annuale lordo. Al netto dell’imposta, il 3,76%. Lo stesso rendimento sfiora ancora il 4,30%, portandosi ai livelli di apertura di quest’anno. Certo, a marzo arrivò al 4,70%. Al contrario, il rendimenti minimo lo toccava a dicembre al 3,85%.

Rendimenti lunghi attesi elevati

Ecco, quindi, che il BTp a 30 anni in asta negli ultimi sei mesi è oscillato ampiamente attorno all’attuale rendimento. In termini di prezzo, segna un calo del 7,4% da dicembre e un rialzo del 6,4% da marzo. Questa scadenza non dovrebbe apprezzarsi significativamente nelle prossime settimane. I rendimenti lunghi stanno rimanendo elevati per via delle incertezze relative ai dazi da un lato e all’impatto dell’annunciato riarmo sull’economia europea dall’altro.

Presenta elevato appeal speculativo, data la “duration” modificata superiore ai 16 anni. Nel concreto, se il rendimento scendesse dell’1%, la quotazione salirebbe del 16%.

Ma questo discorso va fatto tenendo conto del rischio opposto, ossia che il rendimento torni a salire. Uno scenario non molto probabile, ma neanche da escludere. Lo scenario di base per noi resta di una stabilizzazione attorno ai livelli attuali per i prossimi mesi. E indipendentemente dal taglio dei tassi di interesse della Banca Centrale Europea. La politica monetaria riesce ad influenzare direttamente solo il tratto medio-breve della curva dei tassi.

BTp a 30 anni in asta, investimento oculato

Perché acquistare all’asta il BTp a 30 anni di cui sopra? Per ricevere un flusso di reddito costante per un periodo molto prolungato, riuscendo così a mettere in salvo i risparmi dallo scenario di un tracollo dei rendimenti nel medio-lungo periodo. Investendo su questo titolo, saresti a posto fino al lontano 2054. Poiché potresti avere bisogno di disinvestire prima della scadenza per un’esigenza imprevista di liquidità, il nostro suggerimento rimane di impiegare solo una parte del denaro che ritieni di non dovere prelevare da qui ai prossimi anni. In ogni caso, non una percentuale elevata del proprio portafoglio d’investimenti.

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Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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