Chi prende una pensione minima, sotto il trattamento minimo INPS, integrata al minimo o con maggiorazioni sociali sa perfettamente cos’è il modello RED. E lo sanno pure quelli che prendono prestazioni assistenziali come lo è l’Assegno Sociale. Adesso l’onere tocca anche a chi invece prende una pensione all’estero. E l’INPS con il messaggio 1607 del 21 maggio pubblicato sul portale ufficiale, ha di fatto dato il via alla nuova campagna obbligatoria di comunicazione.
Pensioni INPS e campagna RED, ecco a chi tocca adempiere adesso
Se una pensione è integrata al minimo come si dice in questi casi, o se la prestazione previdenziale ha una sua parte collegata ai redditi del titolare, o ancora se l’interessato prende una prestazione assistenziale legata ai suoi redditi, il modello RED è necessario.
Ogni anno l’INPS avvia campagne RED affinché gli interessati possano adempiere. Il tutto per consentire allo stesso istituito di verificare che l’interessato abbia ancora diritto alle prestazioni collegate ai redditi. E dal momento che i redditi di una persona sono volatili e variabili di anno in anno, ecco che c’è la necessità di comunicare queste eventuali variazioni. Soprattutto per chi non ha l’obbligo di produrre la dichiarazione dei redditi all’Agenzia delle Entrate, la comunicazione RED va fatta obbligatoriamente. Altrimenti si rischia di subire il taglio della prestazione, perché la sua parte collegata ai redditi viene revocata. O se si tratta di una prestazione interamente collegata al reddito del diretto interessato, tutta la prestazione è assoggettabile a revoca. E per di più c’è anche l’addebito, nel senso che anche le rate di pensione già percepite possono essere valutate come da restituire all’INPS.
Nuova campagna di comunicazione e riapertura della vecchia, altrimenti domanda di ricostituzione
Adesso l’INPS ha avviato e confermato con il messaggio sopracitato, la nuova Campagna RedEst 2025. Come si evince dal suo nome, riguarda le pensioni all’estero. Infatti parte l’obbligo di comunicare i redditi per i pensionati all’estero. L’Istituto Previdenziale certifica l’avvio della campagna con il via alla disponibilità della procedura da utilizzare per le relative comunicazioni.
La campagna e quindi la comunicazione riguardano i redditi percepiti dai titolari di trattamenti italiani all’estero, nell’anno 2024. Anche in questo caso si tratta di prestazioni del tutto o in parte collegate al reddito. La procedura è attiva dal 22 maggio, e l’INPS informa che viene riaperta anche la possibilità per chi non vi ha provveduto, di comunicare i redditi per la campagna precedente, ovvero per quella 2023. In questo caso si tratta di una soluzione di salvaguardia, affinché l’interessato si possa ancora mettere in regola. Infatti per le campagne precedenti, qualora il titolare della prestazione sia stato inadempiente, l’unica via rimasta ancora per mettersi in regola è la domanda di ricostituzione della pensione.