C’è un nuovo green bond disponibile sul mercato obbligazionario italiano ed è stato emesso nella giornata di martedì da Ferrovie dello Stato. Il collocamento è avvenuto tramite BNP Paribas, Credit Agricole, Goldman Sachs, HSBC, IMI-Intesa Sanpaolo, Morgan Stanley e Unicredit in qualità di Joint Bookrunners. Il titolo sarà negoziabile all’Euronext di Dublino e, per la prima volta, sul MoT di Borsa Italiana. E c’è stata un’altra prima volta per questa emissione: la sottoscrizione da parte della Banca europea per gli investimenti, senza precedenti per un corporate green italiano.
Rendimento a premio
Il green bond di Ferrovie ha durata di 7 anni, in quanto arriva a scadenza nel giugno 2032.
L’importo offerto è stato di 800 milioni di euro e le richieste sono ammontate a 2,3 volte. Elevata la partecipazione degli investitori ESG, che hanno pesato per l’88% del totale. Veniamo alle caratteristiche salienti. La cedola è stata fissata al 3,375% annuo lordo, esitando un rendimento a premio di 105,1 punti base sopra il corrispondente “mid-swap”. A titolo di confronto, il BTp a 7 anni offriva al termine della seduta nello stesso giorno il 3,08%, circa lo 0,30% in meno.
Green bond Ferrovie simile a BTp
Ricordiamo che Ferrovie dello Stato è una società controllata dal Ministero di economia e finanze, per cui il green bond appena emesso può considerarsi un’obbligazione proxy ai titoli del debito pubblico. Tuttavia, non beneficia della medesima imposizione fiscale vantaggiosa. I rendimenti sono sottoposti all’aliquota del 26% e non del 12,50%.
Trattandosi di un green bond, Ferrovie ha vincolato la raccolta dei capitali a spese di natura ambientale. Nello specifico, servirà a finanziare le spese per la manutenzione dei treni elettrici e i lavori per la realizzazione dell’alta velocità nel tratto Torino-Milano-Napoli.
A differenza di numerose emissioni corporate di questo genere, non è previsto alcun meccanismo di step up per la cedola per il caso di mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati. E anche da questo punto di vista si mostra più simile ai titoli del debito pubblico.