Visite fiscali: nuovi orari di reperibilità per i dipendenti pubblici

Storica sentenza del Tar che ripristina le fasce orarie di reperibilità fiscale per gli statali. Dal 2024 stessi trattamenti per dipendenti pubblici e privati.
12 mesi fa
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visite fiscali
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Cambiano gli orari delle visite fiscali per i dipendenti pubblici e si ritorna indietro nel tempo. Dal 1 gennaio 2024 la reperibilità domiciliare per gli statali che si assentano dal lavoro per malattia sarà ridotta rispetto alle attuali regole. Si torna, quindi, indietro di sette anni ripristinando le vecchie norme che prevedevano le stesse regole e orari per lavoratori dipendenti pubblici e privati.

A comunicarlo è l’Inps con un recente messaggio, il numero 4640 del 22 dicembre 2022, che recepisce una recente sentenza del Tar del Lazio.

Un provvedimento importante e tanto atteso dai lavoratori pubblici che ha annullato le disposizioni contenute nel decreto 206/2017 del Ministro della Semplificazione e Pubblica Amministrazione. Di fatto era discriminatorio e aveva sollevato molte proteste anche da parte dei sindacati.

Visite fiscali per i dipendenti pubblici, come funzionano

Ma cosa sono esattamente le visite fiscali? Si tratta di controlli per i lavoratori dipendenti, svolti da medici e finalizzati a verificare lo stato di salute del lavoratore in caso di assenza per motivi di malattia. La visita fiscale può essere richiesta dal datore di lavoro, sia esso pubblico che privato, al fine di verificare lo stato di salute del lavoratore in caso di malattia. La prassi prevede che la richiesta possa essere effettuata tramite il portale Inps in modo telematico (le ASL non possono più effettuare controlli). Le fasce di reperibilità per i lavoratori pubblici e privati sono però diverse. Per i dipendenti pubblici sono al momento le seguenti:

  • Mattina: dalle 9.00 alle 13.00
  • Pomeriggio: dalle 15.00 alle 18.00

In queste fasce orarie, il lavoratore è tenuto a rimanere reperibile presso il proprio domicilio o, in alternativa, presso un altro luogo di cura indicato nel certificato di malattia. In caso di assenza alla visita fiscale, il lavoratore è tenuto a darne tempestiva giustificazione. Se la motivazione non viene ritenuta valida, il lavoratore può essere soggetto a sanzioni, che possono consistere nella riduzione dell’indennità di malattia pagata dall’Inps e dal datore di lavoro.

Nuovi orari di reperibilità dal 2024

Cosa cambia dall’anno prossimo? In base alle nuove disposizioni, dal 1 gennaio 2024 le fasce di reperibilità tornano quelle che erano in vigore prima del decreto Madia-Poletti del 2017. E cioè:

  • Mattina: dalle 10.00 alle 12.00
  • Pomeriggio: dalle 17.00 alle 19.00

Questi orari sono gli stessi previsti per i lavoratori dipendenti del settore privato che non sono mai cambiati. Secondo i giudici del Tar, infatti, “un evento come la malattia non può essere trattato diversamente a seconda del rapporto di lavoro intrattenuto dal personale che ne viene colpito“. Un provvedimento atteso da anni e che solo adesso è stato emanato dal Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio.

A seguito di tale storica sentenza che riguarda oltre 3 milioni di lavoratori pubblici nel nostro Paese, l’Inps ha subito comunicato nel messaggio di cui sopra che

“al fine di armonizzare la disciplina dei settori pubblico e privato con decreto del ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, di concerto con il ministro del lavoro e delle politiche sociali, sono stabilite le fasce orarie di reperibilità entro le quali devono essere effettuate le visite di controllo e sono definite le modalità per lo svolgimento delle visite medesime e per l’accertamento, anche con cadenza sistematica e ripetitiva, delle assenze dal servizio per malattia”.

Riassumendo…

  • Dal 1 gennaio 2024 cambiano le fasce orarie di reperibilità fiscale per i dipendenti pubblici.
  • L’Inps comunica con apposito messaggio che gli orari saranno ridotti, sia alla mattina che al pomeriggio.
  • In malattia i lavoratori pubblici e privati saranno trattati allo stesso modo.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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