L’accesso e la determinazione dell’ammontare del reddito di cittadinanza vengono effettuati dall’INPS sulla base della dichiarazione ISEE corrente.
L’Isee corrente è un indicatore che serve per valutare e confrontare la situazione economica dei nuclei familiari, ed ha una durata limitata rispetto a quello ordinario.
Cosa succede al reddito di cittadinanza se l’Isee corrente non viene rinnovato per tempo?

ISEE corrente, cos’è?

L’ISEE è l’indicatore che serve per valutare e confrontare la situazione economica dei nuclei familiari che intendono richiedere una prestazione sociale agevolata.

L’accesso a queste prestazioni, infatti, è legato alla situazione economica della famiglia.
Per ottenere la propria certificazione ISEE bisogna compilare una Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), un documento che contiene le informazioni di carattere anagrafico, reddituale e patrimoniale necessarie a descrivere la situazione economica del nucleo familiare.
L’ISEE corrente aggiorna il valore dell’indicatore ISEE prendendo a riferimento i redditi e/o i patrimoni relativi a un periodo di tempo più ravvicinato. Il periodo di validità è di sei mesi. Solo in caso di variazione della situazione occupazionale o della fruizione dei trattamenti, l’ISEE corrente deve essere aggiornato entro due mesi dalla variazione.

Reddito di cittadinanza, quando occorre rinnovare l’Isee

Una volta inviata e accolta la domanda di reddito di cittadinanza, in presenza di rilevanti variazioni del reddito (ad esempio, la perdita del posto di lavoro), può essere presentato l’ISEE corrente, che, come già detto, aggiorna il valore dell’indicatore ISEE prendendo a riferimento i redditi relativi ad un periodo di tempo più ravvicinato.
L’ISEE corrente ha validità di sei mesi, pertanto deve essere periodicamente rinnovato ai fini della prosecuzione dell’erogazione del reddito di cittadinanza.
Qualora la dichiarazione non dovesse essere aggiornata per tempo, le agevolazioni ottenute andranno perse.

 

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