Imprenditoria femminile, al via le domande per un’agricoltura in rosa

L'imprenditoria giovanile e femminile in agricoltura sta crescendo grazie a Più Impresa, un programma che sostiene giovani e donne
3 mesi fa
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L’imprenditoria giovanile e femminile sta guadagnando sempre più spazio, soprattutto in settori tradizionalmente dominati dagli uomini come l’agricoltura. Un esempio significativo è l’iniziativa “Più Impresa”, un programma di agevolazioni che mira a favorire la crescita delle imprese agricole gestite da giovani e donne. Questa misura, (domanda di accesso dal 5 settembre 2024 fino al 30 settembre 2024), offre un’opportunità unica per le donne imprenditrici di entrare o espandersi nel settore agricolo, contribuendo così al ricambio generazionale e alla modernizzazione di un comparto vitale per l’economia italiana.

L’iniziativa è progettata per incentivare non solo il ricambio generazionale (subentro) in agricoltura, ma anche per sostenere le donne che vogliono affermarsi come leader nel settore (ampliamento). Questa misura riconosce l’importanza delle imprese agricole gestite da giovani e donne, creando opportunità per chi è interessato a subentrare in aziende agricole già esistenti o a espandere la propria attività.

Le domande di ammissione possono essere presentate da micro, piccole e medie imprese, costituite da giovani tra i 18 e i 41 anni o da donne, offrendo loro uno spazio privilegiato per sviluppare le proprie capacità imprenditoriali in un settore tradizionalmente difficile da penetrare.

Imprenditoria giovanile e femminile: i requisiti

Per essere ammissibili alle agevolazioni, le imprese devono rispettare alcuni requisiti specifici. Le imprese partecipanti devono avere una prevalenza di quote detenute da giovani o donne, e devono essere amministrate da chi ha la qualifica di imprenditore agricolo professionale o coltivatore diretto. In questo modo, il programma mira a sostenere non solo la partecipazione femminile nel settore, ma anche a favorire la creazione di una nuova classe di imprenditrici agricole altamente qualificate.

Nel caso di subentro in un’azienda agricola, l’impresa cedente deve essere attiva (con partita IVA aperta) da almeno due anni e l’impresa subentrante deve essere costituita da non più di sei mesi.

Inoltre, il titolare o il legale rappresentante dell’impresa subentrante deve essere più giovane del titolare dell’impresa cedente. Queste condizioni garantiscono che il programma favorisca un ricambio generazionale effettivo, offrendo un percorso chiaro per le nuove generazioni di donne imprenditrici che desiderano entrare nel mondo dell’agricoltura.

Se l’obiettivo è l’ampliamento di un’azienda agricola già esistente, l’impresa beneficiaria deve essere attiva da almeno due anni, garantendo così che l’investimento pubblico sia indirizzato verso aziende già consolidate e pronte per una fase di crescita.

Gli importi dell’agevolazione

Le agevolazioni dell’imprenditoria giovanile e femminile consistono in due strumenti principali: un mutuo a tasso zero, che copre fino al 60% delle spese ammissibili, e un contributo a fondo perduto fino al 35% delle stesse spese. Questo significa che chi decide di investire in un’azienda agricola può contare su un sostegno finanziario concreto che facilita l’accesso al credito e riduce i rischi legati agli investimenti iniziali.

È importante sottolineare che il mutuo agevolato non può superare l’importo del contributo a fondo perduto. Questo assicura che le imprese abbiano un bilancio equilibrato tra debito e capitale proprio, promuovendo una crescita sostenibile nel lungo periodo. L’importo massimo delle agevolazioni varia a seconda del tipo di investimento: fino a 600.000 euro per gli investimenti nel settore della produzione agricola primaria e fino a 300.000 euro per attività di diversificazione.

Sviluppo sostenibile e innovazione nell’imprenditoria giovanile e femminile

L’imprenditoria femminile nel settore agricolo non rappresenta solo una leva economica, ma anche un’opportunità per promuovere pratiche più sostenibili e innovative. Le donne che guidano aziende agricole sono spesso portatrici di un approccio più inclusivo e attento alla sostenibilità, che guarda non solo ai profitti immediati ma anche alla qualità del lavoro, alla salvaguardia dell’ambiente e al benessere delle comunità locali.

Le agevolazioni di Più Impresa mirano proprio a stimolare questo tipo di sviluppo, sostenendo progetti che mettono al centro la sostenibilità ambientale e l’innovazione tecnologica.

Inoltre, il programma richiede che le PMI beneficiarie si impegnino a mantenere l’attività agricola come attività principale, garantendo così che le risorse destinate alla crescita del settore agricolo siano utilizzate in modo coerente con gli obiettivi del programma. Le imprese devono rispettare il principio di prevalenza dell’attività agricola principale su eventuali attività connesse, e l’attività prevalente deve rientrare tra quelle classificate nella sezione A della classificazione ISTAT, che include agricoltura, silvicoltura e pesca.

Riassumendo

  • L’iniziativa più Impresa favorisce l’imprenditoria femminile in agricoltura, sostenendo giovani e donne imprenditrici.
  • Le imprese devono essere a prevalente partecipazione femminile o giovanile per accedere alle agevolazioni.
  • Le agevolazioni includono mutui a tasso zero e contributi a fondo perduto per le spese ammissibili.
  • Investimenti massimi: 600.000 euro per produzione agricola, 300.000 euro per diversificazione aziendale.
  • Il programma promuove sostenibilità ambientale e innovazione tecnologica nel settore agricolo.
  • L’imprenditoria femminile in agricoltura rappresenta una leva strategica per lo sviluppo sostenibile del settore.
  • La domanda di accesso deve essere trasmessa dal 5 settembre 2024 al 30 settembre 2024.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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