Assegno sociale INPS: Ecco perché anche 100 euro di reddito possono rovinarti

Ecco i rischi che corre chi prende l'assegno sociale ma ottiene un altro reddito anche di soli 100 euro al mese.
3 giorni fa
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Sono molti i cittadini italiani che, per un motivo o per un altro, non hanno maturato contributi sufficienti per accedere alla pensione. La vita contributiva è estremamente variabile, e le situazioni personali possono essere molto diverse tra loro. C’è, ad esempio, chi ha smesso di lavorare per collaborare senza copertura contributiva con un familiare che ha avviato un’attività autonoma. Oppure chi, sposando un partner con un reddito stabile, ha scelto di fare la casalinga a tempo pieno. Le variabili, quando si parla di mancata contribuzione previdenziale, sono davvero molte. Oggi spiegheremo che cos’è l’Assegno sociale INPS e, soprattutto, analizzeremo quali rischi corre chi percepisce questo trattamento senza rispettare le regole vigenti, che sono molto rigide e stringenti.

Buonasera, mi chiamo Stefania, titolare di un assegno sociale da 250 euro al mese. Mio marito è pensionato e, in base al nostro reddito, mi spetta un importo molto ridotto.
Ora, però, ho un dubbio: sto per cedere due terreni in affitto e da questo affitto riceveremo io e mio marito 2.400 euro all’anno.
Al patronato mi hanno consigliato di evitare, perché rischio di perdere l’assegno sociale.
Mi hanno spiegato che l’affitto rappresenta reddito e, dato che il mio assegno è già basso, con l’aggiunta di questo importo – pari a circa 200 euro al mese – potrei non avere più diritto al trattamento. Confermate anche voi questa informazione?

Assegno sociale INPS: ecco perché anche 100 euro di reddito possono rovinarti

L’assegno sociale è una misura che si può percepire solo al verificarsi di precise condizioni. Innanzitutto, è necessario aver compiuto almeno 67 anni di età, poiché si deve rispettare il requisito anagrafico, oggi coincidente con l’età pensionabile ordinaria.

Ma è soprattutto il requisito reddituale ad essere molto rigido.
Infatti, un cittadino non coniugato può ricevere l’assegno sociale solo se il proprio reddito personale non supera l’importo annuo dell’assegno sociale stabilito dall’INPS.

Nel 2025, l’assegno sociale è pari a 538,69 euro al mese.
Ciò significa che, per rientrare nel beneficio, il reddito annuo individuale non deve superare questa cifra.
Nel caso dei coniugi, la soglia raddoppia: il reddito complessivo familiare non deve superare 1.077,38 euro al mese.

L’assegno sociale è, a tutti gli effetti, un trattamento assistenziale di integrazione al reddito:

  • un singolo con reddito inferiore a 538,69 euro riceverà la differenza tra tale cifra e il proprio reddito;
  • lo stesso principio vale per i coniugi, ma con soglia raddoppiata.

Una misura assistenziale a integrazione del reddito: ecco cos’è l’assegno sociale INPS

Proprio perché si tratta di una misura integrativa legata al reddito, chi percepisce l’assegno sociale deve prestare massima attenzione a eventuali variazioni economiche.
Ogni euro guadagnato in più, rispetto all’anno precedente, può determinare una riduzione dell’assegno o persino la perdita totale del beneficio.

In parole semplici, qualsiasi reddito aggiuntivo – che provenga da affitti, lavoro dipendente, lavoro autonomo o altre fonti patrimoniali – incide sull’importo dell’assegno sociale, fino a farlo decadere se si superano le soglie previste.

Facciamo un esempio:
Un soggetto titolare di assegno sociale da 538,69 euro al mese trova un lavoro part-time da 500 euro mensili.
In questo caso, percepirà solo la differenza di 38,69 euro al mese, o, in alcuni casi, l’INPS potrà erogare l’importo con cadenza trimestrale o semestrale.
Di fatto, è come se il nuovo lavoro fosse interamente “pagato” dalla riduzione dell’assegno sociale. Il che rende la situazione controproducente sotto il profilo economico.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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