Mancano pochi giorni per iniziare a poter inviare all’Agenzia delle Entrate la dichiarazione dei redditi con il modello 730. Infatti la dichiarazione precompilata è già presente sul sito dell’Agenzia delle Entrate, ed è già visionabile. Ma non si può ancora inviare così come non si può ancora correggere. Dal 15 maggio però tutto avrà il suo via e di conseguenza si potrà iniziare la vera stagione reddituale 2025, quella che guarda ai redditi dell’anno di imposta 2024. Una cosa che, per quanto riguarda il modello 730, interessa i lavoratori ma anche i pensionati. E in linea di massima la solerzia nel completare l’operazione è una cosa da considerare visto che prima si fa meglio è perché prima arrivano i rimborsi per chi chiude la dichiarazione a credito.
Modello 730, ecco cosa deve fare un pensionato per ottenere un rimborso ad agosto
Un pensionato nel suo modello 730 inserisce l’INPS come sostituto di imposta. Alla stregua del lavoratore dipendente che inserisce il datore di lavoro, il pensionato inserisce il suo ente pensionistico affinché esso faccia i conguagli fiscali. In parole povere, se un contribuente inserisce l’INPS come sostituto, sarà l’Istituto Previdenziale una volta ricevuto il modello 730/3 con l’esito della dichiarazione da parte dell’Agenzia delle Entrate, provvederà ad effettuare il conguaglio. Se il pensionato deve versare ancora imposta, ecco che arriveranno trattenute sulla pensione. Ed in misura pari a quello che sceglie il pensionato, cioè in unica soluzione o in più rate. Perché è facoltà del pensionato scegliere se versare l’imposta in diverse mensilità e ratei di pensione anziché in soluzione unica. Ma se dal modello 730 il pensionato va a rimborso, ecco che anche in questo caso con i ratei di pensione in automatico vengono caricate le cifre a credito.
Modello 730, ecco quando il pensionato va a rimborso e come fare a riceverlo subito
La velocità nella presentazione della dichiarazione dei redditi è fondamentale in ogni caso. Sia se si tratta di un modello 730 a rimborso che un modello a debito. Infatti il primo mese utile per i conguagli da parte dell’INPS è agosto. Evidente che chi desidera ricevere subito i rimborsi deve fare presto. Stando alla nostra pregressa esperienza, presentare la dichiarazione dei redditi entro la prima metà di giugno o al massimo entro il 20 del mese, da concrete possibilità al pensionato di ricevere il rimborso spettante già con il primo mese utile ai conguagli, cioè il già citato mese di agosto.
Chi si aspetta rimborsi importanti per via di un elevato pacchetto di spese detraibili, siano esse le spese sanitarie, di ristrutturazione, i mutui e così via dicendo, se fa come abbiamo detto, potrebbe arrivare all’incasso già ad agosto.
Fermo restando il diritto di Agenzia delle Entrate di portare a controllo una dichiarazione, sopratutto se dall’esito della stessa emerge un rimborso superiore a 4.000 euro. Ed in questo caso il controllo porta ad un inevitabile ritardo nelle erogazioni dei rimborsi, che arriverebbero a controllo formale concluso.
Quindi indipendentemente dalla velocità di dichiarazione.
La dichiarazione dei reddito a debito, più rate se presentata subito
Come dicevamo però, la velocità può tornare utile anche a chi invece deve pagare e non deve ricevere rimborsi. Al pensionato che dal modello 730 riceve l’onere di versare l’imposta, se presenta la dichiarazione entro la prima metà di giugno, potrà godere del massimo piano di dilazione possibile che arriva ad ottobre 2025.
Perché il mese di novembre, dedicato agli acconti IRPEF per l’anno successivo, non è un mese in cui può esserci ancora una rata del versamenti IRPEF 2025. Evidente che il pensionato che ritarda nel presentare la dichiarazione, rischia di non poter dilazionare più di tanto il suo debito IRPEF visto che si accorciano i mesi disponibili fino all’acconto.
Per la mia esperienza trentennale come dipendente dell’AdE, è meglio aspettare 2-3 settimane da quando il modello 730 è disponibile perchè, agli inizi, cìè sempre qualcosa che non funziona come dovrebbe.
Scusate, una domanda se si può, chi è andato in pensione a maggio di quest’anno il sostituto di imposta rimane l’azienda e non l’INPS perché è riferito all’anno 2024 giusto ?
E’ possibile sapere se l’installazione di un impianto di climatizzazione Classe A, effettuato nel 2024 con fattura e bonifico tracciato, può essere portato in detrazione?
Al 50% ?
Suddiviso in 10 anni?
Dove deve essere riportato nel 730 precompilato?
Grazie