Prendere la pensione senza averne diritto? Ecco come fanno i furbetti

Ecco come anche sulle pensioni non mancano i furbetti, che riescono ad aggirare l'ostacolo frodando lo Stato.
2 settimane fa
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pensioni e furbetti
Foto © Investireoggi

Spesso si sente parlare dei furbetti della NASpI. In passato erano quelli del Reddito di Cittadinanza, oggi quelli dell’Assegno di Inclusione. E poi ci sono i furbetti del bollo auto, del Canone Rai, e così via. Ma l’Italia è davvero un Paese di furbi? Sembrerebbe di sì.

E se, tra le varie tipologie di sussidi, indennità, prestazioni e tasse, oggi parlassimo anche dei furbetti delle pensioni?

Potrà sembrare strano che qualcuno riesca ad andare in pensione senza averne diritto. In effetti, con leggi e normative spesso molto rigide, sembrerebbe impossibile. Eppure, c’è chi riesce ad aggirare le regole.

Prendere la pensione senza averne diritto? Ecco come fanno i furbetti

C’è chi dichiara falsamente di non possedere un televisore, per evitare il pagamento del Canone Rai.

O chi finge di vivere da solo, pur risiedendo in casa con i genitori, per abbassare l’ISEE e ottenere bonus e sussidi.

Tutti questi comportamenti sono diffusi. Eppure, ci sono pratiche che sembrano impossibili da aggirare. Il diritto alla pensione, ad esempio, appare rigido e impenetrabile: se non hai 67 anni di età o 20 anni di contributi, come puoi andare comunque in pensione?

Tante le pratiche illecite usate per aggirare le regole dell’INPS da parte dei furbetti delle pensioni

A prima vista sembrerebbe impossibile aggirare il sistema pensionistico senza i requisiti minimi. Ma non è così. Ci sono prestazioni collegate al reddito, come:

  • Maggiorazioni sociali;
  • Integrazioni al trattamento minimo;
  • Quattordicesima;
  • Assegni familiari;
  • Assegno sociale (interamente legato al reddito).

Per queste prestazioni, l’INPS richiede la comunicazione annuale dei redditi, propri e del coniuge, per calcolare diritto ed entità dell’assegno.

Chi ha una dichiarazione dei redditi semplice, senza elementi aggiuntivi, può evitare di presentare il modello RED. Tuttavia, falsificare i dati della dichiarazione dei redditi o del modello RED è una pratica illecita, purtroppo diffusa. Finché i controlli non intervengono, molti riescono a beneficiare indebitamente di prestazioni non spettanti.

Stratagemmi e trucchi usati di frequente

Uno dei sistemi più comuni è la falsa separazione consensuale tra coniugi, al solo scopo di abbassare il reddito familiare e rientrare nei parametri per l’Assegno Sociale.

Altri stratagemmi coinvolgono le pensioni per invalidi. Per esempio, fingere di essere un caregiver convivente da almeno sei mesi con un parente disabile, consente l’accesso a misure agevolate come:

  • APE Sociale (a 63 anni e 5 mesi);
  • Quota 41 precoci (senza limite di età).

Come si fa? Basta un cambio di residenza fittizio: si trasferisce la residenza nella casa del disabile, ma nella realtà si continua a vivere altrove (magari con la compagna), mantenendo però la residenza ufficiale nel database dell’ANPR (Anagrafe della Popolazione Residente).

Solo quando le autorità competenti, come la polizia municipale, eseguono i controlli sull’effettiva residenza, il meccanismo può saltare.

Per le pensioni degli invalidi, la cronaca è piena di casi simili

Sono molti i casi riportati dalla cronaca che confermano quanto i furbetti delle pensioni siano presenti anche in questo ambito.

Il detto “fatta la legge, trovato l’inganno” sembra calzare a pennello.

Si pensi ai falsi invalidi: c’è chi finge di essere cieco per percepire la pensione di invalidità, pur non avendone diritto. Oppure chi nasconde il decesso di un genitore per continuare a prelevare la pensione dal bancomat.

Attenzione: i furbetti delle pensioni rischiano grosso

Va detto chiaramente: tutte le pratiche descritte finora sono illegali. E i rischi sono concreti e molto seri.

Chi viene scoperto a percepire indebitamente una pensione va incontro a:

  • revoca della prestazione;
  • obbligo di restituzione delle somme ricevute;
  • sanzioni penali.

I reati più frequenti includono:

  • frode ai danni dello Stato;
  • falso ideologico in atto pubblico.

In alcuni casi, queste violazioni comportano anche la reclusione.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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