Rimborso fiscale eredi: come arriva in caso di testamento

Ottenere un rimborso fiscale per un familiare deceduto richiede agli eredi la presentazione di documenti specifici all’Agenzia delle Entrate
2 mesi fa
2 minuti di lettura
rimborso fiscale testamento
Foto © Pixabay

Quando un familiare viene a mancare, oltre al dolore per la perdita, gli eredi devono affrontare diverse pratiche burocratiche, tra cui la gestione delle questioni fiscali. Una delle principali è la richiesta di rimborso fiscale IRPEF spettante al defunto.

Questo processo, tuttavia, può variare a seconda delle circostanze, in particolare se si tratta di una successione testamentaria o legittima. In questo articolo analizziamo nel dettaglio quali documenti è necessario presentare all’Agenzia delle Entrate per ottenere il rimborso fiscale in caso di successione testamentaria.

Ovvero quando l’eredità viene devoluta in base alle disposizioni del testamento.

Documenti necessari per ottenere il rimborso fiscale

Quando si richiede un rimborso fiscale per un contribuente deceduto, gli eredi devono prestare particolare attenzione a fornire tutta la documentazione necessaria. Se il defunto ha lasciato un testamento, gli eredi dovranno dimostrare la loro qualità di successori attraverso specifici documenti e modelli, da presentare all’Agenzia delle Entrate. In assenza di tale documentazione, la richiesta non sarà presa in considerazione e l’erogazione del rimborso non potrà avvenire. Ecco i principali documenti da preparare:

  • Dichiarazione sostitutiva di certificazione o atto di notorietà: Questo documento serve a certificare che i richiedenti sono effettivamente gli eredi legittimi. È importante specificare, all’interno della dichiarazione, il grado di parentela con il defunto e ogni altra informazione utile a identificare i successori legittimi. La dichiarazione deve essere compilata e firmata da tutti gli eredi.
  • Istanza di voltura del rimborso: Questo modulo è necessario per chiedere all’Agenzia delle Entrate di erogare l’importo del rimborso IRPEF spettante al defunto direttamente agli eredi. Nella domanda vanno indicati il codice fiscale del contribuente deceduto e i codici fiscali degli eredi. Oltre a tutti i dettagli bancari necessari per il trasferimento dell’importo.
  • Delega per l’incasso del rimborso: Nel caso in cui vi siano più eredi, è possibile designare uno solo di essi come incaricato per l’incasso del rimborso, evitando di dover gestire separatamente le quote spettanti a ciascun erede. La delega deve essere sottoscritta da tutti i coeredi e può prevedere la firma autenticata o, in alternativa, la firma digitale del delegante.

Rimborso fiscale: procedura di invio della documentazione

Una volta raccolti tutti i documenti necessari, gli eredi possono procedere con l’invio della documentazione all’Agenzia delle Entrate.

Esistono due modalità per presentare l’istanza:

  • Invio telematico: Utilizzando il servizio “Consegna documenti e istanze”, disponibile nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate, gli eredi possono caricare i modelli e le dichiarazioni direttamente online. Questo metodo è particolarmente comodo perché evita la necessità di recarsi fisicamente presso un ufficio territoriale e permette un tracciamento più agevole dello stato della richiesta.
  • Consegna presso l’ufficio territoriale competente: Gli eredi possono presentare la documentazione direttamente all’ufficio dell’Agenzia delle Entrate competente per territorio. In questo caso, è consigliabile richiedere una ricevuta che attesti l’avvenuta consegna, in modo da avere un riferimento in caso di ritardi o problematiche nella gestione della pratica.

Situazioni particolari: dichiarazione di successione non presentata

Un caso particolare si verifica in caso di rimborso quando la dichiarazione di successione non è stata ancora presentata, o non è richiesta. In queste circostanze, la procedura per il rimborso agli eredi può comunque proseguire. Purché siano presentati i documenti sopra elencati. Che attestino la loro qualità di successori legittimi. Se la successione avviene per testamento, sarà necessario allegare anche una copia autenticata del testamento stesso, con l’indicazione delle quote ereditarie spettanti a ciascun erede.

Quando, invece, si presenta la dichiarazione di successione all’Agenzia Entrate, il rimborso fiscale agli eredi è automatico per quota. I contribuenti, tuttavia, possono presentare rinuncia a ricevere detto rimborso.

Riassumendo…

  • Gli eredi devono presentare documenti specifici all’Agenzia delle Entrate per ottenere il rimborso IRPEF.
  • Documenti principali: dichiarazione sostitutiva, istanza di voltura e delega per l’incasso del rimborso.
  • L’invio della documentazione può avvenire telematicamente o presso l’ufficio territoriale competente.
  • Se la successione è testamentaria, è necessario allegare una copia autenticata del testamento.
  • Se si presenta la dichiarazione di successione il rimborso è automatico, salvo possibilità di rinunciare.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Azioni Poste Italiane, collocamento slitta a novembre
Articolo precedente

Azioni Poste Italiane, in vendita fino al 5% per risparmiatori e dipendenti: ecco i possibili incentivi

Bonus facciate
Articolo seguente

Il bonus facciata esiste ancora: ecco come averlo anche nel 2025