L’INPS ha avviato la fase di lavorazione delle domande per il bonus nuovi nati presentate dai contribuenti nei mesi scorsi.
Si tratta di una misura molto attesa dalle famiglie, che ora iniziano a vedere i primi risultati: i primi pagamenti sono in arrivo e le pratiche sono in corso di lavorazione nelle diverse fasi previste dal sistema INPS.
Importante per i richiedenti è comprendere lo stato della propria pratica, senza effettuare invii duplicati o modifiche non necessarie.
Vediamo nel dettaglio cos’è il bonus nuovi nati, chi può beneficiarne, come funziona la procedura e quali sono gli stati di lavorazione da monitorare.
Il bonus nuovi nati
Il Bonus nuovi nati 2025 è istituito dall’art. 1, comma 206 della Legge 30 dicembre 2024, n. 207 (Legge di Bilancio 2025) con lo scopo di incentivare la natalità e sostenere economicamente i nuclei familiari al momento dell’ingresso di un figlio in famiglia.
Che si tratti di nascita, adozione o affido preadottivo nulla cambia.
A regolare nel dettaglio i requisiti, le modalità e la gestione operativa della misura è stata l’INPS, che ha pubblicato la Circolare n. 76 del 14 aprile 2025. In essa sono contenute tutte le informazioni tecniche e procedurali, utili sia ai cittadini sia agli operatori dei Patronati.
Il contributo è riconosciuto una sola volta per ciascun figlio nato o entrato nel nucleo familiare dal 1° gennaio 2025 in poi, ed è erogato in misura fissa di 1.000 euro, senza differenziazione per fascia ISEE (c’un un’unica fascia ISEE).
Chi può richiederlo?
La platea dei beneficiari è ampia ma deve rispettare requisiti ben precisi:
- essere residenti in Italia al momento della domanda;
- essere cittadini italiani, comunitari oppure extracomunitari con permesso di soggiorno di lungo periodo, o altro titolo valido che consenta la permanenza regolare per oltre sei mesi (es. permesso unico di lavoro, ricerca, ecc.);
- presentare un ISEE minorenni in corso di validità non superiore a 40.000 euro annui;
- garantire la convivenza tra il figlio e il genitore richiedente.
Possono accedere al contributo anche i genitori non coniugati, separati o divorziati, purché convivano con il minore al momento della richiesta.
Come si presenta la domanda?
La domanda deve essere trasmessa entro 60 giorni dalla nascita, adozione o ingresso in famiglia del bambino.
Si può presentare:
- direttamente sul sito INPS, accedendo con SPID, CIE o CNS;
- attraverso il Contact Center multicanale;
- oppure avvalendosi di un CAF o Patronato.
Nel modulo telematico devono essere indicati i dati anagrafici del minore e del genitore richiedente, oltre all’IBAN del conto corrente su cui si desidera ricevere il pagamento.
Va ricordato che la domanda può essere presentata da uno solo dei due genitori e che, in caso di adozione, è considerata valida la data dell’ingresso del minore nel nucleo, anche se antecedente al 1° gennaio 2025, purché la sentenza di adozione sia successiva a tale data.
Per alcuni la domanda del bonus nuovi nati è scaduta al 16 giugno.
INPS: avviata la lavorazione delle domande, come monitorare lo stato
Con l’avvio della fase operativa, molti cittadini si trovano a fare i conti con le varie fasi di lavorazione della domanda e con i possibili rallentamenti.
L’INPS ha confermato ufficialmente l’avvio delle erogazioni, ma come sempre accade, ogni pratica ha un suo tempo tecnico.
È dunque fondamentale conoscere la fase della lavorazione della domanda per evitare inutili allarmismi o duplicazioni.
Gli stati della pratica spiegati
Le domande bonus nuovi nati già presentate possono essere nel seguente stato:
- “Trasmessa”: la domanda è stata ricevuta dal sistema, ma non è ancora stata elaborata. È il primo step, e non implica errori.
- “Acquisita”: significa che la domanda è formalmente valida, è stata registrata dall’INPS e attende la verifica dei requisiti.
- “Verifica requisiti”: l’Istituto sta controllando che il richiedente sia in possesso di tutti i requisiti richiesti per accedere al bonus (ISEE, cittadinanza, convivenza, ecc.).
- “In fase di erogazione”: la domanda risulta accolta e il contributo è in fase di pagamento. È il passo che precede l’accredito vero e proprio.
- “Pagata”: il bonus risulta versato sul conto corrente indicato nella domanda.
È importante chiarire che non è necessario ripresentare la domanda, nemmeno se lo stato sembra “fermarsi” per giorni o settimane. L’INPS lavora progressivamente tutte le istanze, e l’eventuale mancanza di requisiti o di documenti è comunicata al cittadino tramite email o notifica sul fascicolo previdenziale.
Quando arrivano i pagamenti?
Una volta che la domanda risulta “in erogazione”, il versamento avviene generalmente entro pochi giorni lavorativi, salvo casi particolari (IBAN errato, incongruenze anagrafiche, ecc.). Il bonus è accreditato direttamente sul conto corrente indicato, e non è soggetto a tassazione, in quanto misura assistenziale.
Per assicurarsi che tutto proceda correttamente, è utile verificare periodicamente lo stato della domanda accedendo al proprio fascicolo previdenziale online oppure rivolgendosi al Patronato.
Riassumendo
- Il Bonus nuovi nati 2025 è un contributo una tantum da 1.000 euro per ogni figlio nato, adottato o affidato dal 1° gennaio 2025.
- Può essere richiesto da genitori residenti in Italia, con ISEE minorenni non superiore a 40.000 euro e convivenza con il minore.
- La domanda deve essere presentata entro 60 giorni dall’evento tramite INPS online, Contact Center o Patronato. L’INPS ha già avviato la lavorazione delle domande e i primi pagamenti sono in partenza.
- I cittadini devono solo monitorare lo stato della pratica (trasmessa, acquisita, verifica requisiti, erogazione), senza re-inviarla.