Il negozio può rifiutare lo sconto 104 su telefoni e dispositivi informatici? Come canta Francesco Guccini con il brano Canzone delle domande consuete: “Rimanere così, annaspare nel niente, custodire i ricordi, carezzare le età. È uno stallo o un rifiuto crudele e incosciente del diritto alla felicità”.
Parole che sembrano risuonare con forza ogni volta che un diritto riconosciuto dalla legge si infrange contro il muro dell’incomprensione o dell’indifferenza.
Questo accade, purtroppo, anche quando si cerca di esercitare un diritto semplice ma essenziale, come accedere ad un’agevolazione pensata per migliorare la vita quotidiana delle persone con disabilità. Ne è un chiaro esempio quando si tenta di acquistare un telefono o un dispositivo informatico con lo sconto previsto dalla Legge 104.
Un gesto che dovrebbe essere semplice, rispettato e agevolato, ma che spesso diventa un percorso ad ostacoli.
Non si tratta solo di una questione burocratica, ma di dignità, di rispetto e di inclusione. Perché quando il riconoscimento di un bisogno viene ignorato o respinto, non è solo un diritto che viene negato, ma è il segnale di una società che non sa ancora prendersi cura davvero di tutti.
Aliquota agevolata per i sussidi tecnici e informatici
I titolari di legge 104 hanno diritto a diverse agevolazioni, come ad esempio gli sconti auto. Ma non solo, i soggetti in questione possono acquistare protesi, ausili, dispositivi e apparecchiature elettroniche, meccaniche o informatiche a prezzi ridotti. A titolo di esempio si ha diritto a delle agevolazione per l’acquisto di un modem, di un telefono con vivavoce, di un computer e così via.
In particolare i soggetti interessati hanno diritto a una detrazione Irpef del 19% e all’Iva agevolata al 4%, anziché al 22%, per l’acquisto di sussidi tecnici e informatici. Per beneficiare di tale opportunità, come spiegato sul sito dell’Agenzia delle Entrate:
“la persona con disabilità deve consegnare al venditore, al momento dell’acquisto, copia del certificato attestante l’invalidità funzionale permanente rilasciato dall’azienda sanitaria locale competente o dalla Commissione medica integrata. I verbali delle Commissioni mediche integrate riportano, infatti, anche l’esistenza dei requisiti sanitari necessari per richiedere le agevolazioni fiscali. Se da questi certificati non risulta il collegamento funzionale tra la menomazione permanente e il sussidio tecnico e informatico, è necessario esibire anche una copia della certificazione rilasciata dal medico curante contenente l’attestazione richiesta per l’accesso al beneficio fiscale. La stessa documentazione, in caso di importazione, deve essere presentata all’ufficio doganale al momento della presentazione della dichiarazione di importazione”.
Il negozio può rifiutare lo sconto 104 su telefoni e dispositivi informatici?
Ma un negozio può rifiutare lo sconto 104 su telefoni e dispositivi informatici? In base alla normativa vigente un negozio non può rifiutare l’applicazione dello sconto se il cliente presenta la documentazione richiesta, come la certificazione che attesta la disabilità e l’autocertificazione sull’uso del dispositivo come ausilio.
Il venditore ha infatti l’obbligo di applicare le agevolazioni fiscali previste per legge.
Tuttavia, nella pratica, non è raro che alcuni negozi rifiutino o si mostrino riluttanti ad applicare lo sconto. Questo può accadere per vari motivi, come ad esempio la scarsa conoscenza della normativa e complessità burocratiche. O semplicemente per una mancata volontà di gestire la procedura. In questi casi il cliente ha il diritto di insistere e richiedere spiegazioni. E, se necessario, rivolgersi a rivenditori più disponibili o segnalare il caso alle autorità competenti.