Limiti al contante, si torna indietro sui pagamenti tracciabili, le novità

Anche Paesi molto virtuosi sui pagamenti tracciabili e sui limiti all'uso dei contanti, adesso ci ripensano.
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4 settimane fa
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Anche Paesi molto virtuosi sui pagamenti tracciabili e sui limiti all'uso dei contanti, adesso ci ripensano.
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Un’utopia è qualcosa che può essere considerato alla stregua di un’aspirazione ideale, ma di difficile, se non impossibile, realizzazione. E di utopie la politica è piena. Così come rischiano probabilmente di diventare utopici diversi capisaldi delle politiche adottate dall’Unione Europea negli ultimi anni. Misure e provvedimenti a cui anche l’Italia si è dovuta adeguare, con conseguenze problematiche. E spesso si è discussa anche la questione dei limiti al contante. Che per ora non abbiamo subito. Parliamo invece, ad esempio, delle politiche ambientali del Green Deal, che hanno imposto, per esempio, la fine dei motori a combustione nelle auto a favore di motori elettrici considerati più virtuosi dal punto di vista ambientale.

  Come se il problema dell’inquinamento mondiale si potesse risolvere eliminando soltanto in Europa le auto diesel o benzina.

Politiche che hanno portato a un risultato evidente: una crisi nel settore automobilistico, con aziende costrette a trasformare rapidamente le proprie produzioni, un mercato non ancora pronto a tale conversione, e fabbriche e operai in difficoltà. Tradotto in termini pratici, un disastro. E sul limite ai contanti la situazione è analoga.

Adesso emerge un altro aspetto delle politiche nate con i presupposti di un cambiamento epocale. Politiche pensate per risolvere determinati problemi, ma che finiscono per crearne altri più gravi rispetto a quelli iniziali. È il caso dello stop al contante, con limitazioni nell’utilizzo del denaro liquido in favore di strumenti tracciabili ed elettronici. Anche questa, probabilmente, è destinata a diventare un’utopia.

Limiti al contante, si torna indietro sui pagamenti tracciabili, le novità

I critici sostengono che i limiti all’uso del contante, e il conseguente passaggio ai pagamenti elettronici, rappresentino un favore fatto alle banche, dato che gli istituti di credito guadagnano maggiormente da commissioni e altri oneri derivanti dall’utilizzo della moneta elettronica.

I sostenitori della transizione al pagamento elettronico, invece, lo considerano la soluzione principale al riciclaggio e all’evasione fiscale, sostenendo che la tracciabilità assoluta impedirebbe ogni forma di occultamento.

Certo, limitare l’uso del contante può essere una soluzione, ma sicuramente non rappresenta la panacea contro i mali appena citati. Questo soprattutto se si considerano i rischi legati all’uso di strumenti elettronici per pagamenti, conti correnti, carte, e così via. Non a caso, alcuni Paesi che erano inizialmente fra i maggiori promotori della lotta al contante stanno ora valutando di fare un passo indietro. Il motivo principale? L’incubo degli attacchi informatici.

I pagamenti elettronici sono pericolosi? Ecco chi sta pensando a tornare indietro

In Svezia e Norvegia, secondo quanto riportato da numerosi quotidiani nazionali, le autorità stanno suggerendo ai cittadini di incrementare nuovamente l’uso del contante rispetto alla moneta elettronica. Una sorta di marcia indietro per Paesi che, fino a poco tempo fa, erano fra i principali sostenitori entusiasti della moneta elettronica.

Attualmente, Svezia e Norvegia sono tra i Paesi europei con il più basso utilizzo del contante (solo un pagamento su 10 avviene in contanti), con la circolazione di denaro liquido proporzionalmente molto ridotta rispetto al PIL.

Eppure, i cittadini hanno recentemente ricevuto indicazioni su come comportarsi in caso di guerra. Dopo gli eventi in Ucraina, con la Russia percepita come una minaccia e con gli USA dell’era Trump che suscitano ormai diffidenza, anche in questi Paesi cresce la preoccupazione per una possibile futura guerra.

Guerre che oggi non si combattono soltanto con missili, carri armati e armi convenzionali, ma anche con attacchi informatici e cyber attacchi mirati. Un semplice clic potrebbe infatti bloccare intere infrastrutture statali di pagamento elettronico.

Per questa ragione, in Scandinavia le autorità stanno consigliando ai cittadini di conservare contanti in casa per le emergenze. Così da poter fronteggiare eventuali blocchi alle infrastrutture informatiche di pagamento. Un suggerimento che mette in discussione la stessa retorica della lotta all’evasione fiscale, che secondo alcuni esperti si potrebbe semplicemente vincere eliminando il contante dalla circolazione.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

7 Comments

  1. Il contante rimane contante senza svalutazione il telematico svaluta a favore delle banche ed e’ un rischio telematico in caso qualche politico vuole vedere come si guadagna la pagnotta mi contatti alle5:00 di lunedi mattina anche mediante messaggio

  2. Voi siete incompetenti le pensate di notte e di giorno ne combinate di tutti i colori x me siete da rottamare punto siete pericolosi x la società

  3. I soldi me li sono guadagnati e li spendo come mi pare al casino a pu……e il contante fa strada da per tutto prendiamo esempio fai nostri parlamentari che trasportono da Bruxelles borse di contanti poi li scoprono e passano anni e non le fanno noenteeee
    ….

  4. Il contante è la più grande forma di democrazia. Il sistema bestia vuole portare tutto con pagamento elettronico e abolire il contante perché un giorno, se hai certe strame idee per loro, esempio: “non vuoi fare il vac”, con un click possono spegnerti. Dalla serie, o stai e fai ciò che diciamo noi o se fuori. Oggi chi non ha capito dove vogliono condurre il bestiame, è solo un NPC. Voi cittadini avete un grande potere Ma non sapete esercitarlo. smettete di fare pagamenti elettronici il più possibile e per quello che potete, e cominciate a usare il contante. Ad ogni modo finché ogni nazione non tornerà sovrana della propria moneta saremo sempre un popolo schiavo delle banche. I periodi di crisi li creano loro manipolando il mercato e togliendo dal sistema sempre più contante così che il sistema si inceppi. Il denaro è come il sangue. Le banche creano denaro dal nulla e su quel numero digitale che non viene pagato ti possono portare via beni reali. I politici a prescinde da qualsiasi schieramento stanno seguendo l’agenda 2030. chi si oppone viene fatto fuori. È ora che il popolo alzi la testa e capisca il gioco, perché finché non sai a che gioco stanno giocando, sei sempre vittima e schiavo. Non comprate elettrico. È tutta una cazzata la questione del Co2, siete voi il Co2 che vogliono eliminare. Pagate con i contanti, spegnete la televisione, smettete di comperare giornali, e smettete di comperare dalle più grandi marche. Non alimentate la bestia, ma indebolitela! Le cose da fare sono tante, discorso lungo e complesso, ma se non si inizia da qui daremo forza a coloro che ci vogliono schiavi e morti.

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