Modello 730/2025: scatta il taglio da 260 euro, ecco come funziona e chi rischia di perdere detrazioni

Nel 730/2025 c'è una novità fiscale: taglio alle detrazioni per chi supera i 50.000 euro di reddito. Ecco come funziona
4 settimane fa
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modello 730
Foto © Investireoggi

Il modello 730 rappresenta uno strumento centrale per la dichiarazione dei redditi dei lavoratori dipendenti e pensionati, semplificando l’adempimento fiscale e spesso anticipando rimborsi direttamente in busta paga o nel cedolino della pensione. Tuttavia, a partire dal periodo d’imposta 2024 – e dunque con effetto pratico sul 730/2025 – entra in vigore un cambiamento significativo in merito alle detrazioni d’imposta spettanti per alcune categorie di spesa. Si tratta di una novità normativa che avrà un impatto tangibile per i contribuenti con redditi più elevati.

Riduzione delle detrazioni nel 730/2025: cosa cambia e per chi

L’intervento normativo introduce un meccanismo di riduzione delle detrazioni IRPEF, con una decurtazione pari a 260 euro, che interesserà esclusivamente i soggetti con un reddito complessivo superiore a 50.000 euro.

È fondamentale sottolineare che questa riduzione non si applica in modo indistinto a tutte le detrazioni, né viene ripartita per ciascuna categoria di spesa. Piuttosto, si tratta di una diminuzione unica e complessiva, calcolata sull’importo aggregato delle detrazioni al 19% maturate nel corso dell’anno.

Le spese coinvolte nella riduzione

Il taglio previsto riguarda una vasta gamma di oneri detraibili, fatta eccezione per le spese sanitarie. Rientrano nel perimetro della riduzione:

  • Gli interessi passivi pagati su mutui per l’acquisto dell’abitazione principale;
  • Le spese per l’istruzione, sia scolastica che universitaria;
  • I costi sostenuti per l’attività sportiva dei figli;
  • Le spese veterinarie per la cura degli animali domestici;
  • Le erogazioni liberali destinate ai partiti politici;
  • I premi assicurativi contro eventi calamitosi.

In tutti questi casi, la detrazione ordinaria pari al 19% continuerà ad applicarsi regolarmente, ma, per chi supera la soglia reddituale dei 50.000 euro annui, l’importo finale del beneficio fiscale sarà ridotto di 260 euro.

Un’unica decurtazione sull’intero ammontare

Il principio chiave da tenere presente è che la decurtazione non colpisce ogni singola voce di spesa in modo autonomo. Al contrario, viene applicata una sola volta sull’insieme delle detrazioni IRPEF calcolate, generando quindi un impatto potenzialmente rilevante soprattutto per quei contribuenti che accumulano un elevato numero di detrazioni nel corso dell’anno.

Per esempio, se un contribuente con un reddito complessivo di 52.000 euro matura detrazioni totali pari a 1.100 euro, il beneficio fiscale effettivo sarà pari a 840 euro, a seguito dell’applicazione del taglio di 260 euro.

Effetti concreti sulla dichiarazione 730/2025

Tra le voci escluse da questa misura di contenimento fiscale figurano le spese mediche. Ciò significa che tutte le spese sanitarie sostenute – che rappresentano una delle tipologie più frequenti di detrazione – continueranno ad essere pienamente detraibili al 19%, indipendentemente dal livello di reddito del contribuente. Si tratta di un’esclusione importante, pensata per tutelare la capacità di accesso alle cure da parte di tutti i cittadini.

L’effetto pratico di questa misura sarà visibile con l’elaborazione del 730/2025, relativo all’anno d’imposta 2024. Coloro che rientrano nella fascia di reddito interessata dalla decurtazione potranno notare un rimborso IRPEF ridotto rispetto agli anni precedenti, nonostante l’entità delle spese sostenute non sia variata.

Questo cambiamento potrà generare sorpresa o insoddisfazione nei contribuenti. Ma rientra in una più ampia strategia di razionalizzazione della spesa fiscale messa in atto dal legislatore. Con l’intento di ridurre il peso delle agevolazioni sui redditi più elevati e favorire un maggiore equilibrio distributivo.

Riassumendo

  • Il taglio di 260 euro si applica nel 730 ai redditi oltre 50.000 euro.
  • Coinvolte solo le detrazioni al 19%, escluse le spese sanitarie.
  • La riduzione è unica, non si applica singolarmente a ogni detrazione.
  • Spese scolastiche, mutui, sport figli, veterinarie e politiche tra quelle interessate.
  • Il taglio sarà visibile nella dichiarazione 730 relativa al 2024.
  • L’Agenzia ha chiarito che CAF e precompilato non sono responsabili del calo.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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